i rischi ci sono, sempre! Andare in aereo, essere punti da un imenottero e sviluppare uno shock anafilattico fatale, uscire di casa ed esser colpiti da una pallottola non destinata a noi...
.....fare un giretto tranquilli tranquilli con lo scooter!!!!
Caro Tommy, sei simpatico e ti ringrazio per la tua franchezza! Immagino che molti altri pensavano quello che tu hai scritto .... Sono contenta di potermi spiegare meglio: e' vero che i rischi ci sono sempre, ma un conto e' un rischio dell'1% e un conto e' un rischio dell'1 su 10.000. Nella vita di tutti i giorni facciamo delle valutazioni approssimative dei rischi che corriamo a far qualcosa piuttosto che qualcos'altro ed in base a cio' decidiamo. A volte possiamo decidere in base a paure immaginarie o fobie o in base a credenze sbagliate di cui ci siamo convinti nel tempo, senza alcun riscontro nella realta'. In questo caso ovviamente sbagliamo. Riguardo ai rischi delle operazioni c'e' una casistica ben precisa che puo' variare a seconda dell'ospedale e a seconda del chirurgo, ma (si spera) di poco. Io non sono informata sulle percentuali di rischio di ciascuna delle piu' frequenti complicanze dell'ernia inguinale fra cui c'e' anche l'eventuale danno al testicolo. Fra l'altro, tutti i rischi dell'operazione ce li hanno elencati prima che prendessimo la decisione di far operare Antonio. Ovviamente queste cose il Doc le conosce benissimo e, se lui ritiene che il rischio della sterilita' sia minore di quello di un secondo intervento in anestesia, non vedo perche' dubitarne. Io avevo letto un articolo americano che riportava un caso di sterilita' in seguito all'intervento bilaterale e per questo in quell'articolo si consigliava di fare l'intervento in due tempi. Pero' questo e' solo un caso e un'opinione, mentre il Doc ha una casistica molto piu' ampia. Comunque, al di la' delle mie credenze, non sarebbe male conoscere meglio la casistica delle possibili complicazioni, per poter fare del nostro meglio come pazienti ad evitarle. Per esempio Antonio (il grande!) forse dovrebbe sforzarsi di meno a tener tutti buoni e calmi dopo gli interventi. Puo' darsi che delle complicanze abbiate gia' parlato ampiamente altre 10 volte e io non lo so. In quel caso mi scuso, anche se repetita iuvant! Comunque, per concludere, a mio parere, di fronte alle malattie non bisogna mai cercare di non sapere e di non parlarne, in quanto il non conoscere ci puo' danneggiare e ci impedisce di mettere in atto le nostre risorse. D'altra parte tutti noi siamo venuti a visitare questo sito per conoscere ..... poi abbiamo trovato anche degli amici ..... che forse stasera perdero'? Vi assicuro che non volevo mettervi delle paure in piu' di quelle che gia' avete, ma credo che razionalizzare le nostre paure possa aiutarci ..... Vi abbraccio e mi scuso se vi ho ferito in alcun modo. Elisabetta
Ma no Elisabetta , cosa mi scrive !?!? Così mi fà sentire un "verme"!! Non era mia intenzione buttarla giù di tono , e se tra gli amici che pensa di poter perdere ci sono anch' io , le garantisco che questo non succederà mai , perchè io voglio un bene dell'anima a lei e Antonio . Riguardo alla discussione, sono arrivate tante risposte ma non ho capito se erano relative alla nostra domanda. Nessuna delle risposte menzionava i rischi di sterilità ,sono tutte troppo sintetiche!! Io non dico di scriverci un libro...ma fateci capire (se ci sono) quali sono le circostanze che possono determinare la sterilità durante un'intervento di ernia inguinale. C'è troppa confusione!! Tantevvero che ragnetto se la stà facendo addosso!!
comunque, per concludere, a mio parere, di fronte alle malattie non bisogna mai cercare di non sapere e di non parlarne, in quanto il non conoscere ci puo' danneggiare e ci impedisce di mettere in atto le nostre risorse.
sottoscrivo e rilancio. Pochi giorni orsono, la mia amica Antonia, da poco operata di resezione parziale del colon retto causa tumore (benigno), ha avuto delle perdite di liquido scuro da sotto ed era terrorizzata. Nello stesso periodo avevo mia ospite una signora in passato operata per colite ulcerosa con resezione totale del colon e ricostruzione del medesimo utilizzando una parte di ileo (cerco di essere sintetico, mi perdonino i docs per le inesattezze).
