Buonasera, seguo da qualche tempo questo Forum che trovo eccellente sia per la parte umana direttamente coinvolta, sia per la piattaforma informatica di lavoro che trovo molto comprensibile e facile da usare (ci riesco anch'io.....figuriamoci!!!!!!). Complimenti. Passo ai problemi: nel luglio 2005 subisco un grave incidente stradale, faccio dieci giorni di rianimazione, trenta di reparto chirurgico. Mi sottopongono a due interventi, il primo all'addome con taglio "mercedes" risoltosi in una indagine esplorativa, il secondo alla tibia ridotta a piccoli pezzi. Dopo la dimissione dall'ospedale, a distanza credo di un mese, su un segmento delle cicatrice addominale è apparso un laparocele. La scorsa seunttimana ho consultato un chirurgo che a seguito di visita accurata ha diagnosticato (vado a memoria....da prendere con beneficio d'inventario...) un laparocele addominale, a seguito di cedimento della precedente sutura, con estensione di circa 5 cm. Tale estensione risulterebbe di poco superiore a quella limite per l'approccio chirurgico laparoscopico, di conseguenza con molta probabilità dovrei essere sottoposto ad intervento tradizionale per applicazione di protesi a rete del tipo "semi riassorbibile" (avevo letto di solo 2 tipi di rete - riassorbibile e non riassorbibile -) ed esplorazione del restante tratto longitudinale della cicatrice al fine di......non ricordo perchè Cosa ne pesi gentile Admin? Grazie
Penso che sia corretto. La rete semi riassorbibile è una rete a basso peso che è disponibile solo da qualche anno, ha il vantaggio di non essere rigida e di inserire meno materiale estraneo nell'organismo.
Grazie dell'info. Sono in attesa del ricovero. Ho un pò di paura, spero comunque che vada tutto per il verso giusto. Devo in ogni caso pensare positivo, prendere coraggio, guardarmi intorno e non piangermi addosso.....c'è chi soffre davvero !!!!!
Dai Nicola, ormai il peggio è passato! Stai su e leggici, vedrai che il tuo caso è simile a molti altri e ti tranquillizzi. Tra poco vado anche io sotto i ferri...
Stamane in clinica sono stato sottoposto a tutti i controlli relativi al preoperatorio. I livelli delle analisi sono buoni così come il tracciato cardiaco ed i controlli radiologici. Ho scherzato con il chirurgo circa il mio recente interesse al Forum di Herniasurgery, e poi sono rimasto estremamente e favorevolmente colpito dalla sua chiarezza di esposizione e dovizia di particolari relativi allo scenerio (o scenari) d'intervento e conseguenti soluzioni......e vi posso garantire che dalle mie parti non è facile trovare professionisti medici con queste qualità di comunicazione! Tra l'altro mi ha raccontato che in quel di Strasburgo, dove fino a qualche mese fa esercitava ed insegnava, ha consolidato una bella amicizia professionale con il chirurgo indicato dall'Admin come riferimento di eccellenza nella bella città di Napoli (mi sono ricordato il cognome). Il 14 (S. Valentino) la data fatidica dell'intervento.
Oh, Nicola, non posso fare altro che dirti che andrà tutto bene: il 14 febbraio dell'anno scorso mi sono operato anche io a sx, ed è andato tutto benissimo! Che coincidenza!
Adesso però devo fare i conti con l'altro lato, però il tutto è in discesa, visto che ci son già passato.
Sono stato dimesso questo pomeriggio e quindi sono a casa da un paio d'ore. Non sarà una convalescenza brevissima comunque il primo passo verso la guarigione l'ho fatto Saluto tutti i forumisti
Bentornato Nicola e buona guarigione! tienici informati sulla tua convalescienza,trovo che confrontarsi sullo stesso intervento sia una bella esperienza e si imparano cose nuove Spero che x il precedente sia tutto ok!
Ciao Gianna, a complicare un pò la convalescenza ci si è messo un brutto raffreddore che con i sobbalzi e contrazioni addominali ad ogni starnuto, colpo di tosse, soffiata di naso.......non ti dico che casino. Domani devo riaffacciarmi in ambulatorio chirurgico per la rimozione di un punto su due... e sì perchè di punti ne ho proprio tanti considerati i 33 cm di taglio chirurgico per la ricostruzione dell'intera parete addominale. Ricostruzione ritenuta indispensabile dal chirurgo a seguito dalla constatazione diretta circa la presenza di altri piccoli laparoceli lungo tutta la precedente incisione oltre al rilassamento dei tessuti sottocutanei e compromissione dei retti addominali. Detto questo pongo a tutti un quesito: PANCERA SI PANCERA NO Quali sono le vostre esperienze da pazienti e da medici? Grazie
Se la pancera riguarda l'intervento x l'ernia a me l'hanno sconsigliata se invece riguarda l'addomino plastica mi piacerebbe saperlo xchè mi riguarda in futuro,buona guarigione NICOLA.
Circa la tecnica adottata cerco di rispondere estrapolando alcuni passi dalla relazione di dimissione relativi al "gesto realizzato" in sede di intervento:
"... si disseca il sacco erniario sino a delimitare l'anello erniario che presenta un diametro di oltre 15 cm. Si apre il sacco e si controlla, dall'interno della parete addominale, il resto della cicatrice che presenta multipli orifizi erniari, nonchè uno sfiancamento importante di oltre 5 cm di diametro...vista la situazione si decide di revisionare la cicatrice nella sua totalità. ... Le guaine posteriori dei retti sono isolate e dissecate in modo da formare un piano aponevrotico posteriore che è suturato con ... . Le fibre muscolari sono completamente liberate per quanto possibile poichè fuse con la cicatrice laparotomica e gli anelli degli orifizi erniari. Il gesto è condotto sino a recuperare un'area di circa 20x25 cm. Sul piano aponevrotico, così formato, si adagia la placca PROCEED che è fissata con punti di sutura in vicril 2-0. L'aponevrosi delle guaine anteriori dei retti è richiusa a coprire la stessa placca. Per evitare la tensione sulla sutura si effettuano delle incisioni di scarico ..."
Mi puoi dire di che tecnica si tratta? (se è possibile configurare, quanto sopra, in una specifica tecnica)