Oggi ho fatto l'ecografia inguinale ecco il referto: ECOGRAFIA INGUINALE DX E SN Le scansioni condotte in corrispondenza della regione inguinale dx, medialmente ai vasi femorali, evidenziano la presenza di una formazione ovalare disomogenea(di circa mm 28x33) in continuità con la cavità peritoneale, che mostra movimenti peristaltici e che aumenta di dimensioni con la manovra di Valsalva da analoga formazione con medesime caratteristiche ETG (recidiva di ernia inguinale?) si consiglia consulenza chirurgica. Piccolo linfonodo reattivo a sn
Traduzione di quanto c'è scritto sopra da parte della dr.ssa: ernia inguinale a destra (questo lo sapevo già, io avevo una bilaterale e sono stato operato a sx dove avevo l'ernia più grande). A sinistra c'è una probabile ernia sotto la ferita. La dr.ssa mi ha chiesto se avevo fatto sforzi dopo l'intervento, ed io le ho detto che il giorno stesso dell'intervento ho sforzato per aprire le porte dell'ascensore(le ho anche detto che forse avevo preso l'ascensore sbagliato), ed ho sentito una fitta nella zona operata. La dr.ssa mi ha detto che forse, in occasione di questo sforzo, c'è stata la rottura di una porzione di rete ed è uscita una parte di ernia. Il mio medico di famiglia mi aveva detto che il gonfiore sotto la ferita era derivato dal traumatismo dell'operazione, ma non era una recidiva ernaria in quanto dove c'era la ferita non c'era e non c'è a tutt'oggi gonfiore. Questa ecografia, invece, sembrerebbe avvalorare le mie paure di recidiva ernaria, paure che ho avvertito 3 settimane dopo l'intervento, quando mi resi conto che il gonfiore sotto la ferita non accennava a passare. A maggio prenoto la visita dal chirurgo che mi ha operato, sentiamo cosa dice. Inutile dire che ho il morale sotto i tacchi, adesso visto che sono in ferie fino a fine aprile, ferie del 2010 che l'ufficio mi ha costretto a prendere, me ne vado al mare e spero di consolarmi un pò. Voi esperti del foru, cosa ne pensate del referto?
Mi dispiace per quanto ti accade, mi immedesimo. Certo la visita chirurgica è senz'altro necessaria, tuttavia imputare la causa allo sforzo fatto per aprire la porta di un ascensore che tu riferisci mi sembra una cosa inverosimile: mica hai sollevato e ti sei caricata sulle spalle la porta. E poi 'la rottura di una porzione della rete", ma la rete è fatta proprio per supportare nello sforzo i visceri e la sua struttura è quello che è, non è che con il tempo si irrobustisca, si adatta solo meglio all'organismo. Questo risalta anche solo con il buon senso comune e mi sembra strano che un medico possa sostenere una cosa del genere (al limite potrebbe essere una rete difettosa già dall'inizio). Anche la fitta che hai sentito, beh, io da quando sono stato operato (19 aprile) ne ho sentito diverse di fitte anche solo per sedermi, mettermi a alzarmi dal letto. Ieri ho tolto i punti ed il chirurgo mi ha detto che era tutto OK. Ogni tanto qualche fitta dovuta principalmente al movimento ce l'ho. E comunque mi sembra anche che fra i dottori non ci sia affatto concordanza: a 3 gg. dall'intervento uno mi dice che posso anche trasportare pesi non significativi basta che non faccia sollevamento pesi, un altro no; il giorno dell'intervento in corsia un chirurgo giovane, a domanda risponde "Gli slip elastici, ma no ma quando mai, non sono necessari". Ma come, gli replico io, nel folgio di prescrizioni che mi avete dato prima del ricovero c'era scritto di portare uno slip elestico e me ne avete fatti comprare 2 (42 € l'uno, al loro posto mi compravo 2-3 Blu ray di musica classica, perdinci !); più tardi, invece, il chirurgo che mi ha operato mi dice "Li metta pure quando vuole o qui o quando va a casa", ma anche lui non mi è sembrato mlto convinto. Tornando a bomba, non è che magari ti sfugge qualche altro 'SFORZO' più significativo e plausibile ? E ci lasci tutti (quelli operati da poco) perplessi ed un pò preoccupati ? Un giovane che si è operato con me e che ho rivisto ieri per la rimozione dei punti, mi confidava che lui aveva guidato lo stesso giorno della dimissione ed anche lui, entrato prima di me, ha detto che il chirurgo che gli ha tolto i punti ha trovato tutto a posto. Qui mi sembra di ritrovarmi un pò in una corte dei miracoli. Comunque tienici al corrente.
