Scusate se invado per questioni personali questo spazio, ma HS è una famiglia e io mi sento di dover sfogare con voi la mia rabbia. Il problema si riferisce a mio padre, classe 1937, con all'attivo 25 anni di ernie del disco ed ora con una "stenosi" (restringimento) del canale vertebrale che oltre a tormentarlo di dolori gli sta riducendo lentamente l'autonomia. Ormai non può che camminare per pochi minuti senza sentire il bisogno di fermarsi e riposare. Perfino la Risonanza Magnetica in piedi (durata 45 minuti) lo ha stravolto del tutto, ieri.
Che dico a fare queste cose, penserete? Beh, voglio urlare quanto sia SCADENTE la professionalità degli ortopedici e neurochirurghi napoletani. Non farò nomi, ma ho deciso di diventare un serpente velenoso verso la categoria, e ogni volta che mi capiterà qualche amico che mi confida un problema del genere gli dirò di scappare dalla Campania.
Come inizia la storia? Circa 25 anni fa, papà ebbe la prima ernia, probabilmente per "microtraumi" dovuti allo stare sempre in macchina; questa sembrò la versione ufficiale. Forse fu anche l'uso di un marchingegno americano (forse si usa anche qui, ma non so) che doveva servirgli come sollievo per la sua schiena già sofferente: in sostanza era una specie di pianale che, appoggiandosi con dei parastinchi ai quali erano applicati dei ganci, ruotando a 180 gradi portava il soggetto a testa in giù (ricordate gli esercizi di Richard Gere in American Gigolò?). Probabilmente quel tipo di sollecitazione determinò la prima ernia. L'ortopedico dell'epoca prescrisse semplicemente tanto riposo. L'ernia si assorbì in alcuni mesi, e a papà rimase una forte insensibilità nelle ultime due dita del piede destro. Anni di fisiatri, massaggi e quant'altro.... Il nervo sciatico infiammato, l'artrosi, la vecchiaia... in particolare questo fisioterapista continuava a massaggiare papà... che nel frattempo percepiva sempre meno benefici. Intorno all'anno 2000 ricominciano i dolori forti, e papà procede a farsi alcune radiografie e risonanze magnetiche. Erano due ernie in più, e iniziava la stenosi.
Il fisiatra non dice nulla, e continua a massaggiare.
Anno 2006: i dolori sono forti, inizia terapia di Benexol e Bentelan. I dolori si attenuano e papà continua a farsi massaggiare. I benefici si riducono al lumicino, come il numero degli assegni nel libretto....
Anno 2008: il fisiatra viene sospeso (non serve proprio più a nulla) e si passa all'osteopata. Sembra che vi sia qualche miglioramento. In ogni caso su questo studio c'è anche un neurochirurgo che gli dà un'occhiata. "Non tivoglio operare perché sei un caso difficile, ma ti affido a XZW che ti ammorbidirà la schiena..." Papà assume anche delmagnesio per rilassare i muscoli.
In contemporanea si inizia terapia con laser ad alta frequenza (che lascia segni di bruciature sulla pelle...) in un altro studio, che inizia a togliergli grande parte dell'infiammazione. Papà è molto contento perché si sente meglio. 2008: contemporanea terapia con osteopati (appartenenti allo studio del neurochirurgo) e laser.
A fine 2008 papà sta bene!!!! Febbraio 2009, dall'oggi al domani, il signor XZW procede con un nuovo massaggio. Papà era salito come un galletto, e scende da quel MALEDETTO studio, dolorante come se fosse stato investito da un treno. Sarà una combinazione? BOH
Le cose da quel momento in poi precipitano, perfino il laser non dà molto sollievo. I dolori sono oscillanti, dalla schiena al ginocchio destro, dal ginocchio destro alla schiena, anche durante il sonno. L'autonomia si riduce, papà riesce a camminare storto e curvato in avanti.
Io inizio a mettermi su internet con mia sorella. Lei trova un dottore a Bologna, dal quale andiamo. Dopo aver visitato papà e visto le varie documentazioni, propone una "pezza" dal momento che i problemi della schiena di papà sono numerosi. Con un intervento chiamato "AgoTac", gli viene fatta una sorta di devitalizzazione di un nervo in modo da dargli un po' di sollievo.