La signora in questione è stata stomizzata per un anno e mezzo e ha tranquillizzato la mia amica, spiegandole la sua esperienza e fugando i dubbi e le paure.
Il breve e intenso colloquio a cui ho avuto la fortuna di assistere, mi ha fatto capire una volta di più che l'aiuto reciproco, la comprensione dei problemi altrui, la condivisione di gioie e dolori sono una medicina naturale molto potente e indispensabile accanto alla terapia chirurgica e farmacologica.
La grandezza di questo forum è tutta (!?) nella straordinaria disponibilità, competenza, carità e sensibilità di chi ne fà parte, sono orgoglioso di esserci anch'io e spero di contribuire ancora a lungo con le mie "Patchate" a rendere un pò più lievi le sofferenze di chi a noi si rivolge.
Cara Elisabetta, innanzitutto ti faccio i complimenti per le belle foto che hai inserito: Antonio è un bel giovanotto e tu hai un'aria molto british, in sintonia con il luogo in cui ti trovi.
In questi periodi mi capita di bacchettare gli utenti di HS e tu ritieni che sia una specie di "spreco" di energie. Forse hai ragione, tuttavia il sito "vive" perché è fatto di persone ed ognuno ha una sua storia e una sua esperienza. In passato vi erano utenti timorosi, che abbiamo fatto fatica a rispedire in palestra o in piscina. In queste settimane accade il contrario, con mauz ed altri che fremono per andare a rifarsi il tono muscolare, e per i quali urgeva tenerli informati della cautela che dovevano prestare.
Ad ogni flusso di utenza, dunque, noi ci adattiamo, scherzando noi per primi con gli avventori di questo sito.
Per quanto riguarda i rischi dell'intervento di ernia, ve ne sono ed anche di più spiacevoli della perdita della fertilità....
Se vuoi ne parliamo approfonditamente in altre discussioni. Posso solo accennare che il primo rischio si affronta proprio con l'anestesia: sulla spinale ad esempio ci sono i rischi che la pratichi qualcuno non troppo esperto il quale, maneggiando un ago che si infila tra le vertebre ti lascio immaginare cosa possa provocare se minimamente sbagliasse di qualche millimetro...
Oppure l'applicazione della stessa mèche: il posizionarla maneggiando il funicolo spermatico in maniera sbagliata comporta la possibilità che questo rimanga compresso e non apporti il flusso sanguigno al testicolo, con conseguente atrofia del medesimo.....
E riversamenti di sangue nello scroto, epididimiti, infiammazioni dei dotti spermatici, ne vogliamo parlare?
Ma.... siamo convinti che certe cose facciano assolutamente bene, a saperle? Confesso che se avessi saputo i rischi totali dell'intervento, forse non avrei avuto tanta spavalderia nel farlo. Eppure si tratta dell'intervento più frequente in assoluto al mondo.....
dio mio, bimbi belli, il mondo è bello perchè vario, si dice no? e anche variabile nel tempo, aggiungo io, non quello atmosferico naturally, ma nel senso che le opinioni possono anche cambiare a seconda delle esperienze, dei fatti e anche delle persone che abbiamo la fortuna o meno di incontrare nel nostro cammino.
Questo è un bello spazio dove le persone si incontrano e hanno l'opportunità di confrontarsi, apertamente, liberamente, anche riconoscendo le proprie contraddizioni, anche ritornando sui propri pensieri e convinzioni. Non c'è intelligenza dove non c'è la capacità di saper tornare sui propri passi.
Oggi io penso che dovremmo sapere tutto, ma proprio tutto quello che è importante sapere prima di affrontare un'intervento, perchè non c'è ragione, coscienza, stima di sè se non c'è consapevolezza. Ma questo non toglie poi per esempio che io abbia affrontato il mio senza avere tutte le informazioni che vado costruendomi in queste settimane; di certo però credo che l'avrei fatto alla svelta come ho poi fatto.
Non possiamo sapere come reagiranno le persone che passando da qui per informarsi, rassicurarsi leggeranno quanto andiamo dicendo, ma è giusto che si continui a farlo, rischiando anche che qualcuno si possa intimorire e rimandare.
Non possiamo salvare tutti, diceva qualcuno, è un rischio che dobbiamo correre, poi ognuno, sapendo, farà quello che in cuor suo, forse aveva già deciso fosse meglio per sè, (almeno in quel momento) e, se intelligente, saprà anche ritornare sulle proprie decisioni.
