|
|
31
Spedito - 17/12/2019 : 12:23:37
|
» Soggetto:
Re: Ernia inguinale DX del 11/10/2019
|
Caro dottore se ci fa bene caso io non parlo della totalità, ma di stragrande maggioranza, troppo grande rispetto al (troppo) piccolo insieme di chi lavora come dovrebbe e del quale purtroppo non ho ancora incontrato nessuno. Ho avuto modo di parlare con vari chirurghi sia prima che dopo l'intervento, prima da povero paziente ignorante in materia, poi da paziente rovinato e suo malgrado con conoscenze approfondite, qualcuno di questi medici anche esperto chirurgo di parete e di chirurgia dell'addome. Non è il mio mestiere è vero, ma ritengo di avere un minimo di intelligenza, seppur modesta, per poter capire questi argomenti.
Ebbene la sola cosa che ne ho tratto è il capire che il livello medio è veramente basso.
Vorrei fare una tabella da una parte con nomi e cognomi, dall'altra con tutte le vere e proprie castronerie che ho sentito pronunciare, purtroppo non mi è possibile per ovvi motivi di responsabilità penale. Del dolore cronico nessun accenno, qualcuno solo su insistenza parla di "possibili lievi neuralgie" dopo l'intervento, chi dice che nel 90% la laparoscopia va in recidiva, chi dice che il cremastere è il nervo che permette l'erezione non un muscolo, chi dice che in laparo si piantano le tachs e queste provocano dolore (ndr: le tachs in laparo si usavano 20 anni fa..), chi esclama "e che si aspettava di tornare come prima", chi dice che il testicolo che si abbassa è solo un dettaglio estetico e non si dice prima dell'intervento, e tante altre perle scientifico-deontologiche
Se tutto questo non le sembra possibile, per logica posso solo arrivare a pensare (non mi riferisco a lei sia chiaro) che ci sia come un clima di omertà generalizzata dei chirurghi per il semplice fatto che nel 30-40% dei casi non sono in grado di garantire un intervento ben riuscito, dal superesperto al chirurgo generalista. Nessuno mi ha mai detto "in x casi su Y sappia che rimane dolore cronico".
Verissima poi la diversità di giudizio sull'opportunità di intervento o meno. Da esperienza mia e di altri sto intuendo che la colpa in buona parte è di alcuni medici di famiglia, ovvero la persona di cui il paziente piu si fida, che si sentono mini-primari di tutto, magari ex-specializzandi falliti, e spingono già essi la gente ad andare sotto i ferri tanto è una passeggiata, magari sbeffeggiando i propri stessi pazienti quando tornano dalle visite specialistiche con ovvi dubbi (e tanti saluti alla deontologia...). In altre parole i pazienti partono già con un forte input sbagliato. Il mio ex medico di base in particolare andrebbe sospeso all'istante dall'Albo perchè è letteralmente pericoloso.
Questo mi fa ancor di piu preoccupare se mai, facendo le corna, dovessi avere un malanno piu grave. Se il livello per una semplice ernia è questo, a chi potrei mai affidarmi per eventuali ben piu gravi patologia ?
Quindi il consiglio è di cercare accuratamente il chirurgo, per conoscenze e referenze, prepararsi sulla materia prima della visita e del colloquio, saper osservare come si pone, fare domande mirate sulle SUE casistiche (quante ne fa, quante riescono, quante non le riescono), in USA è del tutto normale e legittimo, e se glissa, andare da un altro. Come quando si cerca una macchina usata e si cerca di capire se è una fregatura. Mai andare con impegnativa in visita chirurgica, capitano troppo spesso scalzacani o specializzandi ancora inesperti
|
Modificato da - squartato on 17/12/2019 12:31:35 |
Paese: ~
Invii: 527 ~
Utente dal: 10/11/2016 ~
UltimaVisita: 15/12/2024
|
-> Moderatore
|
|
|
|
Membro iniziale
|
|
32
Spedito - 02/01/2020 : 20:57:47
|
» Soggetto:
Re: Ernia inguinale DX del 11/10/2019
|
Rieccoci! Ieri sono uscito per la 6 volta in mountain Bike e non nascondo che oggi ho parecchie fitte nella zona base del pene destro e inguine.. vero anche che ho strapazzato molto la zona facendo qualche salita.. stiamo a vedere! Purtroppo non posso che quotare l’amministratore.. anzi! Molte volte può essere la risposta del nostro corpo non prevista a questo tipo di intervento o qualsiasi intervento in generale! Per quanto riguarda l’iter diagnostico .. io ho eseguito in ecografia dei tessuti molli inguinali, successivamente mi sono state praticate delle iniezioni di cortisone nella zona del tubercolo pubico che è in realtà la zona dove io ho più fastidì! Per finire mi hanno detto che per i primi 3/4 mesi (nel mio caso) potrei avere questo tipo di fastidì.. successivamente si valuterà cosa fare: possibile rimozione della protesi, neurectomia o agire con impulsi elettrici sui nervi.. è però una situazione molto soggettiva questa è varia di medico in medico. Io credo che ogni chirurgo facci del suo meglio per darci una qualità di vita più che accettabile, dopodiché purtroppo gli imprevisti possono sempre capitare.. non mi sento benissimo, ho fastidì e fitte, non sono invalidanti quindi per il momento voglio capire se se ne andranno spontaneamente o meno... l’unico consiglio che mi sento di darvi e di trovare un medico che vi sia vicino e vi dia molta fiducia perché è fondamentale in qualsiasi iter terapeutico... che si ernia o che sia una “banale” otite. Andrea
|
Paese: ~
Invii: 12 ~
Utente dal: 22/11/2019 ~
UltimaVisita: 15/02/2022
|
-> Moderatore
|
|
|
|
|
| |