comprendo bene la tua situazione e il tuo stato d’animo, tuttavia, credo che per ritrovare una buona condizione fisica tu debba, necessariamente, rallentare e curarti bene con l’aiuto dei medici che già ti seguono. Molto probabilmente la tua pubalgia è dovuta a un sovraccarico di lavoro che hai richiesto al tuo fisico per ottenere dei buoni risultati sportivi, è un “prezzo” che molti atleti (anche professionisti) spesso si trovano a dover pagare. Il tuo atteggiamento mi sembra molto responsabile e positivo, quindi son certo che otterrai dei benefici e ritroverai la forma di prima, come sempre diciamo nel Forum: con pazienza e prudenza, ma anche con grande volontà di farcela! Dunque non scoraggiarti e prosegui con determinazione, sai che per qualsiasi necessità noi siamo sempre qui pronti a sostenerti…nel limite del possibile…
Non dimenticare che qui si dice spesso: RESISTERE, RESISTERE, RESISTERE!!!
Grazie a tutti per le risposte, i preziosi consigli e gli incoraggiamenti. Sono molto importanti per me, mi servono proprio per regolarizzarmi e cercare di seguire i giusti binari senza deragliare.
Ok, diciamo che ho fatto un test. Ora tiro il freno e procedo con molta calma, prudenza e... pazienza!
Forza di volontà ed autocontrollo non dovrebbero mancarmi. Ogni esperienza ha sempre un lato positivo, bisogna essere resilienti.
Grazie a tutti per le risposte, i preziosi consigli e gli incoraggiamenti. Sono molto importanti per me, mi servono proprio per regolarizzarmi e cercare di seguire i giusti binari senza deragliare.
Ok, diciamo che ho fatto un test. Ora tiro il freno e procedo con molta calma, prudenza e... pazienza!
Forza di volontà ed autocontrollo non dovrebbero mancarmi. Ogni esperienza ha sempre un lato positivo, bisogna essere resilienti.
Originariamente inviato da Stefano_ - Oggi : 14:42:40
Con oggi siamo esattamente a 7 settimane dall'intervento.
Dopo 49 giorni posso dire che la vita di routine è ripresa al 100%.
Situazione e sensazioni generali: non avverto praticamente più alcun dolore o percezione anomala quando compio qualsiasi movimento. Può capitare una sensazione di fastidio misto a bruciore superficiale solo se calzo slip e pantaloni con orli che premono sulla ferita e compio camminate piuttosto intense. Sensazioni che spariscono immediatamente non appena mi metto più comodo. Ma è un evento che negli ultimi giorni si è verificato una sola volta.
Quel tipico rigonfiamento si è ridimensionato e la ferita si presenta come una riga color rosso sbiadito. La zona sottostante, al tatto, risulta insensibile o dalla sensibilità alterata. Avevo però letto che è normale. Del resto è stato reciso pure un nervo. Fortunatamente non crea alcun disagio significativo.
Per quanto riguarda invece lo Sport:
La bicicletta la pratico regolarmente senza problemi, curandomi però di non eccedere.
Con la corsa invece preferisco essere maggiormente cautelativo, dopo anche i discorsi fatti nei post precedenti; non ho quindi ancora ripreso a praticarla, non tanto per salvaguardare la zona operata che, dopo il test di 7 km del 28 gennaio 2016, ha risposto molto bene, ma per gli altri problemi legati alla pubalgia che sto attentamente curando. Il podismo è una attività piuttosto traumatica per il fisico. Ho riprogrammato di ripartire da 0.
Quindi massima cautela e ripresa graduale sotto tutti i fronti regolandomi in base alle risposte dell'organismo ed alle attività da svolgere. E taaanta pazienza!
Che dire, stai andando molto bene, in tutti i sensi, sei un "ex erniato modello"!
Le sensazioni che provi sono nella norma e vedrai che i sintomi miglioreranno ancora, pian piano anche la sensibilità tornerà praticamente normale, o quasi. Ci vuole davvero tanto tempo.
Grazie Marcello! Spero di proseguire per il meglio e vorrei augurarlo a tutti coloro che sono stati operati, in questo periodo in particolar modo all'utente Morian.
