Ciao a tutti! Sono stato operato ad un'ernia inguinale bilaterale, in anestesia generale, alle 12 circa di martedì 10 maggio, due giorni e mezzo fa. Vorrei dire prima di tutto che non avendo mai avuto esperienze operatorie (e soprattutto per il fatto di essere parecchio ipocondriaco), al di là della stessa operazione, la cosa che maggiormente mi ha terrorizzato è stata la prescrizione delle 10 iniezioni post operatorie di eparina. Ho pensato di essere un soggetto a rischio trombosi e sono andato in paranoia totale. Poi leggendo ho capito che fa parte della profilassi post operatoria (confermate vero?). Mi sono operato all'ospedale di Crema. Sinceramente non so nemmeno chi è stato il chirurgo che mi ha operato (ma a mente fredda quando tra una settimana andrò a farmi cambiare le medicazioni chiederò tutte le info). Non so quanto è durato l'intervento in sé: so solo di essere "partito" per la sala operatoria alle 12 circa e tornato in camera dopo le 15. Al ritorno dalla sala operatoria mi hanno messo le flebo di antidolorifico e quella per l'idratazione, e oltre a questo avevo anche il sacchetto per il drenaggio del sangue (questo del drenaggio non ho capito se è normale o no).
Il primo"problema" post operatorio è arrivato dopo qualche ora per necessità di fare pipì, ma non riuscendo a farla nel pappagallo alla fine hanno optato per staccare le flebo e con l'aiuto della mia compagna andare in bagno a farla (problema risolto). Stesso problema durante la notte, ma questa volta in bagno ci sono andato da solo.
Alle 7 circa del mattino mi hanno staccato le flebo e potevo muovermi (con le dovute cautele) in modo autonomo. A metà mattina l'infermiere mi cambia il sacchetto per il drenaggio del sangue. Dopo un paio d'ore c'è il giro medico e quando tocca il mio turno il medico dice che va tutto bene, ma preferisce tenermi in ospedale ancora un giorno per far drenare un po' di sangue. A parte la normale fatica ad alzarmi dal letto e a camminare in modo "eretto", la cosa che più inizia a pesare è la noia.
Alla visita medica successiva, giorno 2, il medico dice che è tutto ok e che posso andare a casa: mi staccano il sacchetto del drenaggio e dopo un'oretta eccomi di nuovo in libertà. Arrivato a casa, lontano da medici, infermieri e personale ospedaliero al completo (che prima, durante e subito dopo l'intervento in un certo modo ti fanno sentire al sicuro, sempre pronti ad intervenire al minimo problema), mi trovo ad affrontare totalmente da solo (la mia compagna è peggio di me e solo a vedere gli aghi sviene) l'iniezione di eparina. A questo punto vado in panico non tanto per l'iniezione, ma per il fatto di dover prendere qualcosa per prevenire la trombosi. Mi chiedo se è normale oppure la danno solo ai soggetti a rischio. Poi mi rendo conto che è una prassi che fanno fare a tutti, ma credetemi (e mi rendo conto dell''assurdità) che questo è stato forse il momento peggiore.
Oggi è il giorno 3 dall'operazione, e devo dire che inizio anche a camminare quasi normalmente. Se rimango seduto a lungo poi faccio un attimo fatica a camminare dritto per i primi minuti, ma poi camminando avanti e indietro per la casa riesco a riprendere un'andatura quasi normale, e senza dolori.
Ho lo scroto e la base del pene sul viola scuro, ma ho letto che è normale.
Una cosa che vorrei chiedere a chi c'è passato prima di me, sono le attività quotidiane da evitare o moderare. Per esempio, io abito da solo, quindi devo arrangiarmi per pulire casa e lavare le stoviglie (per la biancheria ci pensa la mia compagna o il lavasecco), ma per le pulizie della casa devo pensarci io (anche perché ho un cane e due gatti e quindi almeno un giorno si e uno no devo pulire (di solito uso una normale scopa e il mocio per lavare). Come mi regolo?
Vi ringrazio ancora per la pazienza, e in ogni caso vi terrò aggiornati su come va il processo di guarigione.
Ciao martin e benvenuto, Mi sembra che stai descrivendo un post operatorio del tutto nella solita frequenza. Ogni ospedale ed ogni chirurgo segue una prassi diversa anche se, in linea generale, poi le cose sono sempre le stesse. Il drenaggio del sangue raramente viene applicato così come il trattamento con l'eparina. Non è che sei tu il caso raro ma la prassi consigliata in quella struttura. Direi che se aspetti almeno la levata dei punti poi puoi fare quasi tutto evitando sollevamento pesi e strapazzi ( per un paio di settimane puoi fare una pulizia di casa più superficiale) Facci sapere come procede
Per il drenaggio non saprei, ma le iniezioni di eparina post intervento (ricordo che ho fatto un'ernia inguinale bilaterale con anestesia generale) non sono "rare" ma sono invece la prassi.
