Leggo il forum dallo scorso novembre, mese in cui mi è stata diagnosticata una punta di ernia inguinale dx poi diventata più grande a causa di una brutta influenza con tosse molto forte.
Il 2 settembre scorso, dopo un'attesa che durava da mesi, sono stato operato ed ora ho pensato di intervenire per portare la mia testimonianza.
Dopo diverse valutazioni, ho deciso di affidarmi ad una struttura pubblica (Ospedale Buccheri La Ferla) e ad un chirurgo di provata esperienza per interventi a tutto campo ed in particolare relativi alla parete addominale.
L'intervento è durato all'incirca quaranta minuti: iniziato intorno alle 11.00, sono tornato in camera verso le 12.30 e sono stato dimesso poco dopo le 17.00 - camminavo autonomamente.
Rientrato a casa, ho potuto salire, seppur lentamente, quattro piani di scale.
Il decorso post operatorio è ottimo, non ho avuto ematomi o sieromi ed il dolore (o meglio la sensazione di strappo ai tessuti addominali) assolutamente sopportabile. Cammino praticamente senza problemi e bado semplicemente a non eseguire sforzi.
Tra un paio di giorni tornerò in ospedale per togliere i punti (sutura intradermica) e nel prossimi giorni conto di riprendere lentamente le normali attività.
Avendo letto testimonianze anche drammatiche - dolore cronico, nervi lesionati o incarcerati -, ero un po' preoccupato per l'intervento. Poi mi sono convinto che, al di là della tecnica utilizzata (nel mio caso ernioplastica secondo Trabucco con plug e rete di contenimento) a fare la differenza è sempre la mano del chirurgo - e in effetti, da come procede il post operatorio direi che è proprio così!
A onor del vero, aggiungo che ho un fisico molto allenato per via di alcuni esercizi fisici che svolgo regolarmente da otto anni per tenere sotto controllo due protrusioni discali aventi sede, rispettivamente, in L3-L4 ed L4-L5. Curo molto anche l'alimentazione e nelle settimane precedenti l'intervento ho potenziato le gambe praticando mezz'ora di cyclette al giorno.
Al momento sono a riposo, ma entro un paio di mesi spero di tornare in perfetta forma per poter riprendere i suddetti esercizi fisici.
E' vero che ogni storia è una storia a sé, ma per quanto mi riguarda, a dispetto di tante storie di malasanità, non posso che lodare il reparto di day-surgery del Buccheri La Ferla, sia per l'organizzazione e la pulizia sia per l'alta professionalità dei chirurghi e dell'anestesista di turno - l'anestesia epidurale con cui sono stato operato mi è stata effettuata in meno di 30 secondi e senza aver provato alcun dolore...
Ogni vostro consiglio per il proseguo, ovviamente, sarà ben accetto.
ciao francesco effequ e benvenuto sei il primo ex erniato post ferie (che quest'anno sembrano prolungate oltremisura)
son contento che tutto proceda bene e concordo con te su molte considerazioni in effetti la mano del chirurgo è fondamentale anche se le difficoltà che si possono incontrare nel corso di un intervento (per quanto semplice e rapido come il nostro) sono poi molteplici la struttura pubblica, per quanto se ne dica, al nord come al sud del paese, è sempre solida e rassicurante in questo forum è facile sentire di problemi e dolori cronici che si presentano ma non sono certo la norma, forse da qui ne passano di più perchè chi risolve non si preoccupa e riprende la vita di sempre, mentre chi presenta problematiche si mette ovviamente alla ricerca di informazioni ti assicuro che non sei un caso raro tienici informati, se vuoi, così seguiamo i progressi e completiamo la tua esperienza per quelli che verranno
PS sono curioso di questi esercizi che fai per le ernie discali
Sì, ho deciso di postare la mia esperienza (comunque in evoluzione) soprattutto per rassicurare chi, in questo momento, è assillato da mille dubbi in merito all'intervento e al post operatorio.
Fin'ora posso dire che lo rifarei subito. L'ernia ("a pantalone"), che pure nel mio caso era di dimensioni piuttosto contenute, mi provocava terribili crampi addominali e cominciava a limitare i miei movimenti (cammino quasi esclusivamente a piedi e, come ho detto, pratico molti esercizi per la schiena).
A proposito degli esercizi per le protrusioni discali... io ho imparato innanzitutto a muovermi con disciplina e a fare attenzione a non sollevare pesi in modo scomposto.
Per gli esercizi, in pratica mi sdraio su una panchetta rigida ed eseguo tutti quei movimenti che tendono a rilassare la colonna ed aumentare lo spazio intervertebrale. Col tempo, e documentandomi anche, ho capito che è fondamentale irrobustire la zona lombare.