Questo ha pensato piccolo capo francer giovane membro ancora sotto stretta sorveglianza di anziano Supermod grande "Antò bell'e mammà"
come sempre un abbraccio a tutti francesco
PS Se voi vi date alla poesia io mi dò alla filosofia, tiè
Concordo assolutamente con Antonio, anche io quando mi sono deciso per l'intervento, in realtà non sapevo bene i rischi a cui andavo incontro, e solo frequentando questo sito ho capito esattamente come si è svolto l'intervento e cosa è successo quando ero sotto i ferri. Confesso che anche io l'ho affrontata con discreta spavalderia l'operazione, io che sono un fifone nato. E forse è stato meglio sapere determinate cose a posteriori (per come sono fatto io), forse la avrei rimandata ulteriormente: ma tutti mi dicevano che era una passeggiata, che in poco tempo sarei tornato a saltellare come e meglio di prima, gli stessi siti di alcuni ospedali e case di cura dipingono l'intervento come una semplice seduta dall'estetista, sostenendo che nel giro di un paio di giorni si può tornare alla normale attività lavorativa...... Su HS ho trovato persone (amici) che ti dicono come stanno realmente le cose; quindi ben vengano le "legnate" amorevoli di Antonio, anche quelle servono a far capire i rischi di comportamenti sbagliati alle "new entry" del forum. In fondo anche sui bugiardini dei medicinali spesso si legge di possibili effetti collaterali a dir poco spaventosi, ma nel 99,9999% dei casi il medicinale lo assumiamo senza andare incontro a nessuna problema. Però siamo avvisati che c'è una possibilità remota che qualcosa vada storto. E così è per l'operazione di ernia.
Grazie delle risposte, ma forse non mi sono ancora spiegata bene: AntonioDL ho sempre elogiato tutto il grosso lavoro del sito e il tuo grande contributo, ma quello che volevo dire e' che forse una maggiore precisazione dei rischi dell'intervento potrebbe far capire meglio il senso delle tue giustissime "legnate". Comunque io non sto parlando di uno sciocco terrorismo psicologico, ma di una corretta informazione sui rischi legati all'intervento: si tratta di una paginetta con un po' di percentuali, niente di piu'. Ha ragione Francesco, certe considerazioni vengono dal vissuto di ognuno di noi. Nel mio vissuto c'e' che se 19 anni fa non ci fossimo informati in Medline, attraverso la biblioteca dell'Universita' di Padova (non c'era ancora internet) di quello che aveva il bambino che portavo in grembo, Antonio oggi non ci sarebbe. Infatti, andandoci a leggere tutti i lavori di ricerca su quella rara anomalia della mia gravidanza (in questo mio marito ha la maggior parte del merito), trovammo che c'era un unico posto al mondo dove sperimentavano una nuova tecnica che finalmente dava esiti positivi ed era un ospedale di Londra, dove lavorava anche un ginecologo italiano di Milano, Umberto Nicolini, a cui saro' sempre grata per avermi operata. Antonio c'e' perche' abbiamo voluto saperne di piu' fino in fondo e non ci siamo arresi. A Londra fecero un'operazione intrauterina e la gravidanza e' continuata: Antonio e' stato il 13esimo bambino al mondo ad essere operato con quella tecnica che stavano sperimentando li' per la prima volta, mentre prima tutti morivano. Ne' a Padova, ne' a Bologna ci avevano informato di questo e si sono meravigliati quando sono tornata ancora con la pancia. Non abbiamo speso nulla, solo l'aereo e l'albergo. Ovviamente questa esperienza non ha nulla a che vedere con una patologia cosi' frequente, cosi' studiata e collaudata come l'ernia, pero' forse fa capire perche' sono cosi' convinta che l'informazione aiuti sempre: ti aiuta a tirar fuori anche le tue risorse che nemmeno sospettavi di avere. Comunque, miei bellissimi trentenni erniati, lo scopo di queste chiacchiere e' solo che voi possiate richiedere l'intervento migliore possibile e nella maggior sicurezza.
Dolcissima Elisabetta, ti assicuro che per "contratto" AntonioDL non si offende e non è esente da critiche soprattutto amorevoli come quelle di una mamma come sei tu. Quindi se mi dici di motivare le "legnate" lo farò; se hai avuto la sensazione che lo facessi sterilmente però, deve essere stato perché in altre discussioni avevamo già chiarito a cosa servisse il periodo di riposo e di quiete che deve seguire l'intervento nei primi 30 giorni; ecco perché tu forse avrai avuto la sensazione che il mio "gioco" fosse fine a se stesso. Tra l'altro, come si sarà anche notato, ormai tranne il buon francer tutti gli altri sono ormai "off the grid" per cui non posso più menarli (come invece meriterebbero!).
