Sono passati sette anni, eppure è come se fosse ieri...
L'11 settembre 2001 credo abbia lasciato un segno più o meno profondo in tutti noi. Volevo cogliere l'occasione per riportare anche qui una domanda che ho letto su yahoo! Answer, e che ha già avuto migliaia di risposte, per poter ricordare insieme, anche nella nostra piccola "comunità", un evento così importante e tremendo, in modo da tenerne vivo il ricordo ed in memoria della povera gente che è morta a causa della vera malattia del millennio: il terrorismo.
La domanda è questa: dove eravate o cosa stavate facendo quando siete venuti a conoscenza della notizia?
Io ero al lavoro, un mio collega tornando da una visita ad un cliente aveva sentito le prime notizie confuse alla radio e mi disse che forse stavano bombardando New York. Ma non si trattava di un "semplice" bombardamento... Era molto peggio...
per qualche motivo ero entrata in un negozio di elettrodomestici, e vidi le impressionanti immagini sui televisori accesi, doveva essere il primo pomeriggio
Io invece ero a lavoro: era il lavoro estivo per pagarmi l'universià. Era una fabbrica agricola e lavoravo a catena, quindi niente notizie. Ho sentito notizie frammentarie solo verso le 18-18:30, durante la pausa della cena: sinceramente non volevo crederci...ma tornata a casa.......
Io ero sul pullman e stavo andando a Ferrara per il corso di laurea in infermieristica... non ero il Luca di adesso... è stato un momento agghiacciante: silenzio improvviso durato per tutto il tragitto...
Io ero in studio e un cliente appena entrato mi disse: "Non sapete? Stanno bombardando New York". Dopo un secondo di vuoto, pensai "Eppure da tanti film, sappiamo che lo spazio aereo degli USA è monitorato a dovere, come è possibile?"
La risposta fu semplice, visto che avevano adoperato aerei americani....
A vedere quelle immagini pensavo al solito film catastrofico: quante volte abbiamo visto quelle torri sotto il maremoto, attaccate dagli alieni, o bombardate dalle meteoriti?
Ero in ferie in Sardegna con amici, su una spiaggia deserta. Hanno cominciato ad arrivare sms di TIM-SPOT con notizie di bombe su new york. Poi un amico ci ha telefonato dall'ufficio e ci ha raccontato cosa stava succedendo. Abbiamo raccolto la nostra roba e siamo tornati al residence a seguire le notizie in diretta TV. Una giornata allucinante....
Ero in casa con Antonio ed avevo il televisore acceso. E' stato terribile! Ero stata sotto le torri gemelle alcuni anni fa, ma non avevo voluto salire sopra. Riguardo al terrorismo ho visto qui in Inghilterra documentari che avanzano dubbi: il crollo delle torri, per la modalita' in cui e' avvenuto, e' sembrato piu' una demolizione programmata e ci sono dubbi anche riguardo all'aereo che avrebbe investito il Pentagono. Una sola cosa e' certa: i morti innocenti! Se si pensa a chi e' giovato, certo non e' giovato agli Iracheni! L'industria bellica americana era in ginocchio, con la fine della guerra fredda, perche' erano diminuiti notevolmente i finanziamenti statali. A Denver, per esempio, so di fabbriche che avevano dimezzato il personale, come ci raccontava un amico che era stato licenziato ancora nel 1997. La storia giudichera', se giudichera' ..... anche perche' la storia e' sempre scritta dai vincitori e mai dai vinti.
IO uscivo dal lavoro'il corpo di sorveglianza mi annunciò la cosa, ma appena in auto mi chiamò mia figlia dandomi la notizia del primo aereo e non appena a casa vidi in diretta il secondo aereo, in casa eravamo immobili con lo sguardo fisso sul video increduli di ciò che stava succedendo,anche se ero in vacanza 2 giorni fa io e mio marito siamo andati in camera a vedere un tg che rivolgesse un pensiero alle TORRI e tutti i suoi CADUTI.
Io ho visto in dirette TV il secondo aereo schiantarsi sulla seconda torre e poi tutto in diretta fino al crollo. Che tragedia!
Dopo sette anni, alla stessa ora, ero in sala operatoria per togliere l'ernia. Nonostante fossi teso e spaventato la mattina recandomi in ospedale ho pensato alla tragedia consumatasi l'11 settembre 2001. Un abbraccio ai familiari delle vittime.
Io ero al lavoro, stavo sbloccando qualcosa come 5 o 6000 capi bloccati in uscita da un ex collega poco pratica.. Oltretutto il mio superiore, era da poco il mio ex. Dopo aver portato a termine questo incarico per serietà e professionalità, avrei rinunciato al posto e genere di lavoro che mi ha dato più soddisfazione: l'alta moda. Registravo in/out , fatturavo e sbloccavo con il portatile in mezzo a un mare di capi aiutata dalle mie collaboratrici, quando arrivò lui(non ci si parlava da 10giorni). Piangente comunicò che la notizia che ci stava per dare non era uno scherzo e che il nostro Direttore Generale in quel momento si trovava alle Torri e non si riusciva a comunicare. Ci siamo abbracciati dimenticando le questioni personali, abbiamo continuato il lavoro di sblocco assieme, perchè non era assolutamente possibile interromperlo, raggiungendo una tregua momentanea. Dio volle apprendessimo in serata che il nostro DG al momento della strage si trovava FORTUNATAMENTE in un ufficio all'interno di un palazzo vicino, illeso. Non dimenticheò mai l'umanità pura che quei tremendi momenti hanno saputo tirar fuori nonostante i rancori, per me la fede è anche questo. Sono scossa.. Baci, Vanna
Se volete avere una leggera idea della tragedia, dovete leggere il libro "102 minuti", scritto da due premi Pulitzer con le testimonianze dei sopravvissuti e dei parenti delle vittime. Non sarete più come prima......