Buongiorno a tutti! Mi chiamo Max, ho 37 anni, vivo vicino Milano, sono di origini abruzzesi, sono sposato e ho un bambino di due anni. Nell’ottobre scorso ho scoperto di avere un’ernia inguinale obliqua esterna. Avevo programmato l’intervento a Bologna a fine gennaio ma due giorni prima mi è venuta l’influenza e ho dovuto rimandare il tutto. L’intervento è stato poi eseguito il 2 aprile al S. Orsola. Il giorno prima ho fatto tutti gli esami, alle 14 sono uscito dall’ospedale e ho fatto un giro per la mia amatissima Bologna. Lunedì 2 aprile alle 7:30 sono rientrato in ospedale, immediatamente dopo due infermiere sono venute in camera e mi hanno dato il camicione e la cuffia. Nudo come un verme, mi sono infilato sotto le coperte, ho salutato mio padre e mia moglie e mi sono fatto scorrazzare per i corridoi della Chirurgia, fino alle sale operatorie. Ansioso come sono, mi ero documentato e sapevo cosa mi aspettava. Ero perfettamente calmo e consapevole. Arrivato davanti alle sale operatorie e dopo aver ripetuto per la centesima volta il mio nome e cognome e lato dell’ernia, mi hanno fatto spostare sul lettino chirurgico e sono entrato in sala. Senza occhiali, non vedevo molto bene ma percepivo un’aria e un’atmosfera pulite e fresche. Tra una battuta e l’altra con i chirurghi, l’anestesista mi chiede se mi va di fare una bella sedazione. Certo!!!, le rispondo, mi pare essenziale. Il tempo di chiederle “ma ho già il liquido in vena?” e di sentire il chirurgo dirmi che stava per farmi l’anestesia locale e… buio. Cala il sipario. Il ricordo successivo sono mie frasi sconnesse tipo “è il giorno più bello della mia vita dopo lo scudetto della Roma!!!”, ancora in sala operatoria ad intervento concluso. Poi ancora buio. Poi in camera, che chiedo a mia moglie se fossi già in camera. Ridevo come un matto, avevo freddo e tremavo, poi piangevo perché chiedevo dei miei nonni che non ci sono più. L’intervento in sé è stato abbastanza senza storia, a parte il fatto che dietro l’obliqua esterna ce ne era un’altra indiretta. Piano piano sono tornato in me. Alle 10 ero già in camera, verso le 11 ho urinato e poi ho mangiato una minestrina. Poi ho dormicchiato un po’ e nel pomeriggio, tornato quasi completamente nel possesso delle facoltà mentali, mi sono alzato, quasi svenendo la prima volta, senza problemi la seconda. Sentivo solo un fortissimo stiramento in zona, ma non dolore. Ho fatto 3-4 antidolorifici in vena. Sono rimasto una notte in ospedale, il giorno dopo sono uscito e il giorno dopo ancora sono andato a Vasto dai miei. In realtà, non ho dormito manco per niente durante l’intervento!! Il chirurgo mi ha detto che ero perfettamente sveglio, rispondevo alle domande dei medici ed ero collaborante. Solo che non mi ricordo niente, ma niente!! Buio pesto per un’ora. Devo dire che se la sedazione mi fa quest’effetto, se mai dovesse ricapitarmi ci metto la firma e soprattutto a consiglio a tutti!!
Qualche giorno dopo, forse a causa di una manata di mio figlio proprio là, mi è venuta una brutta infezione della ferita con grosso gonfiore e versamento purulento che ha richiesto la rimozione di un punto, il posizionamento di un drenaggio, tolto dopo due giorni, e medicazioni giornaliere. La ferita ha continuato a secernere per tre settimane e pian piano si è sgonfiata. Ho dovuto prendere antibiotici e antidolorifici. Adesso è quasi completamente chiusa e non mi dà grossi fastidi.
con tutti questi nomi di citta'... Milano Bologna Vasto Roma... sono andato un po' in confusione
mi sembra che sia tutto nella norma a parte l'infezione a tal proposito, sii molto prudente, purtroppo i bimbi piccoli come ben hai potuto verificare sono imprevedibili, anche a me fresco di intervento mio nipote ha tirato un "cartone" proprio li
Ciao Max e complimenti per il resoconto di una buona esperienza vissuta. Sono le benzodiazepine le responsabili della sedazione cosciente. Ecco perché eri sveglio ma non ricordi nulla. In bocca al lupo per la convalescenza.