Dopo quattro settimane il dolore al ginocchio è notevolmente ridotto. Sulla stenosi il dottore di Bologna gli dice "La sua schiena è quella di un incidentato, pur se Lei non si è mai mosso, ebbene Le propongo di fare in ogni caso un po' di piscina sul dorso, perché altrimenti la stenosi progredirà fino a non permetterLe di camminare".
Torniamo a casa, e io torno su internet. Il problema è la stenosi, quindi e a Roma trovo uno specialista che ha studiato e operato in America. Prenoto una visita. Anche lui visitando papà e senza sapere cosa avesse detto quello di Bologna, gli dice "Ha una schiena troppo dritta e rigida, dobbiamo flessibilizzarla con attività sportiva, ma dopo l'intervento che le farò". Questo neurochirurgo gli metterà una specie di protesi che distanzia le due vertebre interessate maggiormente dalla stenosi.
Ecco la mia domanda: quando 25 anni fa l'ortopedico vide mio padre, perché non gli raccomandò di fare sport? 25 anni fa papà aveva 47 anni e poteva intraprendere parecchie discipline... Il fisioterapista che lo ha "curato" per tempo immemore, perché non gli ha mai detto di fare altro? Perché non gli ha detto che la schiena era troppo dritta? Il neurochirurgo di Napoli, quello che lavora con gli osteopati, perché non ha saputo dire nulla tranne che spedirlo tra le mani dal signor XZW che addirittura (carte alla mano) gli ha fatto uscire una nuova ernia (subito affievolita con il laser)? Anche quello del laser, non ha mai detto "basta così per ora, perché non togliamo più di tanto l'infiammazione", tanto papà non andava lì per una stretta di mano...
Da ultimo, parlando con qualcuno in piscina (nello spogliatoio, in acqua non è possibile) cosa vengo a sapere? Parla un tizio, e mi dice che un luminare di Napoli di cui non pul fare il nome per serietà, un altro neurochirurgo, gli rivela "contro i suoi interessi", che l'unico rimedio per guarire dall'ernia è.........il marchingegno che avevamo avuto noi, e che presumibilmente ha provocato la prima ernia!!!! STIAMO MESSI MALE!!!!
Insomma, per chiudere (e scusate se ho rotto), papà si opera il 3 febbraio a Roma, per farsi applicare un distanziatore tra le vertebre. Lui è completamente terrorizzato, io sinceramente sono fiducioso anche se gestirlo non sarà facile....
antonio caro, da parte mia hai tutta la solidarietà di cui sono capace.
purtroppo non sono un neurochirurgo, non sono un osteopata e tanto meno un fisioterapista/massaggiatore.
come sai, sono studente in scienze motorie e quello che tutti i professori (anche quelli di materie non tecniche) ci ripetono costantemente che L'ATTIVITA' MOTORIA E' SALUTE.
un buono stile di vita non può prescindere da una corretta nutrizione e dalla pratica di attività fisica (tralascio le ovvietà come fumo, alcool o droghe).
ne ero convinto già prima e lo sono sempre di più, bisogna assolutamente promuovere la salute promuovendo l'attività fisica.
la cura deve essere proposta da un medico, perchè è giusto così quando il danno è già presente. noi possiamo però fare efficace opera di prevenzione, intervenendo prima che il male si presenti.
è pacifico che muoversi non vuol dire avere la certezza di rimanere sempre sani, ma è altrettanto vero che ne aumenta enormemente le probabilità e quindi......
per quanto riguarda più direttamente il tuo papi, i miei istruttori finlandesi mi hanno parlato di una sedia ad inversione (NIQAMA) http://www.niqama.com/index.php?85 che è molto efficace nelle algie da compressione del rachide perchè si viene trattenuti dal fissaggio alla coscia invece che da quello alle caviglie (il quale determina una eccessiva tensione dorsale, facendo l'opposto di quello che dovrebbe)
Ciao Antonio. Purtroppo la professionalità nell'ambito specifico non mi compete, ma ciò che posso dirti è che noi assumiamo come riferimento la Neurochirurgia di Cesena, dove sono molto bravi e ho sentito parecchi casi risolti. Certo è che il rachide di tuo padre ha subito parecchie sollecitazioni e occorre veramente stabilizzarlo con delle placche come già ti han consigliato... solo così si potrà limitare il danno subito. La panca ad inversione non può essere implicata come causa dell'ernia... anzi si usa per far sì che le pressioni si scarichino e quindi è consigliata... Questi interventi sono delicati, ma così come per l'ernia occorre pensare a quando il problema non ci sarà più, o almeno sarà molto più sopportabile... Un abbraccio.