Ho scritto che sono rare perchè è, più o meno, quello che viene fuori dall'esperienza dei frequentatori del forum. Anche a me non è stata indicata così come a molti altri. In questi otto anni di forum vien fuori che più che una prassi, diciamo generale nazionale, le strutture ospedaliere tendono a seguire una prassi propria interna con molte variabili. Forse l'eparina è per via dell'anestesia generale che negli interventi di ernia è piuttosto rara.
Una banale ernia destra operata con lichtenstein. È del 2008 se cerchi in alto a destra trovi tutti i resoconti Andato tutto abbastanza bene poi probabilmente una aderenza al funicolo spermatico mi ha creato queste fitte di calore durante leiaculazione. Niente di grave, certo all'inizio mi sono un po' spaventato poi mi sono abituato e nel tempo il problema è diminuito sia di intensità che di frequenza. Anestesia locale perfetta, niente eparina nè antibiotici. Entrato la mattina alle 7 uscito la sera alle 5. Solito decorso, pene e testicoli viola, testicoli riallineati temporaneamente. Sono rientrato a casa piegato quasi in due ma il giorno dopo ballavo in casa per passare il tempo.
Vabbè, ernia che hai intervento che trovi ... praticamente io ho fatto due interventi in una botta sola, con metodo non "tradizionale" (se si può dire così). Ah...dimenticavo anche di aggiungere che oltre alla flebo per l'idratazione e quella di tachipirina (mi sembra), avevo attaccato una specie di flebo (un siringone enorme inserito a mo di pallottola in una specie di macchina comandata elettronicamente). Se non ricordo male mi hanno detto che era un anti dolorifico.
Al quinto giorno cmq mi sento meglio. Ogni tanto qualche dolore e fitta ma penso sia nella norma.
cacchio....già ieri avevo dei dolori alla parte inguinale destra, che prendevano anche la coscia. Oggi sento delle fitte (per capirci, diciamo che alla mia morosa come battuta ho detto....speriamo non abbiano dimenticato qualche graffetta nella pancia). Infatti l'unico modo per capirci è l'esempio della graffetta. Il dolore lo avverto nella parte sinistra 4 dita sopra l'inguine. E' normale assestamento o mi devo preoccupare?
ciao ragazzi. Eccomi a 25 giorni dall'intervento. Per quanto mi riguarda, ho avvertito dolori più o meno intensi, fino al decimo giorno, poi sempre meno e ad oggi non avverto più nulla. E' solo rimasto il condizionamento psicologico ma in effetti di problemi fisici non ne avverto. Sono un fifone e ipocondriaco, e per questo non ho ancora ripreso le attività quotidiane al 100%. Evito se possibile gli sforzi, non ho ripreso con la mountain bike, ho lavori di manutenzione da fare in casa arretrati ecc... l'unica cosa è andare a camminare e basta. Amici medici della mia compagna (nonché lei stessa) dicono che a 25 giorni dall'intervento posso riprendere le normali attività di sempre.
A questo proposito chiedo conferma anche a voi: posso riprendere ad andare in mountain bike, a fare lavori in casa e le solite cose di sempre? (il lavoro nessun problema perché non richiede sforzi fisici)
con la mountain bike ci andrei piano la ripresa dovrebbe essere molto molto graduale certo non si rompe niente però perchè avere dolori ? riprendi poco poco e vedi che succede ma non strafare perchè quando ci si sente bene si tende a spingere ulteriormente e poi fa male vale anche per i lavori di casa
Originariamente inviato da martin colledan - Ieri : 09:23:24
Ciao Martin e benvenuto anche da parte mia.
Con la bici in effetti ci potrebbero essere dei problemi, ma non è necessario rinunciare completamente, puoi fare delle prove con cautela e vedere come ti senti. Se tutto va bene, puoi progressivamente aumentare il livello di impegno fisico, rispettando i dovuti riposi.
intanto grazie di nuovo per le risposte e il benvenuto!
Mi è anche venuto un altro dubbio riguardo la ripresa di attività fisiche oltre la quotidianità. Faccio agility col mio cane, ma l'impegno fisico non è pesante: c'è da correre, e per capirci i movimenti sono un po' come "driblare" ma senza la palla, cioè cambi di direnzione frequenti, anche netti, e sempre di corsa abbastanza sostenuta. Cosa mi consigliate a riguardo?