Salve a tutti, sono un nuovo membro del forum e vi racconto la mia "esperienza". A fine settembre, nel pieno dell'euforia sportiva-agonistica (3 partite di pallone e 2 sedute di corsa a settimana... equivalenti a 12 Kg persi in 4 mesi) mentre mi accingevo ad iniziare la corsetta del sabato mattina mi parte un colpo di tosse/starnuto e accuso una fitta all'inguine/basso ventre sinistro.... nello stesso punto dove un paio di giorni prima avevo urtato contro la spelliera di una sedia mentre cercavo di passare tra la lavatrice e la sedia stessa su cui era seduta la mia compagna... e sentendo una fitta che però subito era sparita. Il dolore in seguito al colpo di tosse non scompare del tutto, si palesa come fastidio che dopo un pò mi fa smettere di correre. Sto fermo per una settimana... con questo fastidio che si attenua ma non passa del tutto e mi accorgo di una "presenza" come un palloncino quando mi piego per allacciare le scarpe. Provo a tornare a giocare ma sebbene riesca a farlo in modo decenter il fastidio aumenta.... con un senso di oppressione che mi provoca l'elastico dello slip. Dopo la partita iniziano dolori irradiati un pò dovunque (gluteo, interno coscia, testicolo sinistro). Ne parlo col medico di base (che mi da il nome di un chirurgo addominale) e mi fa "sarà una punta d'ernia ,non ti preoccupare con l'operazione attuale in DH in un mesetto ritorni in campo". Mi reco dal chirurgo addominale che palpandomi e tastandomi esclude l'ernia... "c'è qualche sovraccarico muscolare o tendineo". 40 gg di riposo ed antinfiammatori. Passano i 40 gg... ma niente. Accompagno mia madre a fare i suo controlli ecografici di routine e ne approfitto per chiedere all'ecografista se "quell'aggeggio rileva le ernie". "Certo". "E me la darebbe una passata?" Niente anche per lui. "Deve essere un problema muscolare". Vado da un fisiatra (non faccio il nome ma uno grosso del Policlinico Umberto I di Roma) che ripete il "palpamento" e anche lui esclude l'ernia. Mi assegna ai casi di "pubalgia dell'atleta" e mi manda a fare una ecografia agli adduttori... dai quali risulta una "minima tendinopatia inserzionale al diretto femorale". Antinfiammatori a cerotto per 10 gg... "e se continua a sentire dolore passiamo alla fisioterapia". Stanco e sfiduciato... con questo dolorino che si ripresenta appena provo a forzare un pò il passo della corsa... e con lo stress per una situazione che non trovava sbocco e che mi rendeva nervoso e teso (con dolori lombari da stress e tono muscolare che comincia ad accusare del riposo forzato)... prenoto una ulteriore ecografia da una dottoressa che mi dicono "veramente brava" e parlandogli dei sintomi lei si dice certa di trovare un'ernietta... che subito trova facendomi "stringere come quando vai in bagno". Ora sono in attesa della visita da un chirurgo sempre al Policlinico Umberto I di Roma (avete nomi?) per capire cosa fare... visto che se sto fermo (sopprattutto sdraiato) non accuso nessun tipo di problema... a parte qualche crampo o colichetta sempre in basso a sinistra dopo aver mangiato e che trovano sollievo dopo aver evuacato. Secondo la vostra esperienza è sintomatologia riferibile all'ernia (le colichette e i crampi)?
Ciao Cettico, la tua situazione ricorda un po' la mia, tranne che per il fatto che io non ho dolore al gluteo ed i miei dolori sono molto forti, bilaterali e pure senza fare sport. Anche a me non hanno trovato nessuna ernia inguinale classica, ma dopo mille visite mi hanno trovato una lassità della parete addominale posteriore (oltre all'infiammazione tendinea nel punto di inserzione sul pube). Diagnosi: sport ernia, detta anche ernia dello sportivo, pubalgia (ma non la classica pubalgia), gilmor groin, ed altri 4 o 5 nomi diversi. Mi opereranno la settimana prossima. Non so se è anche il tuo caso, ma io ti consiglio di fare un'ecografia della parete addominale, fatta da uno bravo
ciao cettico e benvenuto, crampi e colichette non sembrano in generale appartenere alla sintomatologia dell'ernia, perlomeno in genere qui per il forum non sono proprio una caratteristica ricorrente in effetti purtroppo la tua è una di quelle situazioni diciamo poco chiare anche perchè sono pure accompagnate dal parere negativo del chirurgo
fai bene a fare ulteriori verifiche anche se il rischio è che, a meno di prova provata, ti lascino ancora di più nella indeterminatezza
si potrebbe dire "se non si capisce si aspetta e se è ernia prima o poi uscirà" anche se capisco la tua condizione e le limitazioni che ciò comporta
PS un intervento sia pure in DH difficilmente ti permette di ritornare alla precedente attività fisica dopo solo un mese a seconda dei casi metti in conto 2 3 mesi
Correre e giocare a calcio sono attività fisiche che sollecitano molto la parte operata, quindi la ripresa non è così veloce e conviene essere molto cauti.
