Ero e sono ancora reduce da un postoperatorio difficile di due mesi fa al lato sinistro http://www.herniasurgery.it/forum/t...&whichpage=1 e stamattina è uscita l'ernia a destra. Mi sono stupidamente messo a pancia in giù per poco tempo e risvegliato con dolori, capogiri e nausea ma nel dormiveglia non avevo collegato i sintomi. Poi mi sono risevegliato di lato e con la mano ho sentito il gonfiore tipico a destra, anche sotto la cicatrice dell'appendicite. Non mi ha nemmeno lasciato tregua qualche mese per finire gli esami e capire cosa non va nell'altra in odo da non ripetere l'errore. Sono disperato, il mio medico ha detto che ora non posso assolutamente rioperarmi ora dato che fisicamente sono a pezzi per l'operazione fatta due mesi fa. Non so che fare, se fosse andata bene la prima avrei potuto fare questa ma sono stato troppo ottimista. A molti l'ernia uscita non crea dolore e non riescono a cpirmi, a me fa male al punto di dover stare sempre sdraiato e questa non è vita.
mah, francamente la cosa si va talmente così complicando che dare un consiglio, per noi che tra l'altro medici non siamo, può essere davvero azzardato
io ti posso solo dire che cosa farei al tuo posto nelle stesse condizioni
partirei col pacco di tutti gli esami, referti etc fatti per milano da campanelli per una visita
dico campanelli perchè la situazione complessa del primo intervento richiede un esperto almeno per cercare prima di capire e dopo verificare se sia il caso di intervenire, subito dopo o per niente, quindi può essere campanelli ma anche qualcun altro di affidabile
non so bene come tu stia effettivamente fisicamente in genere dopo un intervento d'ernia non è che debbano passare necessariamente dei mesi prima di poter reintervenire, e vale sia per eventualmente lo stesso lato che per la nuova ernia è chiaro che dipende molto da quanto sei debilitato sai fisicamente che psicologicamente e questo un bravo chirurgo te lo può dire solo vedendoti
non è detto che la nuova ernia sia necessariamente da operare subito eventualmente uno slip contenitivo apposito per qualche tempo può essere un buon aiuto nell'attesa, dipende da quanti problemi ti crea
esendo da solo e molto debilitato diventa difficile per me spostarmi a milano. il 17 devo concludere gli esami con tac addome complto e le varie eografie poi porterò al primario di chirurgia in zona che dicono essere bravo. spero lo sia veramente.
Il chirurgo che dovrebbe visitarmi usa il metodo Rutkow, qui descritto dal Dott. Greco http://www.ernia.eu/int_mesh.html che credo operi al S. Orsola e nella pagina dichiara di effettuare una Tailored Surgery ovvero la tecnica che al momento ritiene più idonea http://www.ernia.eu/intervento.html . Pensavo che la Rutkow avesse, rispetto alla Lichtenstein, un plug in aggiunta ma a quanto pare c'è scritto "si differenzia dalla precedente perchè la protesi piana viene applicata senza l’ausilio di punti di sutura con i tessuti circostanti". Questa descrizione sembra simile alla Trabucco con la differenza che non parla di sezionare il cremastere (cosa che nella Lichtenstein non avviene, in teoria).
Nessuno sa darmi una spiegazione in merito? Chiedo gentilmente anche al Doc se possibile.
In breve mi consigliate di contattare un chirurgo ritenuto bravo (primario di due ospedali in zona) e quindi accettare il suo metodo anche se unico per tutti (Rutkow, credo) o andare a cercare un "polivalente" delle varie tecniche?
in teoria l'ideale sarebbe il secondo ma sembra difficile trovarne uno comincerei con concludere gli esami e andare a sentire questo chirurgo poi ci ragionerei sopra
Non dipende dalla tecnica ma da come la si fa. se fatta bene ed è efficace qualsiasi tecnica va bene La Rutkow prevede in origine l'uso di un plug e di una retina messa al di sopra. Se fatta bene è efficace come le altre.
Si affidi ad un chirurgo di cui le hanno ben parlato e senta cosa dice.
Grazie Dottore, chiedo gentilmente la differenza fra Trabucco con plug e Rutkow e se in quest'ultima tecnica il cremastere venga sezionato, Grazie mille.
