Temo non ci siano dubbi, dato il referto ecografico, anche se le immagini sono poco chiare, ma essendo un esame dinamico conta quello che l'ecografista ha visto e le ha detto. Tenga conto sempre dell'esperienza del chirurgo. Certo che conviene affrontare l'intervento, dato che tenderà sempre ad aumentare. Strano che ritenga tale ernia grossa per la laparoscopia... Comunque il taglio per un intervento open è appunto intorno ai 5-6 cm.
Ho sistemato la questione dell'upload, ora dovrebbe funzionare nuovamente.
Strano che ritenga tale ernia grossa per la laparoscopia...
Infatti quando gli ho accennato, in un primo momento mi ha detto un siii un po' incredulo..., e poi quando gli ho chiesto se potessi fare il mio intervento con laparoscopia, ha detto che molto probabilmente no.
Seguiro' sicuramente i suoi consigli, riguardo l'affidamento dell'intervento ad un chirurgo esperto e conosciuto. Chiaramente ora mi faro' consigliare anche dal mio medico curante, affinchè quando prima possa affrontare l'intervento tradizionale oppure nell'eventualita' il laparoscopico.
Dottore buon giorno. La mia domanda è molto semplice: l'operazione di ernioplastica inguinale destra, può generare, come complicanze post operatorie, problemi di impotenza sessuale, anche a distanza di circa 4 mesi sall'operazione? La ringrazio e La saluto cordialmente
La mia domanda è molto semplice: l'operazione di ernioplastica inguinale destra, può generare, come complicanze post operatorie, problemi di impotenza sessuale, anche a distanza di circa 4 mesi sall'operazione?
In genere no, perchè l'intervento non compromette innervazione o vascolarizzazione che intervengano nei meccanismi sessuali, tuttavia è possibile che un risentimento locale possa provocare caduta di desiderio e conseguente disturbo dell'erezione, ma in genere sono disturbi transitori. Nel caso perdurassero, conviene consultare un urologo o un sessuologo, per verificare la reale genesi del disturbo.
Dottore, sono il ragazzo 20 enne autore di questa discussione aperta un po di tempo fa' e che ci tengo ad aggiornare nuovamente.
martedi 05/07/2005 ore 12 ho eseguito finalmente il famigerato intervento. i chirurghi hanno detto dignosticato che era una congenita, inguino scrotale dx. Causa mio timore e ansia, l'intervento lo eseguito in anestesia generale, e non ricordo assolutamente nulla.
Il ricovero in ospedale è durato fino all 16 dle giorno successivo.
Durante questo decorso postoperatorio ad oggi avverto tuttora un dolore non proprio modesto, sulla ferita ricoperta da una medicazione, irradiato verso il bacino e il fianco destro, specie nei momenti di flessione e durante il cammino, che mi impediscono di ritornare al sociale. Infatti con fatica riesco a mantenere una posizione eretta in piedi.
In ogni caso questo dolore va giorno per giorno alleviandosi. La ferita si presenta +tosto gonfia, e spero che tutto cio' fa parte del normale processo di guarigione. Ma proprio non riesco a camminare correttamente. Mi sento come un peso sulla zona dx.
In ogni caso tutto cio' mi sembra un tantino fuori dalle mie aspettative, e vorrei chiarirmi al meglio le idee, dal momento che dopo 5-6 ore circa dall'intervento ho subito uno sforzo muscolare non proprio modesto per un tentativo di alzarmi dal letto. Praticamente chiesi aiuto ad un infermiere un po' superficiale che mi tiro' con forza il braccio destro tanto da sollevarmi verso sinistra. E in quel momento ho avvertito dei dolori atroci in corrispondenza del bacino e della ferita, quasi un rumore, 10 volte il dolore che avvertivo nei precedenti tentativi di alzarmi da solo.
