Mi chiamo Filippo, ho 40 anni e due anni fa mi è stato tolto un grosso neo a rilievo nella zona pelvica anteriore con un bisturi con elettrocoagulatore (credo si dica così). Dopo qualche mese (3-4) accusavo forti e lancinanti fitte nella zona che nel frattempo era completamente guarita. Forse un po’ troppo insospettito consultavo il chirurgo che aveva eseguito l’interventino che mi rassicurava sul caso. Le fitte però diventavano via via crescenti di intensità sino a diventare “pericolose” soprattutto quando ero alla guida della macchina perché causavano un ritrarsi improvviso della gamba (sx). Alquanto impaurito, mi recai presso un centro oncologico per farmi fare la mappatura dei nei e nel frangente informai il medico addetto dell’avvenuto intervento nella zona pelvica. Dopo attenta osservazione e palpazione constatava una punta di ernia e mi invitava a fare una ecografia che confermava la sua diagnosi. Cos’ dopo 7 mesi mi operai all’ernia con il cosiddetto metodo del “trabucco”! Oggi sono passati un anno e mezzo e la situazione è decisamente precipitata! Le fitte sono sempre rimaste ma questa volta si presentano sia in piedi che da seduto o sdraiato, senza un motivo preciso e improvvisamente sia di giorno che durante il sonno (tant’è che arrivano a svegliarmi tanto sono dolorose e violente). Ma la cosa che mi imbarazza di più è che durante i rapporti intimi (soprattutto durante l’erezione e durante l’eiaculazione) avverto un bruciore intensissimo seguito (al termine dell’eiaculazione) da un prurito imbarazzante sia per me che per la mia partner. Lascio immaginare come la mia vita sia cambiata. Non solo il rapporto che dovrebbe essere un momento meraviglioso sta addirittura diventando preoccupante ma il fenomeno ha interessato tutta la mia psiche al punto che devo concentrarmi al massimo per cercare di “subire” il bruciore e il prurito. Interpellato il chirurgo, questi, dopo attenta visita e ecografia nella zona interessata dal piccolo taglio, mi dice che il fenomeno è dovuto, forse, al fatto che il condotto spermatico (che passa nel punto ove la parete addominale si è “aperta”), a seguito del posizionamento del “tappo” e della retina in poliene forse viene a contatto proprio con questa ultima durante le minzioni a seguito delle pulsioni che contraddistinguono il passaggio del liquido spermatico. Malgrado lui abbia reciso e bruciato un nervo che (a volte taluni chirurghi riescono a spostarlo senza reciderlo) mi avrebbe fatto altrimenti avvertire notevole fastidio per la presenza della rete in poliene non capisce come mai avverta tale bruciori e fastidi, adducendo che è la prima volta che gli capita. Che fare??? Sono demoralizzato e depresso! Sarei pronto a subire un eventuale altro intervento ma a quanto mi pare di capire il chirurgo non sa come giustificare una eventuale nuovo intervento. Forse cerca di nascondere una sua negligenza? Ha forse commesso qualche errorino? Si sarebbe potuto evitare tutto questo? Non so più a chi rivolgermi oltretutto la cosa mi provoca non poco imbarazzo. Attendo una risposta.
Certo che è una sintomatologia particolare... penso sia riferibile ad un problema dei nerbìvi sensitivi della regione, che possono avere un cosiddetto neurinoma post lesionale od un incarceramento o una lesione da coagulazione.. Certo solo una visita chirurgiac e eventualmente una elettromiografia e una risonanza magnetica della colonna potranno dire qualcosa di più... Non penso ci siano stati errori, questa complicanza è prevista in un ristretto numero di casi ed è possibile che con queste manifestazioni non sia ancora stata affrontata dal suo chirurgo (devo dire che non è capitato neanche a me..) Comunque è una buona occasione per entrambi, per il chirurgo che imparerà come trattarla e per lei che risolverà il problema. Certo il chirurgo dovrà farsi carico del problema e documentarsi.
Non posti lo stesso messaggio in forum diversi, e non mandi messaggi privati se posta nel forum (che è la cosa migliore). Ho cancellato gli altri post, tenendo aperto solo questo. Grazie