Tienici aggiornati sui prossimi controlli che farai.
@ actarus: Innanzitutto in bocca al lupo per l'operazione (la fai con Campanelli?). I dolori al gluteo (e interno coscia) li ho avuti solo dopo l'ultima partita che ho fatto (ormai 3 mesi fa) ma penso per la tendinopatia che ha rilevato l'eco agli adduttori. A parte quelli, dolori veri e propri io non ne ho accusato ma inizialmente erano soprattutto "fastidi", la presenza di un qualcosa che l'elastico degli slip o la cinta dei pantaloni evidenziava o questa sorta di "palloncino" tra basso ventre e canale inguinale sx che sentivo piegandomi per allacciare le scarpe. Ogni tanto accusavo dolenzia al testicolo sx. Esclusa inizialmente l'ernia dopo la visita col primo chirurgo addominale... ho iniziato ad indagare su possibili infezioni o problemi alle vie urinarie ma tutto negativo. Rimaneva valida la diagnosi di "pubalgia" ma nonostante il riposo e i cicli di antinfiammatori... nessun miglioramento. Poco prima di Natale comincio ad avvertire gli stessi sintomi, anche se in maniera molto ovattata, anche a dx e forse a causa dello stress e l'ansia per una diagnosi che rimane generica (pubalgia... male al pube) accuso forti dolori in zona lombosacrale. Decido quindi di continuare con gli accertamenti ed estendere l'indagine a tutto l'addome, prenoto la visita con questa ecografista che mi trova l'ernia... quando provavo a spingere come "quando si va in bagno". Ora la parola passa al chirurgo sulla base di questa ecografia.
@ francer Grazie per il benvenuto. Approfondirò anche il tema colichette col chirurgo. Sui tempi per tornare in campo... ormai sono passati in secondo piano. Vorrei solo avere una diagnosi certa... e una soluzione. Anche perchè proprio questa "indeterminatezza" mi provoca più ansie e stress.
@ marcello Grazie per il benvenuto anche a te e grazie per i riferimenti qui al Policlinico. Vi terrò aggiornati sugli sviluppi.
Ciao Cettico, anche se molto tardi ti abbraccio anche io per darti il benvenuto. Le mie ernie erano dolorose, ma non avvertivo crampi e colichette, bensì dei veri e propri calci sotto lo sterno. Un mio cliente medico mi spiegò che la fuoriuscita di materiale addominale, ciò che costituisce l'ernia, determinava una trazione dell'omento, una specie di guaina adiposa che contiene gli organi addominali (speriamo che il Doc non si faccia troppe risate perché sto spiegandomi come un libro stracciato....). Questo "tiraggio" provocava i dolori che ti dicevo. Puoi verificare da solo se si tratta di ernia, perché il leggero gonfiore che avverti dovrebbe rientrare quando sei sdraiato. il rientro è quasi immediato, mentre se dici che il mattino dopo ti senti meglio e trovi che si sia tutto sgonfiato, dipenderebbe appunto dal riposo che hai concesso alla parte.
Questi fastidi che citi mi ricordano la mia pubalgia, che ebbi in modo leggero a seguito del mio secondo intervento. Non andò benissimo come il primo, sebbene fu ad opera della stessa équipe, e siccome mi sedevo o assumevo posture sbagliate per il fastidiuccio che provavo, mi venne appunto questa leggera pubalgia, che avvertivo con fitte, appunto crampi, ed altri doloretti di varia intensità. La cosa noiosa era che dopo alcuni giorni di riposo, questi ritornavano, e la cosa non è scomparsa che dopo molti ma molti mesi.
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Spedito - 14/01/2013 : 17:00:41
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). Questo "tiraggio" provocava i dolori che ti dicevo.
