Ciao a tutti ho 39 anni, sono nuovo del forum…e disperato… Ho una piccola ernia dx asintomatica e senza bozzetta. L’ andrologo e quello che mi ha fatto l’ecografia dicono di lasciarla stare, mentre il chirurgo mi consiglia di operarmi e tra sei mesi mi chiameranno. Mi ha parlato di due tecniche con retina in polipropilene: Una con bassissime probabilità di problemi post operatori ma con 10% di recidiva e l’altra con 1% di recidiva ma 10% di problemi post operatori (anche se lui dice che loro sono molto bravi e la probabilità è più bassa…). Su internet ho trovato uno studio clinico del 2007:
‘’…Ad un anno dall’intervento 252 pazienti (41%) hanno lamentato discomfort (31%) o persistenza di dolore (10%). Nel 5% dei pazienti con dolore questo era sempre presente, nel 9,5% determinava qualche tipo di limitazione fisica, nel 16% era periodico e nel 70% occasionale…’’.
Leggo inoltre su una rivista:
’’Quando si parla di ernia negli adulti, operare non sempre conviene. I dati lo dimostrano in modo abbastanza chiaro. Il punto discriminante è il dolore: se l'ernia fa male o causa qualche problema di natura fisica, il bisturi è necessario; altrimenti meglio attendere con pazienza l'evolvere della situazione. E questo per un insieme di motivi. · Innanzitutto i dati degli studi più recenti dimostrano che lo strozzamento dell'ernia è un evento raro, soprattutto se la situazione viene attentamente monitorata: attendere quindi non è causa di problemi successivi. · In secondo luogo, l'intervento su un'ernia conclamata non presenta complicazioni maggiori rispetto a un'operazione precoce: più o meno ha lo stesso livello di rischio. · Come per qualsiasi operazione, possono esserci problemi, sia subito dopo sia nel lungo periodo. Non sempre i dati indicano che chi è stato operato sta meglio: al contrario sembra più probabile che in presenza di dolori minimi non sia consigliabile ricorrere al bisturi. Anche perché il dolore rischia di rimanere, anche dopo l'intervento.’’
Le cose stanno veramente così? E se non mi opero che attività fisica potrò ancora fare? Nuoto, addominali, flessioni, corsa…(magari con apposite mutande elastiche)? Quello che veramente mi terrorizza è il dolore post operatorio cronico…tipo una nevralgia a vita, parestesie e distesie…ho letto di una tecnica detta di SHOULDICE, potrebbe fare al caso mio?…mah…spero nei vostri consigli e nella vostra esperienza.
Ciao e benvenuto. Rispetto a tutto ciò che hai elencato ti posso dire che si può aspettare se non fa male e si può monitorare nel tempo, ma il problema è che vivresti limitatamente a questo problema, ossia non sai quando e se si strozzerà. Io ho convissuto per 7 anni con l'ernia ad esempio ma era sempre un dubbio ogni giorno che mi alzavo. Poi è uscita e mi son deciso di operare. Il dolore post-operatorio non è la regola. Molti nel forum son stati operati e neppure se ne son accorti. Io ad esempio son uno di quelli e se mi capitasse dall'altro lato non mi farei scrupoli ad operare precocemente... La tecnica la decide il chirurgo sulla base della tipologia del paziente, dell'ernia e delle propria esperienza.
Mi piacerebbe sapere che tecnica è che ha il 10% di recidiva, io non ne conosco.. E il 10% di complicazioni includono tutte le complicazioni, il piccolo ematoma, il sieroma, il dolore più o meno intenso.. Il dolore post operatorio tardivo è una evenienza riportata frequentemente, ma stranamente tutti i chirurghi che sento dicono che a loro non capita, allora non capisco bene. A me ne sono capitati alcuni casi, pochi ma ci sono. E con l'introduzione delle reti a basso peso non ne ho più avuti, quindi lo rifersco in buona parte al materiale, e ora come ora il dolore non è così frequente.
In ogni caso concordo con quanto detto dalla rivista, che sono anche le direttive delle ultime linne guida dell'European Hernia Society. Se l'ernia è piccola, asintomatica e non limita la normale vita di relazione, si può apsettare ad operare.
Ciao Sandrino e benvenuto. Io sono stato operato il 29/10 dopo 7 anni di attesa e la decisione l'ho presa quando mi sono accorto che, a poco a poco incominciavo a limitrmi nelle attività sportive che amavo. Prima la palestra, poi il tennis, poi lo sci....., questo mi ha fatto decidere. Non ho esperienza sugli efftti a lunga scadenza ma già adesso ti garantisco, seppur con qualche doloretto, è un'altra vita e gli amici del forum non sembra abbiano registrato grossi problemi a ditanza di tempo. Comunque la decisione deve essere di comune accordo tra medico e paziente. Resta con noi.