Anche io sono un po' dubbioso, anche perché di sforzi concessi o no, ne abbiamo fatti tutti e non abbiamo rilevato problemi all'intervento, a meno che non sia stato "difettoso" dall'origine...
Anche io sono un po' dubbioso, anche perché di sforzi concessi o no, ne abbiamo fatti tutti e non abbiamo rilevato problemi all'intervento, a meno che non sia stato "difettoso" dall'origine...
Non è che hai fatto 3 ore di sesso anche tu????
Originariamente inviato da AntonioDL - Oggi : 19:08:48
Magari avessi fatto 3 ore di sesso.... Ho fatto la prima masturbazione 10 giorni dopo l'operazione e non ho sentito nessun dolore. Sono andato a donne due mesi dopo l'operazione, una mezz'oretta e non ho sentito nessun dolore, perciò non penso proprio che sia colpa del sesso. Tornando all'intervento, tu quindi pensi che sia stato fatto male l'intervento? Potrebbe anche darsi, ma quello che mi ha fatto l'intervento è comunque il chirurgo che opera i giocatori di una squadra di calcio che gioca in serie A, ho anche letto degli articoli in internet, e perciò mi sembra strano che sbagli un intervento di ernia inguinale
Mi dispiace per quanto ti accade, mi immedesimo. Certo la visita chirurgica è senz'altro necessaria, tuttavia imputare la causa allo sforzo fatto per aprire la porta di un ascensore che tu riferisci mi sembra una cosa inverosimile: mica hai sollevato e ti sei caricata sulle spalle la porta. E poi 'la rottura di una porzione della rete", ma la rete è fatta proprio per supportare nello sforzo i visceri e la sua struttura è quello che è, non è che con il tempo si irrobustisca, si adatta solo meglio all'organismo. Questo risalta anche solo con il buon senso comune e mi sembra strano che un medico possa sostenere una cosa del genere (al limite potrebbe essere una rete difettosa già dall'inizio). Anche la fitta che hai sentito, beh, io da quando sono stato operato (19 aprile) ne ho sentito diverse di fitte anche solo per sedermi, mettermi a alzarmi dal letto. Ieri ho tolto i punti ed il chirurgo mi ha detto che era tutto OK. Ogni tanto qualche fitta dovuta principalmente al movimento ce l'ho. E comunque mi sembra anche che fra i dottori non ci sia affatto concordanza: a 3 gg. dall'intervento uno mi dice che posso anche trasportare pesi non significativi basta che non faccia sollevamento pesi, un altro no; il giorno dell'intervento in corsia un chirurgo giovane, a domanda risponde "Gli slip elastici, ma no ma quando mai, non sono necessari". Ma come, gli replico io, nel folgio di prescrizioni che mi avete dato prima del ricovero c'era scritto di portare uno slip elestico e me ne avete fatti comprare 2 (42 € l'uno, al loro posto mi compravo 2-3 Blu ray di musica classica, perdinci !); più tardi, invece, il chirurgo che mi ha operato mi dice "Li metta pure quando vuole o qui o quando va a casa", ma anche lui non mi è sembrato mlto convinto. Tornando a bomba, non è che magari ti sfugge qualche altro 'SFORZO' più significativo e plausibile ? E ci lasci tutti (quelli operati da poco) perplessi ed un pò preoccupati ? Un giovane che si è operato con me e che ho rivisto ieri per la rimozione dei punti, mi confidava che lui aveva guidato lo stesso giorno della dimissione ed anche lui, entrato prima di me, ha detto che il chirurgo che gli ha tolto i punti ha trovato tutto a posto. Qui mi sembra di ritrovarmi un pò in una corte dei miracoli. Comunque tienici al corrente.
