HELP! Mi sono deciso a rimettermi in lista per il mio intervento ma sono in cerca di incoraggiamenti e consigli Per prima cosa non so se sarà bilaterale o meno. L'ernia è stata conclamata anche dall'altra parte (vista con ecografia) e giudicata operabile da un chirurgo (con tecnica open). Il chirurgo che ho scelto io però è un altro e secondo lui a suo tempo (1 anno fa) non c'era dall'altra parte e decise di fare solo una parte a cielo aperto, ma io ho rimandato l'intervento. Sono entrambi chirurghi esperti di parete addominale e questo secondo fa anche docenza di laparoscopia però non so perché non mel'ha proposta. Insomma non so cosa augurarmi e cosa cercare di fare adesso che dovrò ritornare in visita a pagamento :( Vi confesso che ho anche una discreta paura dell'intervento come tutti ma in particolare di dolori cronici e recidive (si legge tutto ed il contrario di tutto) Uno dei motivi per cui vorrei farlo è anche quello di tornare finalmente a cantare (anche se solo per hobby) cosa che probabilmente è stata la causa del tutto.
Bene, cominciamo con il dire che qualunque intervento può dare problemi, anche uno considerato banale com è quello d'ernia. Non lo puoi sapere a priori. Ci si deve decidere per l'intervento solo quando si ritiene che la situazione influisca troppo negativamente sulla vita di tutti i giorni. Se la seconda ernia è considerata operabile chiedi che ti venga effettuata una bilaterale in laparoscopia. Non c'è nessuna ragione per fare due interventi a cielo aperto nell'arco di 6 mesi un anno. Una buona giustificazione e sacrosanta, con il secondo chirurgo, potrebbe essere che non vuoi passare due post operatori in open. In ogni caso cerca di assumere informazioni le più precise possibili in modo da poter decidere con maggior cognizione di causa.
così facendo Francer mi spaventi :D so che non esistono interventi senza rischio ma è anche difficile capire quando non la sopporti più. A me crea alcune limitazioni sia psicologiche che fisiche, non sono insopportabili ma di sicuro fastidiose. E poi mi dispiace non poter azzardarmi neanche a provare a cantare più. Però vivo bene lo stesso.
Riguardo all'operazione il punto è che il chirurgo a cui mi affido non la giudicò operabile quella a sinistro e credo che farà altrettanto perché non la sento certo crescere (anche se da il classico fastidio di tanto in tanto dell'ernia che tenta di uscire). Inoltre c'è da dire che la laparoscopia è quella che prevede più effetti gravi in caso di problemi. C'è di buono che in quel reparto hanno operato una persona che conoscevo di un intervento di rimozione dei nervi e ricostruzione della rete per precedenti interventi mal riusciti, aveva dolori atroci insopportabili ed ha risolto egregiamente a quanto mi ha detto stava meglio dopo poco.
Ma no, che spavento. Non c'è nulla di cui spaventarsi ma credo sia sempre il caso di essere sinceri e dare i migliori consigli possibili. Verifica la situazione della seconda ernia e, se è appena operabile, io consiglierei di cercare di farle insieme. Mi è capitato di essere in trentino per vacanza e dover accompagnare un amico in ospedale per altro tipo di problemi. Il medico (chirurgo) che l'ha visitato ha confermato le sue due ernie inguinali e detto che loro le operebbero entrambe in laparoscopia. È vero che per non creare altri problemi il chirurgo deve esserne capace ma ormai la laparoscopia non è più una tecnica nuova nelle mani di pochi esperti.
Il chirurgo in questione è anche docente di Laparoscopia, vengono da altre città per imparare. Ciononostante ha proposto tecnica open, forse perché l'altra non è chirurgicamente palpabile (evidenziabile solo con ecografia e quindi non operabile). Per altro operando l'altra potrei correggere pure un varicocele per ora non particolarmente dannoso. Sulla Laparo c'è da dire che anche, a differenza della open, si rischia di più in caso di incidenti, certo è che se per la open ti opera un cane allora è diverso. Io conosco persone anziane operate con la open da chirurghi non proprio espertissimi e stanno bene.
Perdonami, lo dico per te ma credo che il "forse perchè" non debba essere incluso tra i fattori di scelta, se prima non hai assunto tutte le informazioni utili. Insisto che secondo me è una querstione di costi ed alcuni chirurghi sentiti per l'altra parte insistendo alla fine me lo hanno detto chiaro e tondo: potremmo fartelo ma non lo facciamo perchè ci costa troppo.
Di persone operate da chirurhi non espertissimi, come tu li chiami, ne è pieno, perchè l'ernia open è l'intervento che fanno fare agli specializzandi nei policlinici universitari spesso a pazienti ignari che non hanno afferrato il fatto che il chirurgo "supervisiona" (leggi si fa un giro tra i tavoli operatori) ed il ventenne specializzando opera materialmente. Magari ti potrà anche andare bene ma io non mi farei neppure sfiorare vista l'alta probabilità di errori inversamente proporzionale al numero di interventi eseguiti, e lascerei ad altri questa esperienza...