A letto, dormo sempre supino, mai di fianco, e cerco di sistemarmi in modo che tutto il corpo sia ben stirato (per fortuna ho un sonno molto tranquillo e rimango praticamente immobile).
Non meno importante è il tipo di scarpe che si calza abitualmente. Fin da ragazzo, ho sempre portato le Mephisto.
Altro toccasana è l'asciugacapelli, specie al risveglio. Ventilando opportunamente con aria calda la zona lombare, spesso prima degli esericizi fisici, riesco ad ottenere benefici istantanei e duraturi.
Benvenuto anche da parte mia! Francer mi ha tolto le parole dalla tastiera, poiché ero anche io curioso di sapere di questi esercizi. Da come ne parli sono gli esercizi che raccomandò il neurochirurgo di mio padre quando gli applicò un distanziatore tra le vertebre che erano andate in stenosi, ma mio padre è molto pigro e non si esercita mai.
Dormire in posizione supina per me significa iniziare a parlare durante il sonno (figuriamoci, già dicono di parlare troppo durante il giorno...), esperienza già riportata da chi ha subìto il fenomeno... .
Annoterei questa struttura perché le esperienze positive sono sempre minori rispetto a quelle che vengono riportate qui, in quanto una gran parte degli utenti di HS chiede conforto per problemi.
Adesso riesco a muovermi ancora meglio e, per esempio, posso pedalare sulla cyclette senza alcun problema.
Al contrario di quanto credessi, la sutura è stata di tipo tradizionale e non intradermica. Un infermiere mi ha spiegato che è una scelta del chirurgo per avere una tenuta migliore, ma io credo invece che non abbiano voluto perdere troppo tempo.
In ogni caso, quella della ferita non è una zona da mostrare in giro, quindi va bene uguale - e poi, le cicatrici hanno sempre avuto un loro perché, per gli antichi guerrieri, ad esempio, erano indice di virilità!
:-)))
Il chirurgo che mi ha tolto i punti ha detto che posso riprendere i miei esercizi per la schiena già tra una diecina di giorni, ma penso che aspetterò almeno un mese e comunque andrò per gradi, ascoltando, per così dire, "i segnali del corpo".
Ribadisco la validità della struttura, l'unico appunto che mi sento di fare è che dopo l'intervento non vieni convocato per una visita a breve termine, ma direttamente il giorno fissato per togliere i punti. Forse questo è un vezzo delle strutture pubbliche, in fondo, se qualcosa non va, puoi sempre tornare di tua sponte.
Andiamo agli esercizi per la schiena.
Credo che la tecnica sia sempre quella di cercare di allontanare tra loro i dischi intervertebrali. Anche in questo caso, basta sempre ascoltare i segnali del corpo facendo molta attenzione e curando la respirazione.
All'inizio vivevo la presenza dell'ernia del disco - anzi, dall'ultima risonanza pare che sia regredita a protrusione - come una sventura. Poi col tempo ho capito che, in un certo senso, mi ha arricchito.
Mi ha insegnato a muovermi ed agire con disciplina e rispetto del corpo, e anche a portare molto in alto la soglia del dolore - gli strappi relativi all'intervento di ernia inguinale, giusto per rimanere in tema, sono acqua fresca rispetto ai dolori vertebrali di quando ci si blocca...
interessanti le tecniche di rilassamento e il phon la mattina le mephisto non so come siano, adesso guardo su internet
Originariamente inviato da francer - 10/09/2014 : 18:21:46
Le Mephisto sono un miracolo di artigianato.
Se le indossi una volta, diventano parte del tuo corpo - negli anni, sono arrivato a collezionarne ben 22 paia, il problema è che non finiscono praticamente mai.
Più invecchiano, e più diventano belle. Sembrano vive.
In effetti è un intervento che viene considerato ormai di routine, da day hospital, vieni ti tagliuzzo e te ne torni a casa tua anche secondo me, però, meriterebbe qualche controllo in più di prassi vabbè c'è la spendin reviù anche qui
Le scarpe sembrano molto belle e di buona qualità, ma che cosa hanno di particolare ?
In effetti è un intervento che viene considerato ormai di routine, da day hospital, vieni ti tagliuzzo e te ne torni a casa tua anche secondo me, però, meriterebbe qualche controllo in più di prassi vabbè c'è la spendin reviù anche qui
Le scarpe sembrano molto belle e di buona qualità, ma che cosa hanno di particolare ?
Originariamente inviato da francer - Oggi : 08:02:52
Le scarpe sono talmente comode e confortevoli che quando le si calza sembra di camminare a piedi nudi su un tappeto di velluto!
Sul tacco, in particolare, hanno anche un sistema brevettato per ammortizzare il carico a livello della colonna vertebrale.
