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Chirurgia dell'ernia inguinale
Inizio dell'esperienza con l'ernia inguinale
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Spedito - 23/04/2021 : 17:52:22
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Buongiorno a tutti!
Mi chiamo Viktor, un ragazzo di 22 anni, e leggo il vostro forum da qualche settimana ormai. Sono dalle parti di Asti - Torino. Volendo documentare il mio percorso, sia per suggerimenti che per aiuto futuro a qualcuno, ho deciso di iniziare da qui.
Vi spiego il mio caso: a febbraio 2020 dopo aver messo una bombola di gas pesante in macchina (circa 30 kg), ho cominciato ad avvertire un lieve dolore frontale alla parte sinistra dell'addome inferiore (vicino all'osso del bacino). Si era attenuato, ma poi con l'esercizio fisico a casa, essendo ignaro della situazione, l'ho riattivato.
Dopo mesi di fastidio leggero, e con un lieve bruciore ormai, decido di fare l'ecografia il 20 ottobre 2020; qualche giorno dopo, l'esito è: "presenza di piccola, limitata breccia erniaria, attraverso la quale protrude il grasso preperitoneale-omentale, senza impegno del colon dopo manovra di Valsalva; diametri del sacco erniario sono compresi tra 32x20 mm; si tratta di piccola, limitata ernia inguinale diretta sinistra (definita anche "piccola punta d'ernia)". Esaminato anche il lato destro, tutto nella norma.
Inoltre, si aggiunge: "bilateralmente è apprezzabile un lieve ispessimento focale ed ipoecogeno a livello dell'entesi, su base meccanica da affaticamento nella sede inserzionale del tendine gluteo medio, a livello del gran trocantere. Dal lato sinistro sintomatico l'attenzione è rivolta alla superficie dorsale del gran trocantere, faccia posteriore, dove è apprezzabile una modica, limitata distensione fluida-flogistica della borsa peritrocanterica". (Lato destro anche qui sempre normale).
Ultimo punto: "Il reperto configura dal lato sinistro sintomatico, il quadro della sindrome burso-tendinea del gran trocantere di modesta entità".
Dunque: da quel momento, consultandomi col medico di famiglia, ho smesso l'esercizio fisico più pesante da metà ottobre 2020 (prima usavo pesi ed elastici), riprendendo alcune volte con gli elastici. La sua opinione è di fare l'operazione. A inizio dicembre 2020, ho iniziato a portare delle mutande contenitive elastiche, con cui ho iniziato a riprendere esercizi a corpo libero dal 20 gennaio 2021 circa. A inizio marzo 2021, ho smesso totalmente. Vorrei riprendere leggermente, giusto per mantenere, niente di pesante (massimo corpo libero e pesi da 3 kg), ma aspetto ad ascoltare i vostri consigli.
Aggiungo una cosa: ho il bacino inclinato in avanti, e con un programma l'ho risolto quasi completamente con degli esercizi. Sempre a inizio anno 2021 circa, dopo essere rimasto seduto per qualche ora, camminando per strada, e cercando di distendere i muscoli della gamba destra, ho avuto la sensazione di essermi "tirato" qualcosa dalla parte destra dell'addome. Il dolore va e viene, e quando si fa sentire, cercando di toccarlo sento un po' di fastidio. Speriamo che non sia niente di grave. Ovviamente farò i dovuti controlli ecografici per aggiornarmi sull'intera area. Qualche settimana fa sono andato dal medico di famiglia, e dopo un controllo con le mani, sia da seduto, che da sdraiato, ha detto che non si nota niente di preoccupante.
Ormai porto le mutande elastiche ogni giorno, quasi tutto il giorno, togliendole un po' la sera e quando vado a dormire ma rimanendo comunque "dipendente" da esse. Inoltre, ad oggi, 23 aprile 2021, sento che la situazione è leggermente peggiorata. Però con le mutande il dolore non si sente più, e sono più tranquillo.