Un'amica mi ha parlato di un suo conoscente che è stato operato dal chirurgo che probabilmente mi opererà l'altra. Ha eseguito DUE ernie, destra e sinistra, lo stesso giorno in anestesia locale ed è stato benissimo. Sarebbe stato un sogno per me ma tutti dicevano non fosse possibile farle insieme. Da non crederci, avrei potuto sistemare tutto e in modo diverso.
certo che si possono fare due ernie insieme, non è una novità in genere si fanno in laparoscopia e non a cielo aperto il chirurgo dovrebbe essere esperto in questa tecnica
il nostro doc una volta ci ha indicato che dal punto di vista puramente economico un intervento d'ernia vale per uno, due ernie due interventi, ma una bilaterale vale per uno purtroppo i manager fanno i conti così
Ovunque avevo letto (a parte rari casi) si potesse fare solo in laparoscopia. Invece lui le ha eseguite a cielo aperto, in day surgery e anestesia locale. Mi sto torturando al pensiero di non aver chiesto prima, di non aver saputo prima Tecniche e metodi sono troppo importanti e il paziente deve conoscere. Queste sono le cose importanti da scrivere non le piccolezze.
ma se la tua seconda ernia è spuntata solo dopo qualche mese dall'intervento sulla prima non avresti comunque potuto valutare le possibilità di una bilaterale
ripeto, non so perchè ma, in generale, le bilaterali si fanno in laparoscopia, purchè il chirurgo conosca bene la tecnica è più che evidente che nulla vieterebbe di farne 2 a cielo aperto che però hanno il problema di un postoperatorio su due lati insomma ci son sempre i pro e i contro anche per questa ipotesi
Francer avevo già l'ernia "in arrivo" e quindi sapevo di doverla fare. Non sapevo, invece, si potessero fare entrambe a cielo aperto. Sinceramente se avessi potuto scegliere l'avrei fatto ma col senno di poi... Se si ha un postoperatorio semplice va bene comunque, se si deve patire meglio tutto in una volta dato che non mi pare sia sto gran bel balletto.
p.s. torno ora da una tac addome completa, un esame di 5 minuti per un pomeriggio di attesa e una settimana per il referto. Ora riparto per andare a fare due ecografie, muscolotendinea e tessuti molli (credo) insomma sempre per vedere che cavolo succede là dentro e poi dovrò fare la visita chirurgica privata.
Di ritorno da ecografia tessuti molli. Ora, che tutto sia possibile ok ma i miracoli ancora non li avevo ricevuti. L'operatore ha cercato con ogni mezzo (da sdraiato, in piedi, di fianco etc) l'ernia dx ed eventuale laparocele sotto la cicatrice dell'appendicite ma non ha trovato nulla. Gli ho fatto vedere il reperto prima dell'operazione nel quale risultano bilateralmente (la destra più grande anche se lui confondeva i mm con i cm), gli ho spiegato che medico curante e chirurgo l'hanno sentita tramite visita ma lui, ovviamente, ha risposto che non può scrivere ciò che non appare.
Questo i referto:
"Lo studio ETG condotto sulle regioni inguinali evidenzia a sx una formazione lineare iperecogena compatibile con presenza di "rete" in esiti di recente ernioplastica. Non sono ecodelimitabili focalità a carattere lacerativo a carico dei ventri muscolari esaminati. Bilateralmente si evidenziano alcune linfoadenopatie con diametro max di 7mm a sx e caratteristiche prevalenti di reattività. Non evidenziabili formazioni erniarie. Come referto accessorio si evidenzia modico idrocele corpuscolato a sx."
In pratica era più preoccupato dell'idrocele che secondo lui andrebbe curato con antinfiammatori o antibiotici poichè presumibilmente la zona è infiammata dal funicolo al testicolo (dice che con la sonda il funicolo non si vede). Mi ha anche detto che "ci vuole almeno un anno affinchè tutto si sistemi dato che un'ernia non è roba da poco, un corpo estraneo si deve inglobare ai tessuti." Ha supposto quindi peristalsi, anse o diverticoli (questi alcuni dei termini usati) ma nonostante i 40 minuti di visita non ha trovato nessun tipo di ernia. A onor del vero diceva che non c'erano nemmeno i (da lui citati e temuti) linfonodi fino a quando gli ho chiesto (senza sapere di cosa si trattasse) cosa fosse quella specie di sasso che sentivo dopo la ferita a lui mi risponde "ecco, nemmeno a dirlo", salvo poi trovarne altri e descriverli come "normali". In pratica secondo lui bisognerebbe indagare sull'intestino che in effetti mi da' problemi da tempo. Ci sta, ma l'ernia dov'è andata? Come si può non vederla, che sonda aveva? Non mi stupisco più di nulla ormai ma diffiicilmente un'ernia scompare. La tipa precedente la vide solo appoggiando la sonda. Spero che la tac tolga ogni dubbio, le ecografie ho visto che sono mooolto approssimative a seconda della sonda e dell'operatore.