Originariamente inviato da papat - Oggi : 11:58:09
Anch'io ho sentito diverse fitte, dopo che sono stato operato, ma la fitta che ho sentito quando ho aperto l'ascensore, che tra le altre cose era l'ascensore sbagliato, cioè era quello che usano gli infermieri per trasportare i pazienti in barella, era più forte del solito e poi ero ancora sotto anestesia ed il dolore non è passato subito o quasi, come con le altre fitte. Un'altra fitta che ho sentito, seppure molto meno dolorosa della prima, è stato quando ho fatto la mia prima spesa 14 giorni dopo l'intervento, ma avevo sollevato solo 6,6 kg. suddivisi in 2 mani. Un'altra fitta che mi ricordo è stato quando da casa di mia madre sono andato a casa mia e mi ricordo che nel tragitto compreso tra la casa di mia madre e la mia macchina(io abito in un altro comune rispetto a mia madre) ho sentito una fitta mentre stavo sollevando della roba da mangiare che mia madre mi ha dato, tra le altre cose, contro la mia volontà. Questi episodi si sono verificati durante la mia malattia che è durata 20 giorni, ed al 19° giorno di malattia sono andato dal mio medico, anche per fargli vedere il rigonfiamento sotto la ferita che io sospettavo fosse una recidiva ernaria, ma lui mi tranquillizzò dicendomi che era un edema dovuto a trauma da operazione. Comunque il fatto che abbia notato il gonfiore già durante la malattia dimostra che la recidiva, come mi ha anche detto la dr.ssa, è capitata durante la malattia e non dopo. E' proprio vero, ogni medico ha le sue teorie, sia sull'operazione che sul post-operatorio, non si capisce più niente. Io ho scelto il chirurgo che mi ha operato in base a delle referenze che ho trovato in internet, ed anche il fatto che operasse di ernia inguinale i calciatori di una squadra di serie A, mi ha fatto propendere per lui, anzichè per il medico chirurgo suggeritomi dal mio medico di famiglia
Più che rotta poptrebbe essersi aperta nella parte posteriore che è tagliata per far passare il funicolo...
Mah.. l'eco lascia dei dubbi sulla possibilità di una recidiva, meglio risentire il chirurgo.
Originariamente inviato da amministratore - Ieri : 23:50:12
Grazie della risposta amministratore, la settimana prossima quando tornerò in ufficio chiamerò per fissare un appuntamento con il chirurgo che mi ha operato
Parziale Buona Notizia: Stamattina sono andato dal chirurgo che mi ha operato, ed ha sentenziato che: Non ho la Recidiva Ernaria, ma in compenso, ho un ernia crurale, scambiata erroneamente dalla dr.ssa che ha eseguito l'ecografia per recidiva ernaria. Mi ha detto che se l'ernia crurale non mi da fastidio, posso tenerla tranquillamente, semmai dovrei togliere l'altra ernia, cioè quella inguinale dx. Ci siamo messi d'accordo per fare l'operazione il prossimo inverno, possibilmente a gennaio, ci rivedremo tra alcuni mesi per i dettagli. Voi che ne pensate dell'ernia crurale? Non poteva toglierla, dato che c'era, quando ha fatto l'intervento di ernia inguinale sx? Questa ernia crurale di cui poco si parla, è pericolosa per un eventuale strozzamento?
L'ernia crurale si strozza più facilmente e più frequentemente dell'ernia inguinale. Io mi preoccuperei di quella piuttosto che dell'altra ernia. E i casi sono due, o c'era già.. oppure è venuta perchè la preparazione del canale inguinale ha indebolito la zona, succede ogni tanto.
...succede ogni tanto...: c'è proprio da stare allegri. Ora che sono stato coinvolto più da vicino per l'intervento e per frequentazione di questo forum, mi si evidenzia sempre più che questo maledetto intervento d'ernia si presenta sempre più problematico: Lichtenstein Trabucco con punti senza punti recidiva caso in esame spostamento rete tempi di recupero e chi più ne ha... (insomma niente è come sembra, altro che 'ma non è da considerare neanche un intervento', come aveva detto un amico tempo fa). Io ho fatto 2 interventi più 'seri' e rischiosi a carico delle carotidi (il secondo a marzo dell'anno scorso): tutto liscio come l'olio, nn complicazioni o problemi, idem per quelli che erano ricoverati cone me, lo stesso per il primo fatto nel 2003, tranne per un signore, che ha avuto una leggera paresi al braccio ed ha dovuto fare un pò di riabilitazione. Un utente di questo sito (non ricordo chi) scriveva che la suocera di 80 anni che ha fatto un intervento per protasi all'anca, cammina senza problemi; mia moglie che ha subito una brutta frattura scomposta alla caviglia, dove le hanno dovuto praticare un osteosintesi (come ci tengono a definirla 'loro', placca d'acciaio e viti) ora cammina benissimo (1 mese di riabilitazione). Qui invece pare -chi per un motivo chi per un altro (o anche soltanto per la reale preoccupazione)- non riusciamo ad uscire dal tunnel. Molta confusione anche sulle possibili cause di deviazione dall'ortodosso percorso di risoluzione della patologia. Mi viene in mente Democrito, parafrasato: Colui che a caso l'ERNIA pone. Perdinci ed ancora perdinci !