In realtà gli interventi eseguiti da specializzandi con tutor esperto vanno un pò meglio di quelli eseguiti da chirurgo mediamente esperto (non di quelli veramebnte esperti) Comunque la laparoscopia nell'ernia inguinale è border line, con indicazioni precise, la recidiva, eventualmente la bilateralità, la presenza di patologie concomitanti. In ogni caso l'indicazione per l'intervento di ernia non complicata : 1 ) se aumenta di volume 2) se è sintomatica 3) se impedisce di fare cose che se non ci fosse l'ernia si farebbero (esempio cantare...) 4) se si complica.
Grazie dottore, secondo lei la laparoscopia è consigliabile anche se da una parte è conclamata dall'altra c'è una punta di ernia? O meglio fare prima l'uno e poi l'altra? Per altro dove c'è la punta ci sarebbe anche un principio di varicocele da correggere.
Io comunque so che gli effetti più temibili (per quanto rari) sono con un intervento in laparoscopia. Anche se è il chirurgo a decidere io credo che a parità di esperienza sarei dell'opinione che farsene prima una e poi (eventualmente l'altra) sia meglio sia per i rischi siaa per il discorso del varicocele. Sbaglio? Grazie
Piu che al'intervento in sè, a mio avviso dovresti pensare prima al dopo intervento ed alle condizioni fisiche che ti aspetti di avere, altrimenti rischi seriamente di ritrovarti del tutto insoddisfatto dell'intervento ed in maniera irreparabile. Per questo cerca di vedere oltre ciò che ti propinano i protocolli ospedalieri che spesso rispondono solo a logiche di costi (disastrati) e di disponibilità dei chirurghi che sanno fare open o laparoscopia. Per il resto non ho trovato finora due medici che la pensano allo stesso modo su come è meglio operare. Persino nello stesso ospedale e sulla stessa tecnica open usata lì dentro...
Se hai un'ernia monolaterale che tra un po' di tempo con buone probabilità potrà diventare bilaterale puoi anche fare due interventi open ritrovandoti da tutte e due le parti le conseguenze di due interventi chirurgici invasivi, quindi: due cicatrici che dovrai vedere ogni mattina e che non sno certo incoraggianti, doppia mutilazione del cremastere e doppia paralisi del testicolo, due zone inguinali gonfie ed irrigidite che non sentirai piu come prima e te ne accorgerai ogni giorno sotto la doccia o anche cercandoti il coso quano vai ad urinare, doppia probabilità di dolore eiaculatorio e/o dolore cronico, doppio cordone ciactriziale sotto la ferita ed altre amenità.
Io oggi ho scoperto, dopo una serie di conseguenze come sopra "tutto nella norma" come dicono i medici solo dopo l'intervento open e mai prima, ho scoperto che l'intervento monolaterale mi ha anche provocato un varicolece indotto, cosa che prima non avevo e che non so adesso quali accidenti di conseguenze mi darà in futuro.
P.S.: Il dottore del forum se ben ricordo ipotizzava ma non trovava casi di varicocele indotto? Eccolo qui.
Leggo poi che sei un tipo ansioso verso la chirurgia, beh anche io lo sono e sono andato a farmi aprire facendomi coraggio che "tanto è una cavolata". Bene, oggi mi ritrovo con un disturbo post traumatico iniziato con la puntura nella schiena fatta male, alla sala operatoria dove ero cosciente e finito quando mi hanno ributtato negli spogliatoi piegato in due con le mie gambe. Cosciente senza sapere che mi stavano rovinando. A valle di tutto, ti lascio immaginare quali potrebbero essere le cnseguenze sulla tua vita più personale.
E tu dovresti farne due ? E sei ansioso peggio di me... Senti, c'è una tecnica che senza accorgerti di nulla in anestesia generale ti mette a posto da tutte e due le parti senza cicatrici e senza macellarti le parti intime, in piu in modo piu razionale visto che una vasca da bagno il tappo si mette da sopra per tenere chiuso e non da sotto, sopratuto che ti provoca uno shock emotivo molto meno pesante.
Non farti troppo impressionare dalle ventilate possibili conseguenze, in sala operatoria se si muore si muore anche di tonsille, poi scegli quello che preferisci....ma ricorda che non sei una macchina da riportare in officina per un doppio tagliando, come ti vedono i protocolli ospedalieri, ma un essere vivente fisicamente ed emotivamente frangibile con una vita personale, un lavoro ed una famiglia a cui pensare.
