Salve gente Vi racconto la mia storia: intervento di ernia inguinale quasi un anno fa, con tappi e rete...post operatorio perfetto (dopo 1giorno camminavo, dopo 1mese nuotavo, nessun disturbo partcolare) fino a fine settembre(circa 9 mesi dopo l'intervento) quando comincio ad avvertire un fastidio/dolore al funicolo spermatico prima di eiaculare. Avete presente il simpatico Francer? Il mio disturbo è praticamente identico al suo per modalità e tempistiche. Qualche settimana fa sotto consiglio del chirurgo ho fatto un ciclo di 2 settimane di 2 diversi antinfiammatori, senza trarne benefici. Io, a ragion veduta ho molta fiducia nel mio chirurgo, ma molto poca nei confronti di questa situazione, in cui mi pare si brancoli nel buio. Ho letto qui di possibili aderenze riguardanti il funicolo, io non ci capisco molto...
Avrei qualche quesito da porre sia a Francer che a chiunque abbia sofferto di questo disturbo e non ultimo al preziosissimo amministratore qualora avesse il tempo per rispondere: Questo problema, che pare essere di natura meccanica tende ad aggravarsi/cronicizzarsi con i rapporti sessuali? io ci combatto da più di due mesi, miglioramenti: niente, peggioramenti: lievi. Nella vita di un trentenne l'attività sessuale è fondamentale, non riesco ad accettare che la mia sessualità ne esca ridimensionata, limitata. E' l'unica sana valvola di sfogo che ho. Neanche vi racconto cosa devo subire tutti i giorni a lavoro e con quali prospettive perchè vi spezzerei il cuore
E poi, una volta completato l'intero iter (antinfiammatori, infiltrazioni ecc) qualora non se ne traesse benefici, un intervento chirurgico risolverebbe tale problematica? Io spero di si anche perchè, da ignorante, il problema mi pare circoscritto e ben identificato. Se così non fosse la mia vita sarebbe allegramente finita... Per il resto l'ho presa bene: non dormo più, questo problema mi tormenta...
Vi leggo in silenzio fin dai giorni seguenti l'intervento, quando osservavo sconsolato i miei genitali blù cambiare forma e colore allora mi siete stati di grande aiuto...bei tempi Grazie per l'attenzione e scusate per la lunghezza del post...in gamba ragazzi!
Ciao Hank......hai mai valutato il cambiamento di clima.... io ho avuto quei sintomi 2 anni dopo ...... vivi sereno e' solo passeggero se persiste consulta il chirurgo
Hoooooo, carissimo Hanke grazie per il "simpatico"
Il problema c'è ed evidentemente non si può nascondere nè deve essere sottovalutato perchè hai perfettamente ragione che, pur essendo non l'unica, la piena attività sessuale è certamente una meravigliosa valvola di sfogo e lo dico da 55enne che, per ovvie ragioni anagrafiche, comincia naturalmente ad averne una più limitata rispetto anche solo a 10 anni fà e non aggiungo altro perchè pure io, seppur con diversa pena, MI spezzerei il cuore
veniamo al dunque innanzitutto per la parte strettamente medica aspetterei il nostro DOC io riporto solo la mia storia e la mia opinione in merito
come vedo hai già letto la mia esperienza quindi non la ripeto qui gli sviluppi sono che permane sostanzialmente più o meno negli stessi termini anche a me è cominciato diversi mesi dopo l'intervento, quando, presumo, si sono costituite la/le aderenze
devo essere molto sincero nel dire che, superati i primi tempi di sorpresa/spavento/preoccupazione, forse anche perchè per carattere ed esperienza nella vita ho imparato ad adattarmi alle novità, oggi la cosa non mi costituisce affatto un problema
non mai è una fitta così acuta da impedirmi il piacere per certi aspetti risulta un avvertimento dell'imminente orgasmo ed è ottimamente utile per decidere di rallentare e ricominciare
in sintesi, non essendo davvero doloroso, faccio di necessità virtù
riguardo al tuo caso direi che dipende da quanto ti è veramente limitante capisco che può essere complicato parlarne esplicitamente credo che anche un eventuale intervento, che è previsto in caso di aderenze, (che significa aprire, tagliare e richiudere) non esclude che si possano formare altre aderenze
non voglio scoraggiarti, affatto voglio solo dire che è bene prima capire il grado di sofferenza/impedimento e poi verificare cosa si può fare (intervento in laparoscopia per esempio) etc. lo dico solo perchè personalmente, per quello, non mi farei aprire neanche morto
se hai necessità di altri chiarimenti chiedi pure, anche scrivendo personalmente
gli Amici ti hanno già dato tutte le indicazioni utili su un problema che, anche ultimamente, è stato trattato più volte. Nella maggior parte dei casi si risolve positivamente, dunque ti esorto a non perderti d'animo, sei giovane e proprio per questo le risorse per recuperare non ti mancano. Coraggio!
