Ho un'ernia inguinale sx e una "punta" d'ernia inguinale dx entrambe asintomatiche. Il chirurgo che mi ha visitato, mi ha proposto un intervento in anestesia locale per l'ernia sx. Mi ha detto anche che dovrò stare a riposo per 30 giorni trascorsi i quali potrò riprendere tutte le mie attività, compresa la palestra. Vorrei profittare di questo forum per porre alcune domande: 1) tra le varie tipologie di intervento per l'ernia inguinale, quale consente tempi di recupero più rapidi e minore rischio di recidiva? 2) siccome la mia ernia è asintomatica, mi suggerite comunque l'intervento oppure è meglio aspettare? 3) ho scritto sopra che faccio palestra. Potrò effettivamente riprendere, come mi ha detto il chirurgo, tutte le mie attività oppure possono esserci dei problemi? In particolare, un operato d'ernia può svolgere esercizi come le trazioni alla sbarra, lo squat, i crunch, la panca, ecc., ecc.? 4) perchè non pubblicate su questo sito un elenco dei centri italiani specializzati nella cura dell'ernia? Io ho fatto una ricerca su internet e ne ho trovati 2 ovvero l'Hernia center presso l'Ospedale Miulli di Acquaviva delle Fonti e l'Hernia center presso l'Ospedale Don Bosco di Napoli. Qualcuno li conosce? Altri centri rinomati nella cura della patologia? Grazie.
1) Non credo che ci sia una tecnica che in assoluto può essere definita la più rapida e sicura, la risposta all'intervento è sempre molto soggettiva e il risultato può variare da soggetto a soggetto per dolorosità e tempi di recupero. Una tecnica molto valida è la "Lichtenstein", ma gli sportivi si sottopongono spesso ad interventi senza l'applicazione di protesi che dovrebbero dare ripresa più rapida e priva di disturbi riconducibili alla presenza della protesi. La recidiva è una possibilità sempre esistente, anche se in percentuale molto bassa.
2) L'intervento può essere riviato se l'ernia non da problemi, ma è il chirurgo a valutare l'effettiva situazione e a prescrivere le indicazioni del caso, dunque sarebbe bene affidarsi al suo consiglio, magari dopo aver sentito anche altri pareri.
3) La palestra non è l'attività più raccomandabile dopo il nostro intervento, ma con prudenza si può riprendere due o tre mesi dopo e ricominciando da zero, con molta gradualità nel progredire con i carichi. Inizialmente è meglio evitare gli squat e tutti gli esercizi troppo impegnativi per la parte operata. Nel frattempo si può nuotare, il nuoto è ottimo per riprendere l'attività fisica, nell'archivio del Forum troverai molte indicazioni in proposito, attraverso la funzione "Cerca" e inserendo "nuoto" come parola chiave per la ricerca, troverai molte informazioni.
4) Sarebbe molto utile, ma non è così facile fare un vero e proprio elenco, normalmente gli utenti lasciano indicazioni utili nelle loro discussioni, così come hai appena fatto tu, attraverso la funzione "Cerca" molte di queste informazioni sono recuperabili. Grazie per il tuo contributo e per il tuo suggerimento.
Ciao Alfa, il nostro ottimo Marcello ti ha già detto tutto quello che era necessario . Aggiungo che io stesso son stato operato all'ospedale Don Bosco di Napoli nel reparto di Day Surgery, dove ho trovato non solo un'équipe fantastica, ma una struttura degna della migliore clinica svizzera. Tuttavia da quando sono passato io ad oggi, i chirurghi che mi operarono non ci sono più, ma so che quelli che oggi sono lì ad operare sono estremamente validi, considerando che si tratta della seconda struttura ospedaliera del mezzogiorno, dopo il Cardarelli. In questo tipo di interventi, la cosa fondamentale è trovare una struttura dove si pratichi un numero molto importante di ernioplastiche, poiché la manualità e l'esperienza sono fattori fondamentali.
Adesso, controllando la tua scheda non riesco a risalire alla tua residenza, per cui non saprei dire se queste informazioni possano servirti o meno. Posso sapere in che città vivi? Così possiamo fare qualche segnalazione mirata...
Grazie per le risposter. Ma la tecnica Lichtenstein in che cosa consiste esattamente? Esistono, quindi, anche tecniche che non prevedono l'impiego di protesi?!? Per me sarebbe il massimo. Sono molisano.