Grazie amici miei, ero certo che qualcuno tra voi sarebbe intervenuto!
La poltrona indicata da eby è interessante, magari vediamo come va questo intervento e poi la cercherò.
Marvin hai ragione, perché tecnicamente la colonna di papà andrebbe "tirata", ma penso che in acqua con movimento dolce la cosa sia preferibile. Non a caso ne parli come di un qualcosa da fare "a problemi risolti".
Antonio ho letto il tuo sfogo e sono sulla tua lunghezza d'onda;sono daccordo che occorre dare uno scrollone all'albero della sanita' i e far cadere le mele marce che prolificano ovunque e non solo a Napoli. Vedi mi vien in mente il proverbio:chi e' causa del suo mal................ I cittadini in genere quando si apprestano a chiedere qualcosa alla sanita' lo fanno come se chiedessero un piacere e non un sacrosanto DIRITTO. Io sono sempre andato controcorrente ma ho trovato un muro di gomma;nessuno e' responsabile e tutti demandano ad altri dicendo che e' troppo gia' quello che fanno. Chi ha bisogno della sanita' e' uno sfortunato, cosi' lo vedono e come tale deve sopportare i loro usi e costumi. Fortunatamente non sono tutti cosi', ma molti si! Coraggio cerca di destreggiarti nella scacchiera sanitaria e vedrai che troverai la soluzione piu' consona per papa'!Dille che e' fortunato ad avere un figliolo cosi' sensibile alle malefatte!!
Antonio ho letto quello che scrivi, la sanità italiana in genere lascia a desiderare, ti faccio i miei migliori auguri per tuo padre che tutto vada per il meglio.... Un abbraccio
Antonio ho letto quello che scrivi, la sanità italiana in genere lascia a desiderare, ti faccio i miei migliori auguri per tuo padre che tutto vada per il meglio.... Un abbraccio
Originariamente inviato da Amighetto - Oggi : 14:00:50
Scusa amighetto;tu dici che la sanita' italiana in genere lascia a desiderare. Ti correggo la parola in genere perche' offensiva verso le strutture efficienti che ce ne sono molte ma POCO PUBBLICIZZATE perche' altrimenti sarebbero invase da pazienti anche per piccoli problemi da risolvere. Dobbiamo, noi pazienti ,avere meno PAZIENZA e pretendere i servizi che ci aspettano di DIRITTO. Non bisogna piu' presentarci alla Fantozzi di fronte ai sanitari ma essere piu' incisivi e informati sui diritti ;affollando gli uffici del tribunale del malato per segnalare inadempienze e pubblicizzare le adempienze. Non c'e' peggior male di chi tace sulla SALUTE . Questo sito e' stato creato da una parte BUONA della sanita' e chi lo ha fatto merita grande riconoscenza e stima!!!
sono tornato a casa x mangiare qualcosa, sarà un intervento lungo.
è partito molto debole, trasfusioni continue e adrenalina.
hanno aperto il torace e pensano di asportare il polmone destro.
sembra che le condizioni siano stabili.
dopo l'intervento dovremo attendere 24/48 ore perchè sia fuori pericolo.
grazie del sostegno, vi voglio bene.
Originariamente inviato da ebian3 - Oggi : 18:49:00
EBY ora papa' ha bisogno della tua forza!!Stagli vicino e fai sentire che ha un figlio che pensa alla sua vita!!Insieme vincerete! Sono anch'io vicino a te!
papà ha superato l'intervento, gli hanno asportato metà del polmone destro.
ora aspettiamo che passi il periodo del ricovero in rianimazione.
il chirurgo ha detto che aveva un tumore circoscritto, senza metastasi.
il collasso del polmone, anche se non l'ha detto, è stato causato probabilmente dalla biopsia fatta ieri, che ha lacerato i foglietti pleurici, già indeboliti.
papà è stato un forte fumatore fin dall'età di 13 anni, ha smesso da 5 anni, dopo un intervento di pulizia della vescica e due trombosi.
se mi posso permettere, lancio un appello ai fumatori (spero pochi) del forum. SMETTETE IMMEDIATAMENTE DI FUMARE, pensate alla salute, che è il bene più prezioso che abbiamo, e a mantenerla il più a lungo possibile.