Ora vivo nel dubbio fino a martedi 12 che ci sarà il controllo, visto che il giorno successivo all'intervento il primario senza visitarmi mi ha detto che era tutto ok... e che potevo andare a casa. Io ho insistito sul fatto che non riuscivo a muovermi e a flettermi, ma lui insisteva sul fatto che dovevo alzarmi, iniziare a camminare e che entro la giornata dovevo in ogni caso dimettermi, e che non avevo alcun motivo per restare li. Gli feci nota anche dello sforzo intenso provocato con l'aiuto dell'infermiere libertino. Ma lui sorridendo, con uno sguardo per niente rassicurante mi disse, di non preoccuparmi e che è dovuto all stiramento della retina.
In ogni caso nel pomeriggio dopo aver urinato con piccoli sforzi riuscii a fare 4 passi anche se con fatica, e cosi decisi di dimettermi e tornare a casa. IL dottore mi prescrisse una ricetta composta da antibiotici Zitromax e antidolorifici Aulin al bisogno d aprendere per due - 3 giorni consecutivi.
Fiducioso della vostra considerazione, le porgo cordiali saluti.
Purtroppo non è un decorso ottimale, perchè il dolore postoperatorio è presente, ma in genere non così intenso. Purtroppo però capita che durante la procedura vengano lese alcune terminazioni nervose sensitive, impossibili da evitare, o che la rete abbia dei fenomeni di sfregamento su strutture sensibili, anche questo imprevedibile.. Non è una situazione frequente, anzi abbastanza infrequente, ma succede. Ultimamente proprio l'ultimo paziente operato prima delle vacanze ha avuto un problema simile, e la terapia con antiinfiammatori e vit. B6 ha risolto abbastanza in fretta la problematica. Però la possibilità che si presenti un decorso simile è possibile, anche se infrequente. Lo sforzo fatto può aver inciso nel causare un risentimento muscolare che sicuramente ha peggiorato la sintomatologia, anche se non dovrebbe aver causato danni alla riparazione. Inoltre sarebbe utile sapere la tecnica usata, perchè se sono stati dati dei punti di sutura sulla rete, questi possono essere causa della persistenza del dolore, e del ritardo di scomparsa della sintomatologia. Segua la terapia prescritta e ci faccia sapere tra circa una settimana come procede. Dovrebbe essere migliorato sensibilmente.
dottore è stato come sempre soprendentemente chiarissimo.
in ogni caso noto senza dubbio dei miglioramenti anche se la sensazione di peso e pressione sul area operata si manifesta soprattutto quando cammino e faccio movimenti partcolari come flessione. Stando seduto, o disteso sul letto il dolore è molto lieve.
Alcune volte, nel movimento ho avvertito addirittura una sensazione di spostamento verso l'esterno/basso di un qualcosa di origine ignota, che mi ha destato preoccupazione sulla probabilità che l'ernia si rifosse rigenerata.
Martedi 12/07 andro' a controllo e spero che fino a tale data, ci siano miglioramenti decisivi.
fiducioso delle vostre impressioni vi terro' sicuramente aggiornato sull'evolversi del decorso.
E' possibile che sia appunto il liquido che dicevo prima, che tende a fuoriuscire. Niente di preoccupante, solo fastidioso. E' possibile che la quamìntità aumenti nella giornata, inzuppando le garze. Basta cambiarle e domani alla vista far presente la cosa al medico. Continuare con la terapia antiinfiammatoria e antibiotica se prescritta. Aspettiamo domani ulteriori notizie.
perteffo dottore.. tranquillizzero' cosi anche mia madre. sicuramente domani al controllo faro' presente tutto.
In merito alla terapia antiffiammatoria e antibiotica (ZITROMAX), durava solo 3 giorni e nella scatola stessa ci stavano pertanto solo 3 pillole. Alla stessa maniera L'antidolorifico da prendere al bisogno, era prescritto per 2-3 gg consecutivi (2 volte al giorno). L'antidolorifico è l'aulin. Non so se posso prenderlo ancora.
