mi dovrò operare di ernia bilaterale e sarei intenzionato ad effettuare l'intervento in laparoscopia. Mi è stato prospettato come un possibile effetto collaterale di questo tipo di intervento la formazione di aderenze con l'intestino. Desidererei saperne di più, e se vi è qualcuno che ha esperienze al riguardo.
In genere la laparoscopia non genera aderenze, a differenza di interventi intraaddominali open (non per ernia). Le complicanze possono essere diverse, e rispetto ad una tecnica anteriore o posteriore open, si aggiungono il rischio di lesioni intestinali da inserimento di trocar e di lesioni vascolari se si usa l'ago di Verres per indurre il pneumoperitoneo. Oltre naturalamente a tutte le complicazioni di una tecnica posteriore open. A vantaggio si ha minor dolore postoperatorio, e precoce ripresa, ma il tutto sovrapponibile ad una tecnica posteriore open. L'ernia bilaterale è una indicazione limite, perchè anche una tecnica posteriore in rachianestesia ottiene gli stessi risultati, ma a mio parere ancora accettabile, mentre se una di queste ernie fosse anche recidiva, allora la laparoscopia troverebbe maggiori favori. Si accerti che il chirurgo abbia una discreta esperienza nel trattamento laparoscopico dell'ernia inguinale. Negli Stati Uniti i pazienti richiedono il numero di interventi già effettuati e il numero di interventi/anno che il chirurgo esegue... Non dico di arrivare a questo, ma penso che sia corretto avere un'informazione.
Grazie per la risposta. Anche se non sono un addetto ai lavori, mi pare di capire che c'è un maggiore pericolo di complicanze durante l'intervento in laparoscopia, piuttosto che operando con un'altra tecnica, al di là dei maggiori rischi connessi p.es. con l'anestesia generale. Tuttavia l'abilità e l'esperienza del chirurgo possono evitare tali complicanze... o sbaglio? Mi piacerebbe inoltre avere una spiegazione di ciò che si intende per tecnica anteriore e posteriore open.
Tuttavia l'abilità e l'esperienza del chirurgo possono evitare tali complicanze... o sbaglio?
Questo è fondamentale, è sufficiente l'esperienza del conduttore dell'equipe, perchè la formazione del chirurgo passa anche attraverso l'esecuzione di interventi con la guida di un esperto, come se fosse l'esperto stesso a farlo. Per tecnica anteriore open si inetndenono tutte le tecniche che posizionano una rete anteriormente alla fascia trasversalis (Trabucco, Lichtenstein, PAD, PHS, e altre) Mentre per tecnica posteriore si intende il posizionamento di una rete in sede preperitoneale (nella stessa posizione come in laparoscopia) ma tramite un accesso tradizionale (Kugel, Rives, Stoppa).
Mi è ora chiaro il significato di tecnica posteriore o anteriore. Ma per quanto riguarda il termine open? si riferisce forse al fatto che si opera dall'esterno, in contrapposizione con la tecnica laparoscopica? E rimanendo sempre nell'ambito dell'intervento in laparoscopia, è nota una statistica anche approssimativa sull'incidenza di complicanze, quanto meno in confronto alla tecnica tradizionale?
Si open si contrappone a laparoscopica, in quanto si "apre" il sito chirurgico, mentre con la laparoscopia si lavora a "scatola chiusa".
Le complicanze sono sovrapponibili nelle due tecniche.
Citazione:
Laparoscopic techniques versus open techniques for inguinal hernia repair. McCormack K, Scott NW, Go PM, Ross S, Grant AM; EU Hernia Trialists Collaboration.
“The use of mesh during laparoscopic hernia repair is associated with a relative reduction in the risk of hernia recurrence of around 30-50%. However, there is no apparent difference in recurrence between laparoscopic and open mesh methods of hernia repair. The data suggests less persisting pain and numbness following laparoscopic repair. Return to usual activities is faster. However, operation times are longer and there appears to be a higher risk of serious complication rate in respect of visceral (especially bladder) and vascular injuries.” Cochrane Database Syst Rev. 2003;(1):CD001785.
Dunque anche alla luce della recente bibliografia sull'argomento (mi riferisco alla nuova discussione appena inserita sullo studio comparativo fra le tecniche tradizionale e laparoscopica), l'intervento in laparoscopia parrebbe avere dei punti a favore, semprechè eseguito da un chirurgo dotato di una buona esperienza al riguardo. A questo punto però vorrei tornare alle origini della discussione, per sapere se si può dire qualcosa di più nell'ipotesi pur remota di complicazioni post operatorie di un intervento in laparoscopia, consistenti nella formazione di aderenze. Ovvero se vi è bibliografia in proposito, oppure se si possono formulare dei precetti che consentano di limitare tale occorrenza. Come p. es. dei consigli sulla postura da mantenere dopo l'intervento, o sulla opportunità di effettuare massaggi di tipo mirato.
Assolutamente non c'è niente che il paziente possa fare per prevenire le aderenze. In laparoscopia sono certamente limitate, e in confronto ad un intervento addominale open sono quasi assenti, ma la possibilità esiste anche se ridotta. Questa possibilità in teoria non c'è nelle tecniche open poichè non si entra nella cavità addominale, ma.... Se viene posizionato un plug, la possibilità di aderenze del plug con i visceri è elevata. Se la rete decubita c'è la possibilità che un tratto affiori nella cavità addominale e provochi una aderenza viscerale, insomma non si è al riparo da aderenze in nessun caso, ma direi che la frequenza di una sintomatologia dovuta ad esse è abbastanza scarsa, anche se non azzerata, sia per la laparoscopia che per la tecnica aperta. E come sempre l'esperienza del chirurgo è fondamentale o meglio, più che del chirurgo stesso, della equipe.