Resta con noi per sentire anche il parere del Doc e per aggiornarci sugli sviluppi della situazione, il tuo racconto potrà essere utile anche ad altri.
Grande Francer! allora, il grado di sofferenza non è insopportabile ma direi che è relativamente invalidante anche perchè non essendo animali in quel contesto non facciamo tutto in unica tirata... In pratica nei vari momenti topici, cioè quando mi sto "divertendo" di più sento che tira, la sensazione poi è che dei lievi peggioramenti ci siano...da qui il dubbio che l'atto in se comporti un aggravamento del problema. In pratica le cose che facevo prima non le faccio adesso. Un pò perchè invalidato, un pò perchè penso che vado a complicare questo stato di sofferenza
Per Marcello: io in realtà di problemi come il mio (sofferenza del funicolo diversi mesi dopo l'intervento) risolti positivamente non ne ho trovati...e ho spulciato bene il forum, a tal punto che mi sono demoralizzato a forza di cercare come un segugio. Sul fatto che io sia giovane, proprio in quanto tale sono invalidato. Mi spiego: ho un fisico atletico e sono abbastanza prestante facendo sport a discreti livelli. Adesso ho sospeso tutto tranne una minima, poco più che nulla attività sessuale...Inizialmente mi era stato consigliato il riposo dall'attività fisica, io mi sono concesso un minimo di gioie(vabbè gioe...), dato che il problema non si era risolto e non sentendomi propriamente adatto a dare i voti un abbraccio a tutti voi
Ciao Gianna, il clima purtroppo non c'entra perché i sintomi me li trascino da fine settembre ormai...è un problema ben preciso e per quanto provi non riesco a stare molto tranquillo ciao
(...) Per Marcello: io in realtà di problemi come il mio (sofferenza del funicolo diversi mesi dopo l'intervento) risolti positivamente non ne ho trovati...e ho spulciato bene il forum, a tal punto che mi sono demoralizzato a forza di cercare come un segugio. Sul fatto che io sia giovane, proprio in quanto tale sono invalidato. Mi spiego: ho un fisico atletico e sono abbastanza prestante facendo sport a discreti livelli. Adesso ho sospeso tutto tranne una minima, poco più che nulla attività sessuale...Inizialmente mi era stato consigliato il riposo dall'attività fisica, io mi sono concesso un minimo di gioie(vabbè gioe...), dato che il problema non si era risolto e non sentendomi propriamente adatto a dare i voti un abbraccio a tutti voi
Originariamente inviato da Hank - Ieri : 14:17:13
Buongiorno Hank,
in effetti il problema che descrivi si presenta più spesso nell'immediato postoperatorio come una conseguenza della sofferenza del funicolo, ma già lo sai per aver letto molto nel Forum, col tempo si risolve bene e questo lo potrebbero confermare anche miei amici operati d'ernia inguinale che ebbero lo stesso fastidio temporaneo e ora stanno benone. Casi come il tuo sono meno frequenti e non sempre si può sapere come si sono risolti per il fatto che i diretti interessati non hanno più fornito aggiornamenti.
Ovviamente, è comprensibile che essendo giovane e nel tuo pieno vigore fisico tu voglia tornare a fare tutto ciò che facevi prima dell'intervento (anche se spesso, pure i meno giovani lo vorrebbero), però, stando a ciò che ci dici, mi sembra di capire che il tuo fisico abbia bisogno di più tempo per ristabilirsi. Personalmente credo che la giovane età garantisca maggiori capacità di recupero, quindi in questo senso ti rinnovo l'invito a non perderti d'animo, troverai una soluzione al tuo problema. Forse il nostro Doc potrà darti un consiglio medico utile.
