Ciao a tutti, scusate per il post lungo. A tre anni e mezzo dall'operazione dell'ernia destra, venerdì prossimo toccherebbe la sinistra, ma ho dei dubbi se farmi operare o aspettare. Partiamo dal principio. Da settembre scorso ho inizato ad avere dei dolori giocando a pallone. Non parliamo di dolori fortissimi, ma fastidiosi quel tanto da non permettermi di giocare, nemmeno in porta (partite scapoli ammogliati ). L'ernia mi doleva durante la corsa, nei cambi di direzione, nei movimenti repentini. Ma se facevo dei trekking con pesi sulle spalle, camminate, ecc... nessun problema. Comunque andai dal chirurgo il quale mi confermò che l'ernia era appena appena accennata e che non sarebbe stata da operare. Io lo sapevo, ma gli obiettai che comunque non mi permetteva di giocare a pallone e quindi gli dissi, in tono scherzoso, di far conto che fossi un giocatore professionista, dove è prioritaria l'attività rispetto alla necessità. Detto ciò eccomi in lista di attesa. Nelle due settimane scorse ho affrontato due traslochi ed ho portato decine di pacchi di piastrelle, sacchi di cemento da 30 kg, lavori di ristrutturazione e demolizione pesanti, ecc... e l'ernia non mi ha fatto male. Quando, proprio in quei giorni sollevavo a mia moglie i dubbi su effettuare l'operazione visto che saranno due mesi che non ho nessun fastidio, ed ecco che mi ha chiamato l'ospedale per fissare l'operazione a venerdì prosssimo. A questo punto sono scattati dei dubbi atroci. Oggi sono andato a correre ed ho fatto movimenti "tipo calcio" e, sinceramente un leggerissimo fastidio l'ho sentito, ma nulla che precluda nessun tipo di attività fisica. Il mio dubbio è questo: non è che se salto l'operazione e ricomincio a giocare, dopo 4-5 partite sono punto e a capo? Mia moglie dice di farmi operare così mi levo il pensiero, oltretutto visto che l'ernia non è uscita dalla sede, la retina dovrebbe fissarsi meglio ad una parete sana. Voi cosa fareste?
Una delle cose che i medici non dicono perchè "non tecnicamente opportuno": l'ernia è sempre bilaterale, perchè se un lato della parete ha ceduto, vuol dire che ha iniziato a sfaldarsi anche l'altra e prima o poi uscirà. Siamo simmetrici. E' solo questione di tempo. Oltretutto, dopo il primo intervento, con una parte rinforata aumenta la pressione sull'altra, già compromessa.
Altra boiata dei medici: se l'ernia è monolaterale, quell'altra, anche se solo una punta "tecnicamente non è ancora opportuno operarla".
Risultato: sbattuto in lista d'attesa per due interventi devastanti. Un anno ciascuno in media per una completa riabilitazione, se completa si potrà chiamare. Percentuale di possibile dolore cronico a vita raddoppiata, il 30% per ogni singoloo intervento, il 60% quindi per due interventi.
Altra boiata: l'intervento in laparoscopia non si fa su ernia monolaterale. Ma l'ernia, alla fine, è sempre bilaterale. Se avessi fatto l'intervento in laparoscopia ti avrebbero riparato la prima ernia e rinforzato la parete in corrispondenza di dove oggi hai la seconda. E staresti giocando tranquillamente a pallone dimenticandoti del problema.
Per il resto non so con quale tecnica ti operino, in ogni caso il procedimento non cambia, i piani anatomici vengono comunque sezionati e riposizionati. Al posto tuo per come l'hai raccontata rinvierei in avanti di alcuni mesi, anche valutando se poi operarsi ancora per via anteriore oppure posteriore.
ciao oliver e benvenuto, può essere che l'ernia si faccia sentire e no, è altamente probabile che nel tempo peggiori ma i tempi non sono uguali per tutti
credo che ci si debba operare solo quando avere l'ernia ci impedisce di fare le cose normalmente, solo quando la vita quotidiana è compromessa
francamente non mi sembra il tuo caso al momento ma solo tu puoi sapere quale è il tuo grado di sopportazione
non sono affatto d'accordo con squartato sul fatto che una volta operato un lato necessariamente "perchè siamo simmetrici" prima o poi dovremo operare l'altro
accade, come nel tuo caso e di altri amici del forum, ma non è affatto scontato io per esempio sono stato operato quasi 9 anni fa a destra e non ho nessun sintomo a sinistra e conosco parecchie persone operate solo su un lato
Anche io non ho nessun sintomo dall'altra parte almeno fino a qualche mese fa ma so da anni di avere una punta. Non bisogna essere scienziati per capirlo: il corpo umano è simmetrico, se hai una parte attorno al canale inguinale non "tenuta" adeguatamente dai muscoli addominali lo stesso hai dall'altra. Se uno sforzo ti ha fatto cedere una parte anche l'altra è stata sottoposta a sfiancamento. Sono come le "bollicine" sulla fascia esterna dello pneumatico: si forma perchè ha ceduto la tela interna. Mettiamo tu ne abbia due su una stessa ruota. Una scoppia. La ripari (non si può ma facciamo finta). Dopo un pò scoppia anche l'altra.