Grazie a Voi! In effetti Roma ci ho vissuto per 4 anni! :-) Ma in questa faccenda non c'entra! Dottore, la questione della sedazione mi ha affascinato parecchio perchè ero davvero convinto di aver dormito fin quando non mi hanno detto che non era così. Ho alcuni lampi di ricordo: in uno, vedo il telo davanti a me; poi ricordo di aver tossito alla richiesta del chirurgo, al fine di evidenziare l'ernia indiretta, ma certo non ricollego il ricordo ad una fase dell'intervento. Ma per il resto, nulla. La sensazione che ho provato al "risveglio" era di eccitazione mentale, non fisica perchè ero davvero immobile e di gioia perchè mi rendevo conto che la cosa era fatta. La complicanza è stata un pò fastidiosa soprattutto perchè le medicazioni erano dolorose: si doveva far uscire il liquido e la pressione mi faceva davvero male. Per il resto, un pò di difficoltà nel muovermi e nel camminare e un minimo di ritardo intestinale (due giorni, che per me sono l'eternità), ma poi nessun problema. Sono rientrato a Milano dopo 19 giorni dall'intervento, guidando per metà viaggio, e due giorni dopo al lavoro (d'ufficio con due ore di viaggio al giorno per andata e ritorno). Ho medicato ancora la ferita per una settimana indossando anche la mutanda contenitiva, che oggi non indosso più.
complimenti per il tuo racconto e per come hai affrontato l'intervento. L'anestesia locale con sedazione è davvero un'ottima scelta che ripeterei anch'io senza alcuna esitazione, ricordo bene la strana sensazione che dà e in parte la ritrovo nella tua descrizione. Che dire, buon proseguimento e...occhio ai bimbi terribili!
Ciao Max e benvenuto. Direi che tu rientri tra le esperienze positive e, fortunatamente, ce ne sono tante. Cerca naturalmente di fare le cose sempre con cautela anche per il piccolo infortunio che hai avuto. Un bacione al pargolo.
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Sì, è stata indubbiamente una buona esperienza nonostante la complicanza. E' stato un pò impressionante entrare in ospedale alle 7:30 perfettamente in forma (l'ernia non mi dava alcun fastidio di nessun tipo, nemmeno tensione o altre sensazioni) e due ore dopo essere immobile in un letto senza avere non la forza, ma la possibilità o l'idea di muovermi, con una gigantesca fasciatura sull'inguine!! E poi la obiettiva difficoltà nel camminare dei primi due-tre giorni. Ma sono cose tutte ovvie. Forse a volte si dimentica che l'ernioplastica è un intervento chirurgico in piena regola, certo meno invasivo e pesante di molti altri, ma pur sempre tale. Ho già risposto molto male alle persone che mi hanno detto "ah, l'ernia, vabbè cosa vuoi che sia". Cosa vuoi che sia???? Ecco, quello che faticavo a capire è come sia possibile mandare a casa l'erniato la sera stessa dell'intervento. Personalmente, e sono una persona in perfetta forma, magro e molto attivo, la sera dell'intervento non ero minimamente in condizione di andare a casa. Me ne sono rimasto in ospedale, nella mia camera singola (e qui ribadisco l'apprezzamento per il S.Orsola, ospedale magnifico) a farmi il mio antidolorifico e vedermi Blackburn-Manchester su Sky e non potevo fare altrimenti!
(...) Ho già risposto molto male alle persone che mi hanno detto "ah, l'ernia, vabbè cosa vuoi che sia". Cosa vuoi che sia???? Ecco, quello che faticavo a capire è come sia possibile mandare a casa l'erniato la sera stessa dell'intervento. Personalmente, e sono una persona in perfetta forma, magro e molto attivo, la sera dell'intervento non ero minimamente in condizione di andare a casa. (...)