Questa è la mia piccola collezione:
:-)))
P.S.: sono undici paia in tutto (22 scarpe in totale). Preciso perché mi sono accorto che in uno dei post precedenti avevo scritto, per errore, 22 paia - spero comunque di avere tempi di recupero in tal senso...
Ottima dritta questa delle Mephisto! Per quanto riguarda il discorso della visita non effettuata appena dopo l'intervento, credo che dipendi da struttura a struttura. Se vogliamo dirla tutta, in entrambe le mie occasioni mi son sentito dire "Ancora tieni la prima benda? Potevi anche cambiartela da solo..." come se fosse una cosa normale strapparsi di dosso le fasciature effettuate da un chirurgo durante l'operazione....
Leggo il forum dallo scorso novembre, mese in cui mi è stata diagnosticata una punta di ernia inguinale dx poi diventata più grande a causa di una brutta influenza con tosse molto forte.
Il 2 settembre scorso, dopo un'attesa che durava da mesi, sono stato operato ed ora ho pensato di intervenire per portare la mia testimonianza.
Dopo diverse valutazioni, ho deciso di affidarmi ad una struttura pubblica (Ospedale Buccheri La Ferla) e ad un chirurgo di provata esperienza per interventi a tutto campo ed in particolare relativi alla parete addominale.
Si può scegliere il chirurgo da cui farsi operare nelle strutture pubbliche? Io credevo che nel pubblico fosse impossibile, chi tocca tocca.
Leggo il forum dallo scorso novembre, mese in cui mi è stata diagnosticata una punta di ernia inguinale dx poi diventata più grande a causa di una brutta influenza con tosse molto forte.
Il 2 settembre scorso, dopo un'attesa che durava da mesi, sono stato operato ed ora ho pensato di intervenire per portare la mia testimonianza.
Dopo diverse valutazioni, ho deciso di affidarmi ad una struttura pubblica (Ospedale Buccheri La Ferla) e ad un chirurgo di provata esperienza per interventi a tutto campo ed in particolare relativi alla parete addominale.
Si può scegliere il chirurgo da cui farsi operare nelle strutture pubbliche? Io credevo che nel pubblico fosse impossibile, chi tocca tocca.
Originariamente inviato da hardhu - Oggi : 12:02:28
Mah... se vieni operato d'urgenza è un discorso, se pianifichi il tutto un altro.
Ci mancherebbe che non si possa scegliere chi ti opera! - se mi sbaglio e non è consentito dalla legge, comunque, sono pronto a ricredermi.
Tornando ai controlli, è vero che non sono stati previsti, ma il personale, medico e non, si è sempre mostrato gentile e professionale.
Si può scegliere il chirurgo da cui farsi operare nelle strutture pubbliche? Io credevo che nel pubblico fosse impossibile, chi tocca tocca.
Originariamente inviato da hardhu - Oggi : 12:02:28
Mah... se vieni operato d'urgenza è un discorso, se pianifichi il tutto un altro.
Ci mancherebbe che non si possa scegliere chi ti opera! - se mi sbaglio e non è consentito dalla legge, comunque, sono pronto a ricredermi.
Tornando ai controlli, è vero che non sono stati previsti, ma il personale, medico e non, si è sempre mostrato gentile e professionale.
Originariamente inviato da effequ - Oggi : 12:46:04
Ok, comunque bisognerebbe allora avere delle informazioni sui vari chirurghi del reparto in cui ci si andrà ad operare, tu presumo quindi già conoscessi la persona in questione per interposta persona, o ne hai sentito parlare comunque da qualcuno che conosci nell'ambito medico, perché queste informazioni non sono semplici da reperire in internet. Proverò a chiedere al mio medico di base se ha qualcuno da indicarmi.
Il chirurgo mi era stato consigliato, sì. Poi ho scoperto che era lo stesso che alcuni anni fa aveva operato una mia parente per altra patologia.
L'impressione che mi sono fatto in merito agli interventi di ernia inguinale, comunque, è la seguente: essendo un intervento virtualmente semplice, viene eseguito praticamente dal 99% dei chirurghi abilitati.
Il più delle volte l'intervento non dà noie e riesce bene, ma statisticamente esiste pur sempre un margine di rischio che non bisogna sottovalutare (incarceramento di nervi, nevralgie varie, ecc.).
Ecco, credo che affidarsi a persona di esperienza - senza per questo scomodare mostri sacri che chiedono onorari da nababbi - contribuisca ad abbassare ulteriormente la probabilità di un post operatorio problematico o addirittura quella di un ulteriore intervento.
Al momento mi ritengo soddisfatto.
Sarà il tempo, più avanti, a consentirmi di formulare un giudizio definitivo.