Come al solito squartato ha capito il senso del titolo della discussione "In cerca di coraggio e consigli" descrivendo come certe cose che certe non sono. La cicatrice il più delle volte non si vede affatto a meno che non te la vai a cercare tutte le mattine in mezzo ai peli pubici o "cercandoti il coso" qualora facessi così fatica a trovarlo. Il taglio del cremastere non viene sempre effettuato. La paralisi del testicolo è un caso così raro che in 9 anni di forum non l'ho sentito da nessuno, forse un paio di varicocele indotto (che dire poi che è indotto è sempre di difficile dimostrazione) Anche io son d'accordo che fare un solo intervento in laparoscopia sia preferibile che due tradizionali, se il chirurgo lo sa fare, ma conosco personalmente almeno sei persone operate sia dx che a sx tradizionalmente che non hanno avuto nessun tipo di problema a parte forse una leggera insensibilità del solo tratto inguine coscia.
letto quanto è stato scritto fino ad ora, mi sento di aggiungere solo poche righe in base alla mia esperienza personale che è stata molto positiva. Non è certamente facile dare consigli a chi come te chiede cosa sia meglio fare, io stesso ho cercato qui nel Forum una risposta certa, ma alla fine ho fatto la mia scelta sulla base dei racconti letti nel Forum e, soprattutto, grazie alla buona sensazione che mi dava il chirurgo al quale mi sono affidato. Abbiamo detto più volte che la certezza del risultato non può essere garantita da nessuno, gli imprevisti e le complicazioni sono sempre possibili. Io ho trovato molto importante poter conoscere l'esperienza di tanti di noi, sia le esperienze positive come la mia (ce ne sono tantissime nel Forum), sia quelle problematiche come quella di squartato, o di molti altri. E' importante che ognuno di noi racconti la sua storia in modo completo e sincero, perchè in effetti questa è l'utilità del Forum: far conoscere il maggior numero di informazioni possibili. Ogni utente deve leggere e valutare con la propria sensibilità il valore delle informazioni, tenendo sempre conto del fatto che solo un medico ci può dare la soluzione giusta per il nostro specifico problema. Dunque la prima nostra preoccupazione deve essere quella di trovare un bravo chirurgo al quale affidarsi con "relativa tranquillità"...dico "relativa" perchè ognuno di noi ha guardato all'intervento con comprensibile apprensione! I casi positivi sono la stragrande maggioranza, anch'io come Francer ho amici e conoscenti che dopo l'operazione hanno ritrovato un'ottima qualità di vita, e ti invito a non preoccuparti troppo. Leggendo le esperienze raccolte nell'archivio avrai visto che la soggettività è grande e come si dice comunemente, ogni paziente è un caso a sè stante.
Avevo detto "poche righe", ma come al solito mi sono dilungato...ti invito a continuare la lettura nell'archivio del Forum e spero che il tuo intervento, quale che sia la tecnica scelta, ti permetta di tornare a cantare come prima, meglio di prima e...senza più l'ernia a trattenerti!
Poi potresti inviarci un file audio a documentazione del buon risultato!
P.S. ho dimenticato di aggiungere per quanto riguarda il dolore cronico, che forse non è chiaro ad alcuni e non lo era neppure a me, che il dolore cronico non è solo dato dall'incarceramento di un nervo nei punti applicati nelle tecniche che li prevedono. Si fa un gran parlare delle tecniche sutur-less e tension less come panacee per il dolore cronico, in buona parte è vero, compresa quella tanto decantata protesi ProGrip suturless ed elastica che in effetti esclude le conseguenze dovute ai punti, pare anche più "comoda" ma non ti esime dalla possibilità di dolore cronico (fonte: un chirurgo).
Nella tecnica open vanno comunque a piazzare una rete e a volte un plug in mezzo ai tessuti, ove si forma un muro cicatriziale che fa da barriera per l'ernia, in pratica si forma una "bistecca" che reclama il suo spazio tra tessuti, vasi, nervi e quant'altro. Quella cosa che si sente poi a vita nel sottocute, la parte operata piu gionfia e dura dell'altra. Ed è qui che la "bistecca", tra pressione esercitata e la cicatrizzazione può (al condizionale) dare problemi al nervo e dolori dalla ferita fino al testicolo, con conseguente probabile frequente dolore cronico. Magari non continuo 24h ma in certe posizioni o durante certe attività, ma cronico. Si può sapere prima se succederà ? No, ma le statistiche che leggo in giro non sono incoraggianti. Riflettendo, iniziavo a domandarmi se la cosa sia piu o meno frequente nelle persone piu rotonde con ciccia o nelle persone magre e tirate, oppure è ininfluente. Non è solo un fatto di punti interni quindi...
Nella laparoscopia questo se succede, succede in maniera molto piu contenuta. Essendo cmq la rete sistemata al di sotto degli strati, credo ci sia meno possibilità (ma dovrebbe dircelo meglio chi l'ha fatta) di avere una "bistecca" più dura e gonfia sotto la pelle anche a distanza dall'intervento. Alcuni fissa(va)no la rete con punti o tachs, alcuni la colla, alcuni nulla. Leggevo di un chirurgo di laparo che dopo aver eliminato i punti non ha registrato in reparto piu casi di dolore postoperatorio. Un altro chirurgo con cui ho parlato di recente mi ha detto che la colla si è meglio ma se non si fa attenzione potrebbe li per li evadere dalla sede di applicazione e formare aderenze con l'intestino.