Ecco che, dopo essermi informato, ho capito che l'unica soluzione è di fare l'operazione: quindi, da quello che ho capito, è meglio la Laparoscopia - TEP, con inserimento di rete, evitando le "tachs" (o graffette elicoidali) che sono ormai "obsolete", preferendo dunque la colla di fibrina o reti autoagrappanti. Se possibile, operarsi in una clinica privata, e non in una SSN (perché più intricato - lunghi tempi di attesa, ti maneggiano alla leggera, scegli il chirurgo con difficoltà e puoi capitare a specializzandi che non hanno esperienza, ecc.). Avendo attivato una polizza assicurativa nella Sanpaolo che mi permette di usufruire di cliniche convenzionate private, o comunque di rimborsare una certa percentuale in caso di SSN, ho cercato vari posti qui e su internet. Riassumendo: qui ho visto che consigliate cliniche a Tradate, Sassuolo, Baggiovara, Brunico, Riccione, e Monaldi (Ospedale Monaldi a Napoli?).
La maggior parte sono abbastanza distanti. Per adesso Tradate mi è quello più vicino (circa 160 km e convenzionato). Infatti ho visto un commento positivo qui nel forum, per quanto riguarda il Dr. Marco Rovagnati all'ospedale Galmarini, e anche dalle recensioni Google. Atri commenti a riguardo?
Non saprei per altri dottori. Qualche consiglio per Torino, Milano, ecc.? Devo poi vedere se siano convenzionati o meno. Anche perché, non saprei se fosse necessario, se dovessi pernottare in ospedale, preferirei saperlo.
Di questi sotto, qualcuno ne ha già sentito parlare, o saprebbe consigliare dei chirurghi?: - Prof. Mauro Toppino a Torino - Dr. Alessandro Genzone a Torino - Ospedale Koelliker a Torino - Humanitas Gradenigo a Torino
Se qualcuno avesse qualcosa da aggiungere/consigliare/smentire, leggerei volentieri.
Spero di poter risolvere tutto, anche perché alla mia età mi trovo limitato nella mia quotidianità, e questo mi influenza nelle decisioni future.
Ringraziandovi anticipatamente, attendo il vostro parere!
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Spedito - 23/04/2021 : 22:23:34
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» Soggetto:
Re: Inizio dell'esperienza con l'ernia inguinale
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Direi che ti sei perfettamente "domandato e riposto da solo" e sai otttimamente che strada seguire, evitando a gambe levate l'intervento open che dalle pubblicazioni scientifiche postate in giro nel forum pare che nei giovani abbia una incidenza molto piu alta di dolore cronico. Puoi giusto essere limitato se decidi di fare la TEP perchè la praticano in poch in luogo della TAPP e devono essere molto molto bravi, ma a prescindere dalla tecnica, privatamente la fai dove vuoi e con chi vuoi e quando vuoi.
Su una cosa non sei stato chiaro: la necessità di operarti. Ti consiglio di non farti pressare dal medico di famiglia perchè lui non è un clinico, non è un chirurgo "da sala" e non opera la parete adddominale. Ti dico che per esperienza personale a volte hanno la fregola di mandarti in sala operatoria senza sapere neppure di che parlano.
Quind vai prima a sentire almeno un paio di diversi chirurghi esperti di parete con ogni possibile beneficio di dubbio, a sentire se davvero devi operarti, e lascia il medico di base a fare ricette e certificati.
Inoltre, sicuro che non si tratti di PIPS o di ernia dello sportivo ? Attenzione perchè se diagnoticata per sbaglio come come ernia ti operano per niente e ti fanno piu danni che mai e molti utenti qui sono stati rovinati così.
