Salve a tutti ed ovviamente al Dottore che così gentilmente e celermente risponde a tutti i quesiti di questo forum, ho subito un intervento per ernia inguinale sinistra quattro giorni fa e devo dire che al momento, tolta un insensibilità della zona sottostante la ferita ed una sensazione di fastidio data dai punti, mi sento abbastanza in forma e fiducioso in un pronto recupero. Nei primi due giorni avevo un dolore/fastidio che dalla ferita si irradiava sul fianco della stessa, in particolare quando mi alzavo e che perdurava abbastanza. Questo è però adesso scomparso del tutto, inoltre questo giovedì vado a visita di controllo durante la quale il chirurgo toglierà una parte dei punti e medicherà la ferita. Questa la mia esperienza al momento, un quesito invece per il dottore è: quando cominciano ad affiorare i problemi di cui ho letto nei vari forum? una sensazione di calore sulla zona della ferita è normale?
Grazioe e saluti a tutti i frequentatori del forum.
Il calore può essere normale, ma se diventa fastidioso può essere dovuto a presenza di liquido al di sotto della ferita, ma giovedì il chirurgo lo vedrà. I problemi afiorano piano piano e non hanno una tempistica ben definita, più passa il tempo e meno probabilità ci sono che si manifestino.
Salve Dottore, sono ormai passati 16 giorni dall'intervento e ad onor del vero tutto sembra essere andato per il meglio, non c'è sieroma nella zona della ferita, nessun ematoma ed una ferita pulita(così come definita dal chirurgo che mi ha operato), gli unici dubbi che permangono in me sono: 1) sotto la ferita vi è come un cordone duro che si estende per tutta la lunghezza della stessa, è dovuta alla ferita che rimargina? 2) a volte quando allargo la gamba verso l'esterno (tipo in extra-rotazione) ho delle fitte nella zona circostante la ferita. 3) ho un addolenzimento che parte dalla parte più interna della ferita e che si estende sino allo scroto, come se ci fosse un tendine-nervo (non so come definirlo) infiammato.
In ultimo vorrei chiederle cosa, passati appunto 16 giorni , posso cominciare a fare, inteso come sforzi o attività fisica.
Nel ringraziarla per la sua solita cortesia le porgo cordiali saluti
Il cordone duro può essere la ferita che cicatrizza o il funicolo che ancora deve disinfiammarsi... Le fitte sono normali ci vorrà ancora qualche giorno perchè toni alla normalità. L'indolenzimento può essere un risentimento muscolare dato che i muscoli lavorano male nei primi giorni a causa del dolore. TRa 4 -5 giorni potrà cominciare a fare esercizi modici, cyclette, addominali leggeri e piano piano aumentare l'intensità senza però provare dolore.
Salve Dottore, a 40 gg. circa dall'intervento sono tornato a fare tutto ciò che facevo prima, quindi mi sento anche più sicuro, oggi infatti ho anche ripreso a giocare a racchettoni in spiaggia, forse più conosciuto come beach tennis, e non ho avuto nessun problema. Da qualche giorno però ho un fastidio dal lato opposto quindi a dx, sento questo fastidio se spingo in un un punto preciso, della dimensione di un polpastrello, che si trova, dalla aprte opposta, all'altezza del vertice superiore della ferita dell'operazione, non è presente nessun gonfiore e, ripeto, se non spingo non mi da fastidio. Solo quando sono seduto in macchina alcune volte la pressione del bordo del pantalone mi crea un fastidio che però svanisce se sposto il pantalone. pensa che potrebbe centrare qualcosa con una eventuale ernia a dx o più semplicemente potrebbe essere un problema di colite, della quale io soffro da tempi lontani? Spero di essere stato chiaro nello spiegare il punto del fastidio. Grazie e saluti
Potrebbe essere colite, ma non si può escludere che ci sia una punta d'ernia anche a dx. In genere se la parete è debole, lo è dappertutto e quindi la possibilità che si formi un'ernia anche dall'altra parte è presente. Il tutto può essere dovuto però ad un lavoro diverso dei muscoli, che timorosi di dolore a sx, contraggono di più a dx e provocano il dolore. In genere se è questa la causa recede in qualche giorno, magari con l'assunzione di qualche antiinfiammatorio consigliato dal suo medico. Se non passa nel giro di quindici venti giorni, conviene consultare il chirurgo.