Originariamente inviato da Maxx - Oggi : 09:09:28
Ciao Max,
è capitato spesso anche a me di sentire discorsi del tipo:"ah, l'ernia, vabbè cosa vuoi che sia" e per la verità anche certi medici tendono a minimizzare l'entità dell'intervento. Che si può dire, anche in questo caso ci vuole pazienza Per quanto riguarda il ritorno a casa dopo l'operazione, penso che valga ancora una volta il discorso della soggettività, come già sai ognuno risponde in modo diverso alla "aggressione chirurgica", c'è chi si riprende prima di altri e può muoversi con una certa facilità e c'è chi necessita di tempi più lunghi. Io sono tornato a casa poche ore dopo senza difficoltà, mio cugino Franz, nonostante abbia un fisico da atleta, non si reggeva in piedi e ha dormito una notte in ospedale.
Quel che conta è lasciare al corpo i tempi giusti di ripresa durante tutto il postoperatorio.
unica cosa che mi viene in mente è che la "manata" del tuo bimbo in realtà secondo me ha fatto venir fuori qualcosa che già era in atto, altrimenti non si spiega tutto quel siero
Per quanto riguarda il rientro a casa la sera dell'intervento dipende molto appunto dal tipo di anestesia. Io con la sola locale alle 5 del pomeriggio sono stato dimesso e, trasportato in auto, sono rientrato a casa facendo anche un centinaio di metri a piedi. E vi assicuro non sono nè un Highlander nè uno scriteriato.
NB certo che queste benzodiazepine sono meglio dello spinello !!
il giorno più bello della mia vita dopo lo scudetto della Roma!!! roba da matti
Tra le ipotesi fatte a proposito della raccolta sieroematica, c'è stata anche quella di una rara reazione alla rete. Una specie di rigetto, insomma. A proposito del ritorno a casa, è senz'altro come dite voi, ma in quel momento a me sembrava davvero improponibile e mi venivano i brividi alla sola idea! Ancora la mattina dopo, per andare dalla mia stanza alla medicheria ho impiegato dieci minuti e per rivestirmi ho avuto bisogno di aiuto. Un'altra cosa che mi ha un pò tormentato è stato il sonno. Nei primi (almeno) 10-15 giorni, non riuscivo a stare nè disteso a pancia in su, perchè mi sentivo tirare moltissimo, nè tantomeno su un lato, perchè sentivo pressione sulla parte operata. Stavo comodo solo disteso sul divano, perchè tenevo le gambe un pò sollevate. Poi pian piano ho ricominciato a stare su un lato ed è andata meglio.
(...) Stavo comodo solo disteso sul divano, perchè tenevo le gambe un pò sollevate. Poi pian piano ho ricominciato a stare su un lato ed è andata meglio.
Originariamente inviato da Maxx - Oggi : 10:04:59
In effetti in molti casi e situazioni, stare sdraiato sulla schiena con un cuscino piegato sotto le ginocchia per tenerle flesse, aiuta molto ad allentare la tensione che disturba la zona della sutura. Non tutti traggono vantaggio da questo espediente, ma vale la pena provare.
A proposito di benzodiazepine e sedazione, volevo chiedere questa cosa. Continua a sembrarmi incredibile che io, proprio io, mi sia spogliato, messo sotto un lenzuolo, fatto portare con il letto fino alle sale operatorie, mi sia spostato di mia volontà sul lettino della sala operatoria, sia entrato nella stessa, abbia parlato con medici e anestesisti, senza battere ciglio, senza emozioni particolari, senza paura. Il mio ricordo è di totale serenità, senza momenti di tentennamento, senza mai pensare "vorrei andarmene da qua". Quello che vorrei capire è se questo ricordo può essere dato anche dalle sostanze che mi sono state iniettate, che abbiano avuto un effetto retroattivo. Certo che, se pure quelle sostanze hanno avuto quell'effetto, nessuno mi ha legato al lettino e nessuno mi ha puntato un fucile alla tempia costringndomi a farmi operare!! E quindi anche io ci ho messo del mio. E, consentitemelo, ne sono un pò orgoglioso e la mia autostima è un pò cresciuta. Grazie!
Ehi Francerinobello, se ti do le benzosaciccine, può essere che ti chiedo la combinazione della tua cassaforte, il tuo pin del bancomat, i dati della carta di credito, e non ricordi nemmeno un ciuffolo???