Caro Marcello il tuo augurio di un pronto recupero è la mia speranza...Per me la soluzione può essere solo medica, pare che il mio corpo da solo non riesca ad assorbire questa sofferenza e che necessita di un "aiuto" esterno e anche abbastanza deciso, spero solo di venirne a capo
E' chiaro che l'intervento esterno (farmaci-chirurgia etc) potrebbe anche risolvere in genera la sofferenza del funicolo si manifesta da subito a qualche tempo dopo l'intervento, ma non troppo, poi, a seconda di ciascun fisico, passa in un tempo variabile credo che diversa sia la questione di possibili aderenze che significa che, in fase di ricostruzione dei tessuti, alcuni di questi aderiscono ad altri dai quali normalmente stanno separati - alla nascita) qui vediamo se doc mi uccide
in questo caso è possibile che il funicolo sia aderente a qualche terminazione nervosa per cui al compimento del suo lavoro in fase di espansione-espulsione solleciti la terminazione nervosa che dà il fastidio-dolore-crampo etc a seconda di ciascuno quindi non può essere sicuramente una cosa identica per tutti ripeto dipende da quanto è fastidioso-doloroso-invalidante
io proverei a riprendere la "normale" attività controllando lo stato della faccenda senza assolutamente farmi condizionare da un funicolo del piffero chiaro dipende da cosa si prova è evidente che se urli dal dolore è una cosa diversa
io comincio a sentire una specie di fittarella, come qualcosa che tira proprio sotto la cicatrice e si irradia appena verso la coscia faccio finta di niente e porto a termine il mio compito anche se sul più bello la fitta si fa un pò più acuta ci metto la manina e massaggio appena insomma, tenuto conto che non è vero e proprio dolore vado avanti senza lasciarmi troppo condizionare
Avendo fatto attenzione ai "segnali" del mio corpo mi sono reso conto che l'attività sessuale che facevo prima posso svolgerla solo col freno a mano tirato. Non vorrei scendere in tecnicismi ma lo faccio un attimo solo per rendere l'idea del disagio che vivo; In pratica se mi faccio "prendere" dalla situazione, se aumenta passsione/ritmo insomma il dolore aumenta, in alcune semplici posizioni addirittura sembra risentire particolarmente...Non è che grido dal dolore, però mi devo fermare anche se solo per un momento e ricominciare più piano, ridimensionando e di molto il tutto. Per quanto riguarda l'attività sportiva ho sospeso perchè ritengo e "voglio" intendere questa situazione solo transitoria. Quindi non voglio aggravare uno stato di sofferenza con una attività che, almeno da un punto di vista fisiologico è superflua...la zona sofferente si trova in un punto in costante sollecitazione: basso addome e il punto dove si intersecano gli arti, qualsiasi sport la sollecita, l'attività sessuale poi non ne parliamo neanche... "io comincio a sentire una specie di fittarella, come qualcosa che tira proprio sotto la cicatrice e si irradia appena verso la coscia"...ho fatto copia e incolla della tua frase, caro Francer perchè non trovo modo più preciso di spiegare il quadro...semmai aggiungo che inizialmente avvertivo soltanto una leggera puntura alla base del pene e accanto ad esso, ora si è irradiato come descrivi tu. L'avvilimento che mi procura questa situazione produce ahimè anche effetti collaterali nella mia vita sociale. La qualità umana media della gente con cui convivo a lavoro è infima e non parlo di una decina di persone, purtroppo è molto più vasto il numero. In una situazione di sofferenza fisica/emotiva tale diventa imposssibile gestire certe situazioni (si lavora sotto una forma di costante ricatto) e in pratica tratto la gente come merita, il che danneggia solo me ovviamente. Prima avevo la forza di farmi scivolare tutto addosso perchè reputo sta gente degli sfigati nevrotici e non mi facevo risucchiare dalla loro infelicità, finita la giornata ho una vita mia che è completamente diversa...non in questo momento. Questa parentesi l'ho aperta anche per darvi la misura di quanto sia importante e prezioso il supporto umano che sto ricevendo qui, mi avete fatto sentire meno solo...grazie
Certo che un dolore che insorge nove mesi dopo l'intervento è abbastanza strano... Può far pensare ad un coinvolgimento di qualche nervo nella cicatrizzazione. Penso che il chirurgo potrà dire di più dopo la terapia, magari aggiungendo o cambiando farmaci. E infine eventualmente a proporre un intervento.