Se mi legge, vorrei dirgli che gli sono sinceramente vicino; solo chi è stato operato, come noi, può comprendere appieno quello che si passa nel post operatorio, sia dal punto di vista fisico che psicologico. Dal canto mio, a parte l'operazione di routine che ho fatto, non ho molta esperienza e competenze particolari percui preferirei astenermi dall'intervenire, tuttavia credo che relativamente ai dolori, prima o poi passeranno previo accertare che non siano causati da situazioni dove risulti necessario intervenire per sanarle. Ma qui, per poterlo stabilire, dovrà essere necessario sottoporsi ad ulteriori visite ed accertamenti. Coraggio! Bisogna tenere duro, non farsi mai sopraffare dallo sconforto! Ed avere pazienza. La componente psicologica nell'affrontare le situazioni con un approccio ottimista, grintoso e caparbio secondo me è fondamentale. Questo si, posso dirlo per esperienza diretta e lo consiglio perché mi ha aiutato a superare momenti davvero difficili.
Per quanto riguarda la mia situazione, con oggi sono passate 8 settimane ovvero 56 giorni dall'operazione. Anche nel mio caso posso confermare che le sensazioni vanno e vengono perché negli ultimi giorni ogni tanto la tessera mi ha ricordato di esserci, ma non sono fitte dolorose, solo sensazioni che possono durare un istante o che a volte restano in "back ground" - per così dire - per un po ma che quasi non ci faccio caso se non ci penso mentre se concentro la mia attenzione sul punto preciso, le avverto un po di più. Ho notato che dipende soprattutto da come ci si comporta a livello di attività fisica e forse anche dal tempo metereologico. Credo che sia nella norma, così avevo letto anche sul forum percui non sento di preoccuparmene ed anzi, mi sarei stupito del contrario.
Ad ogni modo mi impegno di procedere sempre nel limite del possibile secondo le regole impartite e seguendo tutti i consigli ed i suggerimenti raccolti.
Buongiorno, oggi è una ricorrenza significativa riguardo la mia esperienza relativamente all'operazione di ernia inguinale. Sono infatti passati esattamente 3 mesi dalla data dell'intervento, che risale al 23 dicembre 2015, tra l'altro cadeva proprio di mercoledì, come oggi.
Sia i chirurghi che mi hanno seguito sia le informazioni reperite sul forum concordano infatti che, convenzionalmente, si fissa a 3 mesi il periodo necessario affinché si completi il processo di cicatrizzazione e l'assimilazione della tessera.
Nel mio caso, posso affermare che, al momento, sembra procedere piuttosto bene.
Non accuso alcun tipo di dolore ne fastidio invalidante. Spesso non mi accorgo di nulla, occasionalmente invece percepisco come delle sensazioni, che dipendono dalla tipologia di una certa attività o situazione, più che dall'intensità, ma con le quali, per ora, si può tranquillamente convivere e che credo di poter reputare normali. In fin dei conti son passati solo 3 mesi. Sicuramente aggiungerei poi, in modestissima percentuale, il fattore psicologico che consciamente o inconsciamente avrà il suo ruolo nella vicenda.
Per essere più precisi, queste sensazioni alle volte non sembrano apparentemente avere una giustificazione o magari non l'ho ancora identificata io; altre volte invece le ho ben focalizzate e si verificano ad esempio quando tardo ad andare di corpo (pressioni interne) o quando indosso slip con elasticone piuttosto aderente che preme sulla zona interessata o ancora quando mi capita di movimentare per un certo periodo di tempo dei pesi non certo eccessivi ma che possono avere una discreta importanza (nell'ordine di massimo una decina di kg, pesi decisamente superiori mi pare di averli sempre evitati).
La pratica dello sport al momento è "non pervenuto" ovvero non mi pare ci sia uno stretto legame, posso praticarlo senza problemi (ciclismo, stretching, esercizi per tonificare addominali e trekking principalmente), a parte la corsa, che sto invece re-inserendo molto gradatamente e delicatamente abbinando esercizi riabilitativi e seguendo un programma apposito per aumentare coscenziosamente distanza e frequenza di uscite proprio a causa della pubalgia cronica che mi affligge ormai da mesi. Spero in un pieno recupero anche con il podismo. L'operazione all'ernia comunque, già dopo essere trascorso un mese e mezzo dall'intervento, non influisce in alcun modo nella pratica di questa attività in maniera differente dalle altre.
Il gonfiore cicatriziale si è completamente spianato mentre è rimasta piuttosto marcata la sensibilità alterata nella zona circostante la cicatrice e soprattutto sottostante, che si palesa più che altro quando viene palpata direttamente. Credo dipenda dalla recisione dei nervi, mi è capitato anche in altre zone del corpo (a causa di tagli e suture) e so che perdura per molto tempo, anche anni, ma non crea alcun reale problema.