C'era un utente qui operato 30 anni prima con la Bassini. Esce l'ernia dall'altra parte e si riopera (dopo l'esperienza precedente col cavolo che si è rioperato a cielo aperto).
La cosa è assolutamente soggettiva, sai tu il dolore che provi e le attività che fai. Personalmente ( ripeto è una mia spassionata opinione, la scelta è tua e basta...) credo che se hai un ernia vuol dire che hai un "passaggio" diretto o indiretto, aperto o comunque debole, e questo non si ripara da solo, nella migliore delle ipotesi rimane come è ora, io mi farei operare, comporta un po di dolore e qualche sopportabile sacrificio, ma poi ti togli il dente e via. Più che altro sono i tempi d'attesa che rendono la scelta difficile, se si potesse rimandare sapendo che se ti torna nel giro di una settimana ti operano sarebbe tutta un'altra cosa, dalle mie parti i tempi d'attesa sono di un anno e mezzo... Se tornasse fuori rimanere inabili per tanto tempo sarebbe un bel casino. Poi a dispetto di quanto ormai si legge in questo forum ogni giorno, l'operazione normalmente non rende inabili, va a buon fine e nel giro di 2-3 mesi si torna a una vita completamente normale, come hai già potuto verificare col tuo precedente intervento. La valutazione rimane tua, esistono anche mutande contenitive ( da mettere sopra le mutande normali) che aiutano a tenere su la panza e quindi ridurre sintomi dell'ernia, ma non sono un rimedio, solo un aiuto. Una cosa sola è certa: smetti SUBITO di portare pesi e fare sforzi, se no te la tiri proprio...
Anche io non ho nessun sintomo dall'altra parte almeno fino a qualche mese fa ma so da anni di avere una punta. Non bisogna essere scienziati per capirlo: il corpo umano è simmetrico, se hai una parte attorno al canale inguinale non "tenuta" adeguatamente dai muscoli addominali lo stesso hai dall'altra. Se uno sforzo ti ha fatto cedere una parte anche l'altra è stata sottoposta a sfiancamento. Sono come le "bollicine" sulla fascia esterna dello pneumatico: si forma perchè ha ceduto la tela interna. Mettiamo tu ne abbia due su una stessa ruota. Una scoppia. La ripari (non si può ma facciamo finta). Dopo un pò scoppia anche l'altra. C'era un utente qui operato 30 anni prima con la Bassini. Esce l'ernia dall'altra parte e si riopera (dopo l'esperienza precedente col cavolo che si è rioperato a cielo aperto).
Originariamente inviato da squartato - Oggi : 09:46:48
No, non siamo simmetrici oltretutto (non ci vuole uno scienziato per vederlo) e non necessariamente si verificano le stesse condizioni No, non siamo come pneumatici
Premetto che nel 2013 mi hanno fatto la parte destra a cielo aperto e non ho avuto nessun problema.
Comunque il medico di famiglia mi ha detto che di evitare visto che è appena accennata, mentre in ospedale, dove sono tornato ed ho espresso le mie perplessità, un giovane medico (ma non così giovane) mi ha detto che lui si farebbe operare, tenendo in considerazione che sono una persona molto attiva e che se si dovesse strozzare allora poi sarebbero problemi. Insomma, anche se non è necessario, si toglierebbe il dente. Alla fine propendo per questa soluzione, intanto sarebbe solo un rimandare, visto che non sono proprio un sedentario e prima o poi...
Modificato da - Conte Oliver on 11/04/2017 18:25:29
difficile darti un consiglio, la scelta deve essere tua, in base alla tua situazione attuale e al grado di fastidio che l'ernia ti da. Se non hai troppi fastidi, c'è tutto il tempo per maturare una decisione serena senza fretta. Se poi conosci già i medici e la struttura dove sottoporti ad intervento, il primo gradino è già superato, per il seguito sei già esperto.
Se posso darti un consiglio da appena operato alla seconda che era visibile ma totalmente asintomatica, operati. Recupererai velocemente, più che magari aspettando che si ingrossi ulteriormente, e non avrai più pensieri.