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Modificato da - squartato on 23/04/2021 22:24:50 |
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Spedito - 24/04/2021 : 14:39:16
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» Soggetto:
Re: Inizio dell'esperienza con l'ernia inguinale
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Concordo con squartato per quanto riguarda il fatto di chiedere in caso piu opinioni a chirurghi esperti in parete addominale, io ho avuto referti ecografici che rilevavano ernie a destra e sinistra molto piccole eppure sono andato avanti piu di 10 anni prima che mi uscisse il famoso "bozzo" a destra, solo allora ho concluso che dovevo operarmi, anche perche era cresciuto a dismisura nell'arco di alcuni mesi, io penso che se non sussiste il "bozzo" inguinale e se non da grossi problemi l'ernia come dolore la valutazione chirurgica sia da posticipare (sempre e comunque dopo consiglio del chirurgo.....ma uno in gamba). A me e' uscito il bozzo a destra nel febbraio 2020 in concomitanza con la pandemia e ho dovuto aspettare un anno per operarmi, sarebbe stato ancora di piu' se non avesse spinto la cosa il mio chirurgo dato il rischio essendo oramai la mia ernia divenuta anche inguino scrotale delle dimensioni di una grossa pera, anche se inizialmente avrei voluto farla e mi avevano assicurato che per il fatto che c'era anche una puntina a sinistra ( 8x7x5) non aprezzabile alla visita comunque quindi presumo che le eco valgono poco... alla fine nel febbraio 2021 mi hanno operato solo a destra in tecnica Lichtenstein, so' benissimo che la laparo e' migliore ma probabilmente io sono stato fortunato e il chirurgo molto bravo dato che a parte i primi 3 giorni poi non ho avuto piu problemi, nessun gonfiore, nessun colore viola ai testicoli, nulla di nulla solo ancora un piccolissimo fastidio/pungere dopo 2 mesi al basso inguine ma solo schiacciando, una cosa di cui neanche me ne accorgo, anche io quando mi hanno detto che non potevano piu farmi la tep ci sono rimasto malissimo, in ogni caso poi tutto si e' risolto per il meglio, un mio parente pure 20 anni fa open e non ha avuto piu nessun disturbo, fa sforzi di tutti i tipi ma nulla e' piu accaduto, tenere a vita le mutande elastiche e' una tortura te lo dico perche le ho tenute per un anno e non ne potevo gia' piu, ora anche io ho una puntina a sinistra ma in caso uscisse il bozzo e spero piu tardi che mai o proprio mai ora so' a cosa vado incontro, in caso uscisse scegliero' lo stesso chirurgo e ripetero' la stessa operazione, sempre un'operazione chirurgica non esente da rischi ma se mi va come la prima non e' una passeggiata ma quasi....in bocca al lupo!
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Modificato da - vittoriov on 24/04/2021 14:41:35 |
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Spedito - 09/05/2021 : 15:25:52
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» Soggetto:
Re: Inizio dell'esperienza con l'ernia inguinale
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Scusate per la risposta in ritardo, ma sto traslocando e sono un pò nelle curve.
Vi ringrazio per le risposte, squartato e vittoriov!
Non sapevo ci potesse essere questa possibilità di ernia dello sportivo e dunque scambiata per una inguinale. Grazie per l'illuminazione. E quindi dite che dovrei vedere qualcuno di esperto nel campo per poter decidere meglio... Infatti, non è una cosa da poco operarsi senza necessità con tutti i rischi annessi. Il sistema medico sembra complicare la vita delle persone tra un po' Ormai aprire le persone sembra vada fatto con leggerezza.
In effetti portare le mutande elastiche comincia a darmi fastidio: devo pensare sempre quando metterle, e quindi lavarle, e se devo alzare qualcosa di pesante devo fare attenzione, altrimenti le devo mettere (come ad esempio per portare su le buste della spesa, o spostare una scala come mi capita ultimamente, ecc.).
Credo di aver capito che l'amministratore del sito, Flavio Trombetta, è un chirurgo della parete addominale. Voi sapete consigliarmi qualcuno dalle parti di Torino, o anche Asti? Così capisco se effettivamente serva operarmi. Speriamo io possa chiarirmi il dubbio, perché sono un po' nel limbo con questa situazione.
Grazie in anticipo e saluti!
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Spedito - 10/05/2021 : 09:00:33
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» Soggetto:
Re: Inizio dell'esperienza con l'ernia inguinale
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Per un caso cosi pieno di dubbi io farei prima un salto per un parere da Campanelli a Milano. Potrebbe anche consigliarti una terapia con esercizi mirati, mentre altri chirurghi non contemplano neppure questa possibilità e ti direbbero opera opera e tanti saluti. Un utente del forum con un altro grosso chirurgo ormai in pensione del centro Italia ha risolto la punta d'ernia con esercizi di rinforzo che gli ha indicato.
P.S. e cambierei di corsa il medico di base...
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Spedito - 10/05/2021 : 13:13:21
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» Soggetto:
Re: Inizio dell'esperienza con l'ernia inguinale
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Ti ringrazio per il consiglio del chirurgo Giampiero Campanelli, @squartato! Una ricerca per adesso veloce mi ha fatto capire che è una persona molto esperta nel campo.
