CIAO, vi scrivo per chiedervi consiglio su situazione post-operatoria riguardante mio padre. 58 anni , molto sportivo ha subito intervento ernia inguinale sx a metà gennaio. durata intervento 1ora e 30 minuti con anestesia spinale, supportata poi da una locale. catetere al risveglio. hanno applicato un mesh in poli...non mi ricordo di preciso il materiale. sono ormai 3 mesi che accusa dolori a causa di una situazione infiammatoria. non ha mai avuto febbre. dopo varie visite chirurgiche (3 chirurghi differenti) una terapia di antinfiammatori, una puntura di cortisone, ora una terapia alla ferita. non ci sono miglioramenti di sorta. l'ecografia riporta "modesta sacca liquida".
la situazione è a mio parere invalidante poichè mio padre non riesce a piegarsi, è gonfio nella zona della cicatrice e cammina trascinando la gamba. l'unica cosa che, oltre al riposo a letto, per ora ha funzionato è l'applicazione dell'argilla che per tre settimane ha sfiammato completamente la parte. appena ha sospeso l'impacco serale di argilla la situazione è precipitata allo stadio iniziale nel giro di un paio di giorni.
che fare? consultare un altro chirurgo? non gli hanno diagnosticato una recidiva...? cosa potrebbe essere questo continuo formarsi di liquido ?
Il problema non è frequente, ma è riportato nel 2 -3 % dei casi ed è dovuto a reazione alla rete, o ad un ematoma che si è formato e che deve riassorbirsi. Più rararmente si tratta di intolleranza alla rete. Ne ho avuto recentemente un caso quasi sovrapponibile, che è migliorato fino alla guarigione con la somministrazione di antiinfiammatori. Certo che sentire il chirurgo sarebbe buona cosa, intanto potrebbe decidere se evacuare la raccolta liquida e se è il caso di adottare alte ulteriori terapie. La formazione di liquido avviene per reazione alla rete (in polipropilene) ed è normale, solo che alcune persone, rare, hanno una ipereazione al materiale e producono siero in quantità. Penso che i tempi siano in questo caso prolungati, e se la situazione non dovesse migliorare, potrebbe essere necessaria una revisione chirugica della ferita, ma questo a giudizio del chirurgo.
La ringrazio per la tempestività con cui ha risposto al mio post. Sicuramente ha ragione ed è necessaria una ulteriore visita chirurgica che peraltro dovrebbe essere in programma la prossima settimana. La mia titubanza è la scelta delle possibili soluzioni. Vale ancora la pena fare una cura di antiinfiammatori? Oppure è plausibile un trattamento con il cortisone? Volevo inoltre chiederle un chiarimento quando scrive: - "Penso che i tempi siano in questo caso prolungati, e se la situazione non dovesse migliorare, potrebbe essere necessaria una revisione chirugica della ferita, ma questo a giudizio del chirurgo." Cosa intende per prolungati. Esiste una casistica? Cosa intende per revisione della ferita.
- Volevo chiederle se di questo 2-3% di casi esiste uno studio delle possibili soluzioni e se tale intolleranza al polipropilene è verificabile in qualche modo tramite dei test. chiamiamolo controllo incrociato.
Vale ancora la pena fare una cura di antiinfiammatori? Oppure è plausibile un trattamento con il cortisone?
Penso proprio di sì, e il cortisone è l'antiinfiammatorio per eccellenza.. In genere lo uso per 5-6 giorni.
Citazione:
Cosa intende per prolungati. Esiste una casistica?
Intendo che in genere in 1 - 2 mesi la situazione migliora notevolmente, almeno nella mia esperienza. Non ci sono lavori a riguardo, per quanto mi risulta.
Citazione:
Cosa intende per revisione della ferita.
Si intende una riapertura, una pulizia e se necessario la rimozione della rete e un trattamento alternativo. I lavori a rigurado sono alquanto scarsi e in tutti ri ribadisce come la rimozione della rete sia un fatto eccezionale, si parla di uno due casi per casistiche importanti.
Citazione:
Volevo chiederle se di questo 2-3% di casi esiste uno studio delle possibili soluzioni e se tale intolleranza al polipropilene è verificabile in qualche modo tramite dei test. chiamiamolo controllo incrociato.
Le soluzioni sono quelle già esposte. L'intolleranza al polipropilene non è possibile individuarla prima e i test allergologici non sono così affidabili in questo caso.