Ho acuito il senso della prudenza, della moderazione, ho ulteriormente affinato l'ascolto del corpo e dei messaggi che manda. Cerco costantemente di monitorare la situazione per prevenire infortuni e per proseguire al meglio la convivenza con la tessera.
Ciao Stefano, in questi giorni ho ri-letto con piacere il tuo resoconto, che avevo già letto prima dell'operazione, che ho subito il 2 maggio. Anche io ho affrontato con spirito e ottimismo il tutto e avevo fretta di reimpossessarmi della mia vita e delle mie abitudini. Non sono mai stato uno sportivo ma due anni fa ho scoperti la palestra e adesso ne sono dipendente! A parte aver perso peso e avermi rimesso in forma, mi ha cambiato anche psicologicamente, quindi l'idea di fermarsi per colpa dell'ernia è stata dura. Ma con calma e costanza ho ripreso a fare piccoli esercizi a casa e ora anche in palestra. A due mesi quasi dall'intervento sto davvero bene! Ma tu sei addirittura un treno!
Un anno fa oggi mi svegliai il mattino ed iniziai a trascorrere il mio primo giorno da erniato.
Sapevo che molto lavoro mi attendeva e soprattutto tanta pazienza (anche perché oltre a ristabilirmi dall'operazione, dovevo cercare se non altro di recuperare da una pubalgia cronicizzata che non mi permetteva ormai più di fare alcun tipo di attività sportiva che prevede l'uso delle gambe).
I primi passi, forse i più complicati e importanti sia dal punto di vista fisico che psicologico, li ho voluti condividere con il forum proprio per aiutare chi come me avrebbe dovuto affrontare l'intervento e sia per essere aiutato dai veterani .
Fortunatamente posso ritenermi soddisfatto del bilancio di fine anno anzi, credo di aver ottenuto risultati che all'inizio ritenevo insperati e questo grazie alla costanza ,alla pazienza approcciando agli esercizi con la dovuta accortezza.
Ho ancora alcune noie da risolvere legate alla pubalgia tuttavia ho ripreso a correre a livello agonistico (seppur ancora con alcune limitazioni) raggiungendo i miei migliori livelli di forma pre-operatori e mi sono "spremuto" parecchio anche con il ciclismo e l'alpinismo, scalando quest'anno anche i miei primi 4000.
Questo per dire che è possibile ritornare piuttosto rapidamente come e anche meglio di prima. Naturalmente, soprattutto i primi mesi, le sensazioni di noia e fastidio (mai dolore comunque) ogni tanto si manifestavano ma, via via, sono sempre più andate scemando. Dal mio punto di vista credo che, in linea di massima, ora posso dire che tutto sommato neanche mi accorgo di esser stato operato quando trascorro le giornate facendo una attività normale eseguendo i gesti della quotidianità.
Qualche sensazione ancora la avverto soprattutto quando corro e "tiro" parecchio, ma non a livello di tessera (che sembra essersi perfettamente integrata), ma di terminazioni nervose, credo legate alla loro lacerazione per via del taglio chirurgico, ma questo è normale; stesso discorso lo avverto in altre zone dove ho delle ferite suturate. Per questo aspetto, per esperienza, so quindi che dovrà passare ancora ulteriore tempo ma poi neanche si fa più caso perché ci si fa l'abitudine, come a tutto del resto.
Procederò quindi con l'eseguire come sempre i miei esercizi posturali che molto bene mi hanno fatto fino ad ora e mi sento ancora una volta, sulla base della mia esperienza, di consigliare assolutamente l'operazione a coloro che ancora hanno indecisioni o timori in merito poiché se il problema è l'ernia inguinale, l'intervento è risolutivo.
Auguri di buone feste ed un augurio di buona convalescenza e decorso post intervento e ripeto anch'io per l'ennesima volta ma proprio perché si è rivelato essere l'aspetto ed uno dei consigli più importanti che si possa dare ovvero armarsi di pazienza e direi anche costanza qualora sia previsto, in qualche caso, adoprarsi ad eseguire esercizi riabilitativi. E naturalmente prudenza.
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1 ospite.)
Spedito - 01/02/2016 : 17:19:04
Dunque non scoraggiarti e prosegui con determinazione, sai che per qualsiasi necessità noi siamo sempre qui pronti a sostenerti…nel limite del possibile…
Miglior resoconto di esperienza
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