Mi sono documentato un po' su internet e ho constatato che molte cose stanno cambiando nella cura di questa patologia da qualche anno a questa parte. In particolare, ho letto dell'introduzione delle cosidette "protesi dinamiche" che avendo una maggiore capacità di adattamento riducono il rischio di dolore cronico post-operatorio. Ho letto della protesi "Progrip" che dovrebbero adirittura azzerare il rischio di tale evenienza. Ho letto dell'introduzione delle cosidette protesi "biologiche" che rappresentano la nuova frontiera nella cura dell'ernia. Ho letto, infine, che operarsi in un Hernia Center RIDUCE A ZERO il rischio di recidiva (contro un 7% per chi si opera in ospedali non dedicati). Mi piacerebbe che fosse pubblicato su questo sito un elenco degli Hernia Center presenti in Italia (io ne conosco 2 e li ho già menzionati sopra. Un altro dovrebbe essere presso l'Ospedale Tor Vergata di Roma). Mi piacerebbe anche che si aprisse una discussione su queste nuove protesi e sugli ospedali ove sono usate. Mi piacerebbe sentire l'opinione, su tutto questo, dell'Amministratore del forum @Antonio: Pur abitando molto distante, mi piacerebbe recarmi presso l'ospedale Don Bosco di Napoli dove utilizzano questa nuova protesi "Progrip". Mi puoi scrivere qualcosa in più sulla tua esperienza e sull'intervento cui sei stato sottoposto? (tipo di operazione, materiale usato, decorso post-operatorio, ecc.) That's all.
Grazie per le risposter. Ma la tecnica Lichtenstein in che cosa consiste esattamente? Esistono, quindi, anche tecniche che non prevedono l'impiego di protesi?!? Per me sarebbe il massimo. Sono molisano.
Mi sono documentato un po' su internet e ho constatato che molte cose stanno cambiando nella cura di questa patologia da qualche anno a questa parte. In particolare, ho letto dell'introduzione delle cosidette "protesi dinamiche" che avendo una maggiore capacità di adattamento riducono il rischio di dolore cronico post-operatorio. Ho letto della protesi "Progrip" che dovrebbero adirittura azzerare il rischio di tale evenienza. Ho letto dell'introduzione delle cosidette protesi "biologiche" che rappresentano la nuova frontiera nella cura dell'ernia. Ho letto, infine, che operarsi in un Hernia Center RIDUCE A ZERO il rischio di recidiva (contro un 7% per chi si opera in ospedali non dedicati). Mi piacerebbe che fosse pubblicato su questo sito un elenco degli Hernia Center presenti in Italia (io ne conosco 2 e li ho già menzionati sopra. Un altro dovrebbe essere presso l'Ospedale Tor Vergata di Roma). Mi piacerebbe anche che si aprisse una discussione su queste nuove protesi e sugli ospedali ove sono usate. Mi piacerebbe sentire l'opinione, su tutto questo, dell'Amministratore del forum (...)
Originariamente inviato da alfa - Oggi : 21:34:03
Sentiamo se il nostro Doc ti può aiutare dandoti risposte e opinioni in merito…
Grazie a Marcello per il suggerimento. Questa tecnica Shouldice non la conoscevo. MA C'E' QUALCUNO CHE LA PRATICA IN ITALIA? Se posso fare un appunto a questo sito, è la mancanza di info su queste nuove tecniche chirurgiche. Insomma, non si può continuare sempre a scrivere (come ho letto in altre discussioni) che bisogna, nella sostanza, "convivere" con i problemi post-operatori che potrebbero, invece, essere evitati con una corretta e completa informazione preventiva. Tecnica Shouldice, protesi dinamiche, protesi biologiche, ecc. ecc., ma perchè se ne parla così poco in questo forum?
(...) Tecnica Shouldice, protesi dinamiche, protesi biologiche, ecc. ecc., ma perchè se ne parla così poco in questo forum?
Originariamente inviato da alfa - Ieri : 16:09:51
Probabilmente perchè sono pochi gli utenti che come te chiedono informazioni in merito, perchè forse sono poco conosciute da chi non è medico e negli ospedali sono meno largamente praticate. In ogni caso la tua richiesta è interessante...vediamo se nel Forum c'è chi può darti maggiori informazioni a questo proposito.
La Shouldice è una tecnica di riparazione diretta messa a punto nel 1955 in Canada. Necessita di un training disceto per saperla fare e i risultati sono sovrapponibili alla tecnica con protesi (però si taglia il nervo genito femorale di routine e può essere più dolorosa nel post operatorio) Le varie protesi che vengono proposte aggiungono poco al risultato, tanto che il gold standard per l'ernia primitiva secondo l'European Hernia Society è la Lichtenstein con rete a basso peso, variazioni possono essere necessarie per costituire una "tailored surgery" (chirurgia su misura del paziente). Protesi biologica costo elevato e da verificare ancora i m igliori risultati.
Se ne parla quando viene sollevato il problema, in genere...
Grazie Dottore per la risposta. Se ho capito bene, quindi, queste nuove protesi "dinamiche" sono equiparabili, nei risultati, a quelle tradizionali? Sul sito dell'ospedale Don Bosco di Napoli e su quello dell'ospedale Tor Vergata di Roma è scritto che il rischio di dolore cronico post-operatorio (evento molto frequente negli operati d'ernia) è azzerato con queste nuove tipologie di protesi. Nessuno ha avuto esperienze con queste nuove protesi?!?