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Ciao Sandrino, innanzitutto non essere disperato per l'ernia, poiché nel corso della vita le disperazioni sono ben altre e non certo possiamo farci affliggere da un'ernioplastica.... Anzi qui l'ernioplastica è la condizione per essere un nostro amico e basta....
Meno male che ha scritto subito Doc, in quanto anche io, pur non essendo medico, ma avendo una discreta "anzianità" di questo sito, non avevo mai sentito di rischi al 10% di recidive con le tecniche moderne...
Parimenti son d'accordo col Doc quando dice che si può aspettare in situazioni come la tua. Tuttavia io appartenevo all'altro ceppo: le mie due ernie erano terribili in termini di dolore e riduzione della qualità della vita, per cui il bisturi è stato liberatorio, pur con qualche difficoltà nel secondo intervento al 99% superata.
Come dicono gli amici del forum qui sopra, nel lungo termine la situazione si evolve alla normalità, anche per quei casi particolarmente difficoltosi, quindi tutta questa tragedia, salvo casi veramente eccezionali, non la farei.
Sei capitato nel posto giusto per avere tutto il conforto possibile...
Cmq stai tranquillo i problemi postoperatori sono minimi, e al contrario conviene operare, il mio consiglio e quello di intervenire togliere questo peso, sarà la miglior cosa da fare, tanto prima o poi cmq dovrai farlo. Anch'io ho aspettato 5 anni prima di decidere, e se dovessi ritornare indietro lo rifarei subito. Basta leggere le varie discussioni e ti renderai conto da solo.
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Volevo chiedere a CHICCO che tipo di limitazioni sportive ha avuto: psicologiche o proprio di natura fisica?
Lo strozzamento mi pare di aver letto da qualche parte che capiti nello 0,2% dei casi. Comunque anche io sarei orientato ad operarmi (soprattutto per togliermi quest’insicurezza psicologica…insomma è come guidare un’auto con le ruote sgonfie…). Il problema è la scelta di chirurgo, tecnica e materiali migliori. Il chirurgo da cui sono andato (tramite ricetta del medico generico) non è che mi ha fatto parlare tanto…addirittura dall’ecografia l’ernia era bilaterale, lui sosteneva fosse solo dx (l’ecografia non l’ha neanche guardata), ovviamente io ero perplesso…la risposta è stata che quello che aveva studiato medicina era lui…
E’ vero è importante che il medico sia bravo (il problema è trovarlo…) ma il fatto che sia diventato esperto in una tecnica mi fa temere che sia un po’ di parte. Inoltre mi preoccupa anche la possibilità di dipendenza degli ospedali dai fornitori di reti. Il chirurgo mi ha solo parlato di una rete in polipropilene, non so se sono quelle leggere di cui parla l’amministratore. Ho letto di collanti sintetici e biologici usati per protesi leggere senza punti di fissaggio che riducono il rischio di traumi da intrappolamento dei nervi nella sutura chirurgica oppure di clips (che sarebbero?..boh..) riassorbibili di ultima generazione per fissazione atraumatica della rete e ancora di altre protesi a basso peso (es. in poliestere) a trama elastica e autobloccanti e infine di reti leggeri con rivestimento a base di acidi grassi omega 3 bioassorbibili in grado di minimizzare le aderenze tissutali e la risposta anticorpale.
Domande: Posso operarmi di ernia come se facessi spesa al supermercato? Le complicanze dipendono dal metodo usato, ma se il chirurgo è bravo queste difficilmente capitano? Meglio scegliere la tecnica e poi il chirurgo oppure viceversa?
Qualcuno sa qualcosa della tecnica di Shouldice che sembra avere il vantaggio di non usare protesi?
Ho letto poi su questo sito di questa interessante tecnica di Kugel che riduce i rischi di nevralgie post operatorie. Vedo che c’è una relazione del 2003. Ad oggi quali sono i maggiori rischi di questa tecnica? E’ una tecnica da usare solo per recidive? Scusate, so di essere paranoico, ma non vorrei mangiarmi le mani per il resto della mia vita.