In ogni caso, lavoriamo per rendere il sito sempre migliore, e da un po' di tempo, grazie anche al vostro contributo, ci siamo arricchiti notevolmente!
...Tra l'altro, come si sarà anche notato, ormai tranne il buon francer tutti gli altri sono ormai "off the grid" per cui non posso più menarli (come invece meriterebbero!)...
Originariamente inviato da AntonioDL - Ieri : 17:27:18
Chiamato? In effetti le orecchie mi fischiavano un pò... Francer.... OCIOOOO !!!! Ma ci vuole comunque un attimo per rientrare, tipo qualche addominale basso vigoroso, qualche nuotata ben fatta.... quindi MAI DIRE SONO FUORI DAI GIOCHI!!! Mi ritengo ancora della combriccola, e poi mi ci sono affezionato.
Beh, ragazzi che dire, penso che il punto della mia paura sia proprio relativo agli effetti che l'ernia potrebbe avere sulla mia capacità di procreare. Oggi sono dovuto uscire molto prima dal lavoro perché avevo un dolore forte sul lato sx dello scroto, il lato maggiormente ingrossato dell'ernia, ma penso che sia stata causata dall' aver portato ieri la mutanda contenitiva per 14 ore di seguito, quando generalmente la porto solo per 10. Già ieri sera, infatti, ho accusato il dolore che stamattina è aumentato. Adesso, dopo un pomeriggio di riposo, va meglio, ma il mio pensiero è sempre quello dello scroto. Mi chiedo perché nel 21°secolo un uomo debba aspettare dei mesi per un operazione del genere. Pensate che in uno degli ospedali più importanti di Palermo, l'Ospedale Cervello, c'è un attesa di appena un anno e mezzo, mentre all'ospedale Villa Sofia ho trovato un attesa di "sole" 200 persone, anche se alla fine, data la mia età e la necessità di lavorare, mi è stato promesso un intervento più celere.... Giorno 9 agosto devo andare a Copenhagen da un amico, e la mia paura è che l'ernia possa darmi più fastidio proprio mentre sono li. So che un giorno guarderò la cicatrice e ci riderò su ripensando a tutto questo, e spero tanto che quel giorno arrivi presto..... Un bacio a tutti, da Alessandro/ragnetto.
Alessandro, per carita' non tenerti questa fissa della sterilita', sono andata a rileggermi in qua e in la' ed e' un'eventualita' davvero rara. Comunque stai tranquillo se vai in Danimarca, fatti il tesserino sanitario europeo (a me a Padova l'hanno dato senza che lo richiedessi) o anche niente, basta che hai la carta d'identita', e se ti senti male, vai al pronto soccorso, magari ti operano loro e ti togli il persiero. Mio figlio l'ho fatto operare qui in Inghilterra perche' a Padova continuavano a rimandare e mi sono trovata bene. Anche lui l'aveva nello scroto come te. Comunque a lui avevano sconsigliato la mutanda contenitiva, perche' poteva danneggiare l'ernia e lui non ci poteva dire se aveva dolore. L'ultimo periodo aveva come come un'arancia dentro lo scroto! Pero' sembrava non gli facesse male piu' di tanto. Dopo l'operazione il testicolo era gonfio, ma io ho messo la borsa del ghiaccio un paio di volte durante la notte e il gonfiore e' calato. Lui ha avuto la febbre e successivamente il sieroma e quindi sie' fatto piu' di 15 giorni di antibiotico. Comunque l'ernia di per se' non danneggia il testicolo, ma se sta nello scroto non devi comprimerla con niente, perche' il comprimerla e' pericoloso. Tutti si erano molto raccomandati di non farlo. Ora, 44 giorni dopo l'operazione, la ferita e' ben chiusa e il suo testicolo e' come prima. Stai tranquillo ..... anch'io avevo molta paura di operarlo qui perche' ti senti non a casa tua, invece e' una sciocchezza. Spero che il Doc concordi con i consigli che ti ho dato. Un abbraccio! Elisabetta
Aggiungi a preferiti
(anche qui:
2 ospiti.)
Spedito - 21/07/2008 : 22:28:41
Per frequenza e supporto
~
Invii: 
!?!? Così mi fà sentire un "verme"
!! 
), ha avuto delle perdite di liquido scuro da sotto ed era terrorizzata.
Per aiuto psicologico agli altri utenti
Per frequenza e supporto
Spedito - 24/07/2008 : 18:44:33
