Ciao a tutti, vi espongo brevemente quella che è stata la mia esperienza in ambito ernie addominali: 1 INTERVENTO (NOV 2017): incisone laparotomica e posizionamento di VENTRALEX BARD ST intraperitoneale (molto poco risolutiva). 2 INTERVENTO (GIUGNO 2018): lo stesso chirurgo opta per una laporoscopia in cui rimuove quasi l'intero plug non avendo aderito come sperato (pochi miglioramenti, persistono i sintomi) 3 INTERVENTO (OTTOBRE 2018): mi decido a sentire un nuovo chirurgo che analizzando la storia clinica decide di intervenire nuovamente inserendo, questa volta extraperitoneo, una rete 2x3 cm tramite incisione laparotomica (risoluzione sintomi).
Purtroppo a distanza di 8 mesi dall'intervento presento un rigonfiamento a lato della cicatrice chirurgica comparso circa 3 mesi fa durante qualche blanda flessione. La sensazione è quella di un fastidioso ingombro che si rende più evidente se sto in piedi o dopo aver mangiato. Ho risentito il chirurgo che mi ha operato 8 mesi fa in Columbus a Milano e sostiene sia tutto nella norma, un altro chirurgo invece sostiene si tratti di una recidiva (laparocele???). Gli unici esami strumentali che ho effettuato sono una TC parete addominale senza contrasto che referta soltanto la presenza di tessuto desmoide postchirurgico di 3x2x1 cm, così come le due ecografie cute e tessuti molli effettuate. Di qualche chirurgo mi fido? Vi allego la foto e ringrazio chi si interesserà.