Ciao alfa, scusami se ti rispondo solo adesso, ma da commercialista i mesi di novembre e dicembre sono micidiali....
Purtroppo la mia esperienza ormai si perde nella notte dei tempi, era il 2006 e il 2007, quindi sicuramente da allora le cose si sono modificate, se appunto si parla di Hernia Center. Quando vi sono stato io, i responsabili del reparto erano il dott. Giglio, primario di chirurgia generale e il dott. Aveta, parimenti specializzato in chirurgia d'urgenza. Sulla loro professionalità e bravura potrei giurarci, dal momento che se ho avuto qualche piccolo fastidio al secondo intervento è dipeso da un punto che decubitò, e non dal resto dell'intervento. Oggi i due chirurghi non ci sono più, poiché entrambi scomparsi con mio grande sgomento e al loro posto so che vi sono dei chirurghi ugualmente competenti. Il reparto era specializzato nella "Day surgery" e a seconda dei giorni vi si praticavano interventi di differenti tipologie, ad esempio il martedì ernie, fistole, circoncisioni ed altre piccole chirurgie, il lunedì per lo più chirurgia oftalmica, ecc. Gli anestesisti erano contrari a praticare chirurgie più complesse con apertura del peritoneo, per cui un'appendicectomia era da escludere. Questo all'epoca, adesso non saprei come si sono evolute le cose.
La dinamica di come si svolgevano gli interventi ricalca il procedimento Day surgery: il paziente dopo la prima visita, viene calendarizzato per il cosiddetto "primo accesso" che comporta le analisi di routine e gli esami di prammatica che terminano con il colloquio dell'anestesista.
Se tutto il fascicolo che intanto si era formato non forniva elementi di dubbio per l'anestesista, questi procedeva a dare l'OK per l'intervento, che veniva fissato già in quel momento, per cui si tornava a casa con una data certa e con tutte le istruzioni necessarie (piccolo bagaglio da portare, quante persone potevano accedere, visto che qui a Napoli si tende a portare tutto il vicinato insieme alla persona di famiglia ).
Il giorno dell'intervento si attendeva la chiamata in pigiamino e pantofoline e si andava in sala.
L'intervento del 2006 (ernia inguinale sx) fu praticato in anestesia spinale, durò un 35/40 minuti, tecnica Trabucco con plug, sutura tradizionale. Dopo qualche ora fui dimesso, con una prescrizione di antidolorifici e antibiotici da prendere nelle successive 72 ore. Tempo di recupero brevissimo, gonfiore e lividi secondo frequenza normale.
L'intervento del 2007 (ernia inguinale dx) fu praticato in anestesia generale leggera per un piccolo contrattempo della mattina che, provocando un forte ritardo su tutta la tabella di marcia, aveva richiesto la necessità di ricorrere a quel tipo di anestesia per i tempi di recupero più veloci. Cosa che per me non fu tanto tangibile perché la sedazione mi portò sotto i piedi la pressione e fui costretto a una flebo di Cortigen. In ogni caso tornai a casa sempre intorno alle 16, per cui alla fine i tempi furono assolutamente rispettati. Anche qui tecnica Trabucco con plug, sutura estetica. Tempo di recupero più prolungato per via del decubito di un punto che richiese 15 gg di controlli e cambi bende.
Un ricordo di grande affetto per il dott. Aveta, che mi volle controllare fino alla completa guarigione. Faccio presente che il dott. Aveta appena libero dal servizio prestava gratuitamente la sua opera presso il carcere di Poggioreale. Schivo e riservato fino a sembrare scontroso e antipatico, era tutt'altro, e questa sua opera di carità non era molto nota.
Tutto questo succedeva a Napoli, nel secondo ospedale della città per numero di interventi d'urgenza e per pazienti a forte rischio sociale (ferite per arma da fuoco, per intenderci).
A volte Napoli è in grado di meravigliare anche per le cose positive....
Il tuo ingresso attraverso questa discussione va benissimo, non preoccuparti.
Ricordo che alcuni anni fa c'era una discussione nella quale si parlava della tecnica di cui ti interessi, ma poi deve essere stata cancellata perchè non ne trovo più traccia.
L'unico che può darti risposte tecniche precise è il Doc...attendi la sua risposta...
Grazie per il benvenuto! Lunedì pomeriggio avrò la prima visita dal Dott. Sorge,non vedo l'ora.Voglio risolvere quanto prima questo problema e tornare alla normalità nel minor tempo possibile,senza rimandare la soluzione.Ho 39 anni e non esiste che per un ernia io non possa fare normale attività fisica ho avere doloretti al ventre.Prima mi opero prima risolvo!