Interessante come ci siano più approcci a questo problema. Quando ho fatto l'ecografia a ottobre, la signora mi ha detto che è sufficiente fare la fisioterapia, sconsigliata però in modo brusco dal medico di famiglia. E devo dire che la punta è peggiorata più nei 3 mesi in cui ho smesso di fare la mia regolare attività fisica a casa, che non nei 10 mesi in cui la facevo. Era infiammata comunque perché mi sforzavo più del necessario, ma credo sia meglio muoversi in qualche modo, invece che stare nello stato mentale "sono vulnerabile, meglio non fare niente".
Comunque vedrò di combinare questa visita con un'altra commissione a Milano.
Grazie di nuovo e vi aggiornerò appena ci sono novità!
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Spedito - 10/05/2021 : 13:56:08
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» Soggetto:
Re: Inizio dell'esperienza con l'ernia inguinale
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Nooo eccolo là, una scena già vista.....guarda, lo dico seriamente, cambia medico perchè questo mi sembra oltretutto pericoloso. Mi sembra uno di quei medici segati all'ingresso della scuola di specializzazione che si sfogano denigrando i pareri dei propri colleghi specialisti, arrogandosi il diritto di poter decidere per te senza rispetto per la deontologia, e scommetto che se domani gli vai a dire che il grande specialista XYZ ti ha detto di non operarti ti dirà che non è vero e che hai buttato i soldi....fammelo sapere che sono curioso. PS: a coronamento della sua ignoranza scommetto ti dirà che la laparoscopia non va bene non funziona....
Da quello che si è visto nelle esperienze del forum una semplice punta d'ernia, ovvero un po' di grasso che protude senza vero e proprio impegno di ansa inestinale, (insomma senza l'intestino fuori di netto) di solito non si opera, poi che diamine non si manda sotto i ferri un giovane di 22 anni così come niente fosse. Deve limitarti molto seriamente o farti molto male ma prima di andare sotto i ferri....
Ovviamente questo è per raccomandarti prudenza e riflessione, poi magari si scoipre che devi davvero operarti ma lo dirà chi davvero ti visita e ne capisce.
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Modificato da - squartato on 10/05/2021 13:59:31 |
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Spedito - 11/05/2021 : 12:13:39
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» Soggetto:
Re: Inizio dell'esperienza con l'ernia inguinale
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Haha sì, diciamo che vengono presi molto alla leggera questi interventi, come se tutti potessero permetterseli e aprire la gente fosse un gioco. Quando gli ho accennato la laparoscopia non ha detto niente, tutto un discorso molto generale "sì, tanto è semplice, entri ed esci nello stesso giorno", ecc. Purtroppo il giro nel sistema è così.
Farò sicuramente visita dallo specialista, che come dici tu, saprà indicarmi meglio cosa dovrei fare.
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Spedito - 10/06/2021 : 19:13:28
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» Soggetto:
Re: Inizio dell'esperienza con l'ernia inguinale
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Ciao di nuovo a tutti,
eccomi qui per aggiornarvi sulla mia situazione.
Lunedì 7 giugno ho fatto la visita finalmente dal Dott. Campanelli a Milano. Dopo un'analisi da alzato e da sdraiato, con una prova di stretching, ha concluso che ho la PIPS (Sindrome Dolorosa Pubico Inguinale bilaterale) e addirittura 2 punte d'ernia da entrambe le parti, MA CHE NON VANNO OPERATE ! Ha detto che quello si fa solo quando necessario, e nel mio caso non lo è. Ha anche scoperto un varicocele durante la visita (per il quale dovrò fare uno spermiogramma).
Quindi ringrazio Voi e di conseguenza il Dottore per avermi fatto pensare, per non avermi lasciato agire impulsivamente come avrebbe voluto il mio medico di famiglia, e per avermi chiarito i dubbi.
Dunque, ora dovrò orientarmi ad intraprendere un percorso di fisioterapia di ALMENO 2-3 mesi, citando il Dottore, seguendo gli esercizi da Lui prescritti e seguendo anche quelli che mi daranno dal centro fisioterapeutico che sceglierò in futuro.
Il 2° controllo dal Dottor Campanelli, quindi, dovrà essere ripetuto una volta finito il ciclo di fisioterapia, per capire se continuare, oppure fermarmi e tornare alla vita che facevo.
Quindi NIENTE allenamenti, niente corsa, solo stretching e fisio, e poi se sparisce il dolore e il problema non si presentasse, posso cominciare pian piano ad allenarmi, MA facendo SEMPRE gli esercizi del Dottore PRIMA e DOPO l'allenamento (questo in futuro).