Vi rivolgo ancora una nuova domanda: E' possibile fare la doccia o questo compromette la ferita? La medicazione va tolta? (sono ormai trascorsi quasi 7 gg dall'intervento)
La terapia antibiotica e antiinfiammatoria sarà decisa allora dal chirurgo dopo la visita. Per la doccia può farla con la vecchia medicazione ancora sù e poi cambiarla subito dopo. Basta disinfettare con qualsiasi disinfettante, citrosil o altro e posizionare delle garze pulite sterili (che prende in farmacia, fissate con cerotti magari di carta o del tipo usato in ospedale.. ma deve durare solo fino alla visita quindi non è particolarmente importante).
gentilissimo dottore oggi ho fatto la visita di controllo a distanza di 7 gg dall'intervento. Direi che il dolore si è alleviato notevolmente rispetto ai giorni addietro, percepisco solo un leggero fastidio nei movimenti, e nelle flessioni del bacino, per alzarmi etc.. In ogni caso gli ho fatto notare al chirurgo che mi opero', la perdita di sangue avvenuta ieri e il decorso doloroso postoperatorio fuori dalle mie aspettative. Ho ricevuto In risposta che fà parte del processo di guarigione, e dalla presenza di punti interni e dello stiramento della rete. In ogni caso il chirurgo ha aggiunto e ribadito + volte che deriva molto dal fatto che io sia un grande fifone.... Non gli do torto, ma nemmeno ragione, io i sintomi di cui le parlavo li sentivo per davvero.
IL ghirurgo cmq ha controllato la ferita, disinfettata, ogni tanto faceva pressione su di essa, e rimesso una nuova garza con cerotto, dicendo che tra un 3-4 gg potevo rimuoverla tranquillamente io.
Non mi ha prescritto alcuna terapia antibiotica o antinfiammatoria, ne alcuna ulteriore visita di controllo.
La ferita e la parte estrema dell'inguine che lega al testicolo si presenta leggermente gonfia e inizia a susisstere un cordone duro in corrispondenza della cicatrice. Il dottore ha detto che questo processo potrà durare circa 2mesi e che potro' osservare gradualmente il processo di guardigione e conseguente simmetria dell'inguine.
Mi piacerebbe ottenere ora una sua conferma su quanto citato in questa email, quindi se tutto cio' risulta un regolare processo di guarigione. Aspetto fiducioso il suo riscontro.
Vorrei anche sapere se Esistono vitamine particolari consigliabili senza ricetta medica, per ottimizzare e accellerare il processo di guarigione.
Caro dottore, elogero' sempre sinceramente e soprattutto pubblicamente la sua bravura, prontezza e disponibilità, le sue gradi doti professionali e di comunicazioni attraverso questa bellissima community.
Beh... la fuoriuscita di liquido dalla ferita non è proprio il normale processo di guarigione, ma può rientrarci, se non c'è altro liquido sotto e non sembra date le manovre giuste di spremitura effettuate dal medico. Il cordone duro può essere normale, ma non si verifica in tutti i casi solo in un 30 -40 % circa. Può essere dovuto alla cicatrizzazione o ad un leggero risentimento funicolare che tuttavia recede in breve tempo (circa i due mesi suggeriti..) Io ho imparato a mie spese che se il paziente dice di avere male 99 volte su cento ha ragione e cerco sempre di capire se ha male veramente o è una cosa normale, comunque da quel che mi racconta non dovrebbero esserci stati elementi di sospetto per il medico, così il decorso sembra rientrare nella norma. Evidentemente non ha riscontrato neanche la necessità di proseguire con antiinfiammatori e antibiotici, meglio così. Aspettiamo qualche giorno e vediamo come si mette, penso che migliorerà sempre più.
Chiarissimo come sempre, infatti sembra migliorare giorno per giorno, mi da solamente un leggero fastidio tollerabile nei movimenti, che va addolcendosi ogni giorno che passa, in + una sensazione di peso e di tensione nel momento in cui devo camminare dopo il riposo della notte, o di un pisolino.
Ho notato che indossando pantaloncini aderenti con fascione elastico in vita, esercita una pressione sull addome con conseguente sintomatologia sulla ferita.
Direi cmq che il peggio è passato. Con piacere, Mi faro' sentire salvo imprevisti tra qualche giorno.. eheheh