Ciao a tutti, Circa 10 anni fa mi sono operato di ernia inguinale sinistra in anestesia locale: non fu una bella esperienza, molto dolorosa, rinnovo delle iniezioni locali durante l'intervento, stare fermo con le gambe per circa un'ora con un bisogno irrefrenabile di sgranchirle;mi ero ripromesso che se mi fosse uscita a destra col cavolo che mi sarei operato. Sabato 16 giugno mi sono operato di ernia inguinale destra! Anestesia spinale. Ho pensato: bè almeno stavolta non sentirò nulla. Col cavolo! L'intervento è stato una vera tortura; il chirurgo si lamentava pure che contraevo i muscoli (per il dolore) durante l'intervento e questo gli complicava il lavoro già difficile per "voluminosissima ernia obliqua con fibrosi del funicolo e del sacco". Al ritorno in corsia poi il dolore si è acutizzato fino a farmi letteralmente piangere, mi hanno imbottito di antidolorifici e piano piano la situazione si è normalizzata, non ho dovuto mettere il catetere..., insomma adesso è solo un "doloroso" ricordo. Il chirurgo, rammaricandosi per l'accaduto, si è assolto da ogni colpa e ha dato praticamente dell'incompetente all'anestesista. Cosa ne pensate?
Che è possibile che ci fossero delle aderenze dovute a microtraumi od artrosi che hanno impedito la regolare distribuzione dell'anestetico.. ma in genere l'anestesista provvede in altro modo..
Beh sicuramente un'esperienza da dimenticare. Lo scopo di qualsiasi tecnica anestesiologica è l'abolizione della sensibilità dolorifica e in questo caso l'anestesista ha calibrato male gli strumenti in suo possesso. Ogni persona reagisce a modo suo all'anestesia, ma la spinale deve funzionare, altrimenti c'è la generale... Mi spiace! Ciao...