Buongiorno, mio padre, nato nel 1950, dieci anni fa ha subito un intervento di cistectomia radicale causa un tumore alla vescica presso il policlinico di Bari. Dall'intervento chirurgico ad oggi una sporgenza al livello inguinale è diventata sempre più pronunciata fino a diventare nettamente visibile anche indossando il pantalone. Diagnosticata dall'ospedale di Manduria (TA) come una semplice ernia, mio padre viene sottoposto ad intervento chirurgico presso lo stesso ospedale senza nemmeno ricorrere ad una T.A.C.. Ora si ritrova con un volume ancora più grande di quello che aveva prima, con fastidi che prima non aveva e con un'imbracatura esterna per cercare di contenere la sporgenza. I medici hanno dichiarato che durante l'intervento si sono resi conto che era un laparocele e non un ernia e che c'era poco spazio per "agganciare la rete". E' quindi necessario un altro intervento chirurgico! Mi chiedo: se prima non c'era spazio, ora da dove lo trovano? E se avessero fatto prima una T.A.C.? Ho scoperto solo oggi l'esistenza di questo sito, intanto domani effettuerà una visita medica all'ospedale San Raffaele di Milano. Grazie a tutti voi. Alessandro
beh... caso poco edificante di errata diagnosi.. e ancora peggio di terapia non idonea..
Una TAC avrebbe certo detto qualcosa, e in genere nei pazienti tumorali deve essere di routine, dato che si va ad operare il paziente emagari ci sono altre cose da fare..
La rete si trova dove agganciarla, basta saperlo prima e applicare la giusta incisione.
..mannaggia però..a me queste cose fanno venire una rabbia..!! L'importante ora è trovare la soluzione giusta. Saluta tanto il tuo papà e mi raccomando, Alessandro, facci sapere come è andata la visita a Milano