Per adesso questo, Vi terrò aggiornati, e grazie ancora per le dritte. Speriamo si risolva tutto.
Saluti!
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Modificato da - Viktor on 10/06/2021 19:29:21 |
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Spedito - 12/06/2021 : 23:21:52
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» Soggetto:
Re: Inizio dell'esperienza con l'ernia inguinale
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A quanto pare ci avevo indovinato sulla tua strana necessità di operarti. Contento che hai trovato una risposta ben prima di fare seri danni. Adesso segui senz'altro la terapia indicata e se in futuro dovessi mai operarti sai già comqunque che strada prendere: evitare la open, solo laparo.
Altra cosa che devi fare all'istante è cambiare all'ìistante quel medico di famiglia. Questo disgraziato incompetente non solo non ci ha minimanente preso con la causa dei tuoi problemi, ma in maniera del tuttto superficiale, deontologicamente scorretta e riprovevole ti spingeva a sottoporti ad un intervento chirurgico del tutto inutile, pricoloso e sicuramente senza avere la piu pallida idea di come viene eseguito e delle possibili conseeguenze oltetutto su un paziente di soli 22 anni. Se provi a domandarglielo non saprà un tubo della differenza, che so tra lichenstein e trabucco, tra Tap e Tepp, tra cremastere e nervi, tra mesh e plug, e il dolore cronico per lui saranno certamente cavolate che leggi su internet.
Al tuo posto avrei fatto una segnalazione al suo ordine professionale perchè certa gente non deve avere a che fare con i pazienti, al max fare il rappresentante di medicinali. E lascia perdere se è uno che ci vai da quando eri piccolo ecc. ecc. un giorno ti causerà danni.
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Spedito - 17/06/2021 : 22:13:09
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» Soggetto:
Re: Inizio dell'esperienza con l'ernia inguinale
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rileggendo dimenticavo di aggiungere: un po' di varicolele, scommetto a sinistra, ce l'hanno un po' tutti o quasi per via della particolare anatomia dei vasi della parte sinistra rispetto alla parte destra. Non è da operare. Anche a me alla tua età il medico (di famiglia, manco a dirlo il solito idiota) mi disse operati operati di corsa altrimenti diventi sterile/impotente/senza spermatozoi. Un quadro apocalittico.
Sentito qualche chirurgo, l'operazione non mi convinceva, sentito anche chi si era operato e non ne era affatto contento, morale ho lasciato perdere e non ho mai mai avuto problemi di nessun tipo. Ed è sempre lì.
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Modificato da - squartato on 17/06/2021 22:13:37 |
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Spedito - 17/06/2021 : 22:31:54
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» Soggetto:
Re: Inizio dell'esperienza con l'ernia inguinale
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Ciao squartato,
sì, almeno adesso mi sono informato come si deve, e saprò agire di conseguenza.
Il medico è nuovo, l'ho cambiato qualche mese fa perché quello vecchio è andato in pensione. Mi sa che dovrò cambiarlo di nuovo, meno male che ho evitato un'operazione inutile. Anche perché ci sono un sacco di diramazioni e complicazioni a livello economico, sociale, mentale. fisico... insomma, che vadano ad esercitarsi su altri per fare le operazioni, non su di me.
Grazie anche per la tua opinione sul varicocele: hai ragione, è sulla sinistra, e so che tipo il 60% degli uomini abbiamo il testicolo sinistro un po' più basso, però qui c'è anche questa cosa...Pensandoci, me lo porto avanti da anni. Non mi ha mai dato troppo fastidio, faceva solo senso nel sentirlo al tatto. Oggi infatti leggendo un po' su Internet, ho visto che l'operazione si fa solo quando ci sono complicazioni, o magari se si nota qualcosa dallo spermiogramma. Vedremo anche quello, non sono di certo uno che si butta nella sala operatoria haha.
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Spedito - 26/06/2021 : 21:55:24
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» Soggetto:
Re: Inizio dell'esperienza con l'ernia inguinale
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"e addirittura 2 punte d'ernia da entrambe le parti, MA CHE NON VANNO OPERATE"
Concordo, a mio modesto parere se non danno disturbi, non c'e' fuori il bozzo meglio aspettare, io ho avuto 2 punte per anni e anni poi mi sono operato solamente quando e' uscito il "bozzo"
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