Ma sinceramente in questo contesto nessuno ti può assicurare che al 100% tutto vada bene. La norma prevede che solo in casi eccezzionale possono esercitarsi complicazioni, che non sempre sono dovute dal chirurgo, ne tantomeno dalla tecnica utilizzata, che oggi giorno sono tutte affidabili, ma nella maggior parte dei casi può dipende dal nostro corpo che reagire in modo diverso l'uno dall'altro. Stai sereno non divulgarti in preoccupazione che non esistono, se deciderai sarà tutto di guadagnato, e ti assicuro che ne rimarai soddisfatto e dopo non farai altro che raccontare e rassicurare gli altri. Non essere pessimista ci sono anche strutture che come nel mio caso prendono davvero a cuore ogni persona...
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Ciao Sandrino, per limitazioni intendevo proprio quelle fisiche. Tieni conto che, aspettando 7 anni, le dimensioni dell'ernia erano cresciute in modo consistente, piu o meno com un mandarino. Dopo un po che correvo incominciava farmi male, lo stesso quando facevo ginnastica oppure giocavo a tennis. L'unico sport che riuscivo a fare senza problemi e che ho fatto fino ala settimana prima dell'intervento era il nuoto. Sono uno sportivo nonostante l'età e questo per me era una grande limitazione. Ora nn vedo l'ora di ricominciare, iano piano naturalmente, a fare tutto quanto. Credimi, è un'altra vita.
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Posso operarmi di ernia come se facessi spesa al supermercato? Le complicanze dipendono dal metodo usato, ma se il chirurgo è bravo queste difficilmente capitano? Meglio scegliere la tecnica e poi il chirurgo oppure viceversa?
1) No, come se tu dovessi compre un'auto o un pc 2) Le complicanze sono correlate alla tecnica (alcune hanno certe complicanze, altre altre) e certamente l'esperienza mitiga i rischi 3) Il chirurgo, che userà la tecnica che gli ha dato i migliori risultati (ma sicuramente migliori del 10%..)
La Shoudice è una tecnica che prevede alcune linee di sutura, a riparazione del difetto, è tecnicamente più difficile di quelle con mesh, ma un chirurgo esperto può avere un 1% di recidive. Per le complicazioni siamo sovrapponibili, qualcuna più qualcuna meno..
La Kugel è una buona tecnica, ma necessita di notevole esperienza.
io sono stato operato 4 mesi fa con la tecnica "Tension-free sutureless secondo Trabucco". Ho letto nella cartella clinica che mi hanno inserito una rete presagomata 5x8 cm non riassorbibile. L'intervento è andato benissimo così come il post-operatorio. La mia era un'ernia, grande come un mandarino, che fuoriusciva provocandomi notevoli disagi. Detto ciò il mio consiglio è quello di seguire il parere del chirurgo e se del caso risolvere la situazione.
Ciao sandrino, se riesci ad arrivare fino a Zurigo c'è una clinica (chiedi a BLADE) che non è nienet male in quanto a servizio e assistenza. Stò scherzando naturalmente, anche in Italia esistono dei validi presidi ospedalieri dove chi ci lavora sà fare il suo mestiere. Concordo con l'ospedale di Rimini, anche a me ne avevano parlato molto bene.
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Grazie a tutti per i vostri consigli! Le vignette di GIOGAR esprimono perfettamente quello che accade nella mia mente...cmq se mi opererò secondo Trabucco o simili andrò qui vicino: a Tolentino. Me ne hanno parlato bene e poi queste oramai sono tecniche di routine. Viceversa se sceglierò Shouldice o Kugel potrei anche spostarmi visto che sono tecniche che richiedono chirurghi esperti...tanto vitto e alloggio me lo danno no?...mmm...ma si può mangiare prima o dopo essere stati operati? Non è che va tutto bene e puoi muoio di fame?! Solo che mi domando, se uno si allontana troppo da dove risiede non è complicato gestire il decorso post-operatorio? Come si fa, ci si sente per telefono? Cmq se qualcuno ha esperienze di centri specializzati in queste tecnice (Shouldice e Kugel) sono tutto orecchi. Ora provo a contattare GIORGINA e BLADE. Blade è andato addirittura a Zurigo? Ma è una clinica privata? Oppure è convenzionata lo steso col nostro sistema sanitario?
Io mi sono operato col metodo Trabucco, mi sono trovato bene e a distanza di quasi nove mesi tutto procede regolarmente. Dovrai stare digiuno da mezzanotte prima dell'intervento, e potrai riprendera a mangiare dopo le 24 ore...
almeno e stato così per me. Per quando riguarda la gestione del post intervento data la lontananza, ti consiglierei di rimanere un po più allungo nella struttura, e cmq avrai bisogno di qualcuno che ti segua almeno per i primi giorni.
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