Approfitto di questo spazio per fare qualche considerazione che, a partire dalla mia freschissima e ancora ridotta esperienza, mi sembra corretto porre, proprio nello spirito che è di questo forum: aiutare a dare indicazioni, suggerimenti e consigli frutto di esperienza professionale o diretta a coloro che, come me, nel giro di pochissime settimane, si trovano nella condizione di affrontare un problema a proposito del quale possono non avere cognizione alcuna. Appena ho avuto la percezione di quale potesse essere il mio problema (aldilà di tutti i rassicuranti suggerimenti di amici e parenti) da bravo studente ho consultato quella grande enciclopedia medica che è internet per raccogliere un po’ di informazioni e farmi un’idea personale un poco più precisa. Sono quindi passato anche attraverso siti di cliniche o istituti privati che, per andare al sodo, reclamizzano le proprie strutture, a mio modo di vedere, semplificando eccessivamente la problematica dell’intervento chirurgico, quasi che non si trattasse di una operazione vera e propria. Premetto che il mio non vuole affatto essere un invito a rinviare un intervento quando si rende necessario, (io poi ho deciso nel giro di 2 settimane) ma che non sono neanche il tipo che si lancia immediatamente nelle mani del chirurgo (ho sia un problema di idrocele che non dandomi alcun fastidio rimane com’è, sia un problema un po’ più complesso al nervo ulnare che mi dà qualche effetto di insensibilità alla mano sinistra ma che ritengo sopportabile almeno per il momento). Voglio dire in sintesi che, quando un problema c’è, crea disagio, dolore o difficoltà e la risoluzione è solo chirurgica, tanto vale affrontarlo prima che peggiori, come nel caso delle ernie inguinali, o la maggiore età renda poi più difficoltoso il decorso postoperatorio. Si perché è proprio di questo che voglio parlare. L’operazione di ernia inguinale non è certo un intervento complesso o particolarmente rischioso, però è un intervento a tutti gli effetti, e chi lo deve subire deve essere pienamente cosciente dei passaggi che, successivamente dovrà affrontare. Che non hanno niente di drammatico ma che è meglio conoscere per non cadere in troppo facili illusioni. Nelle mie navigazioni su internet mi è capitato di leggere anche che l’intervento sarebbe sostanzialmente ambulatoriale, immediatamente dopo si può tornare a casa e che dal giorno successivo è possibile già riprendere “una blanda attività lavorativa”. La mia esperienza, che vi assicuro è stata del tutto semplice e fino ad ora senza complicazioni, mi fa dire che non è assolutamente così. Descritta come ho letto sembra che uno vada a farsi eliminare i peli superflui. Non è così, un’anestesia locale non è un problema ma non te ne torni a casa come se nulla fosse. Se ci sei andato in auto guidando da solo è da pazzi pensare di riprenderla per tornare a casa. Io ho avuto un po’ di nausea e capogiro, se fossi stato alla guida sarei stato un pericolo per me e per gli altri. Pensare di riprendere il giorno dopo il lavoro, per quanto il mio ad esempio sia per buona parte in ufficio, è da pazzi con i punti che fanno male, il gonfiore, l’indolenzimento generale. Tutto facilmente gestibile certo ma non lavorando come nulla fosse. Credo non sarebbe una cattiva idea predisporre nel sito, per una consultazione immediata e rapida, un vademecum con le problematiche diciamo più frequenti ed una serie di consigli su cosa fare e non, cosa aspettarsi e non, senza esagerati allarmismi né eccessive semplificazioni, quantificando anche i tempi ragionevoli di riposo necessario.
Grazie per lo spazio e l’aiuto che viene messo qui a disposizione di tutti.
Completamente d'accordo con te, Francesco. Anche io ho girellato parecchio in internet prima di approdare a questo forum, e anche io ho letto su siti di case di cura e ospedali che si minimizzava parecchio l'intervento e soprattutto il post-operatorio con affermazioni del tipo:"dal giorno dopo l'intervento si può riprendere la normale attività evitando sforzi eccessivi...". Sarà che il mio decorso è stato dolorosetto e che per 1 settimana riuscivo ad alzarmi dal letto giusto per andare in bagno e non senza difficoltà e forti dolori. E' anche vero che però abbiamo esempi come il nostro Gigi che a 5 gg dall'intervento è riuscito ad andare a fare una gitarella al lago! Comunque quello che dici è sacrosanto: l'intervento è si banale e di routine...ma è pur sempre un intervento chirurgico moderatamente invasivo. Quindi chi lo affronta deve sapere a cosa va incontro. E solo su questo forum ho trovato le giuste risposte ai miei dubbi e alle mie paure. Ciao Saverio
Si, io non pensavo di fissare limiti categorici, pensavo, diciamo, ad un minimo comun denominatore di informazioni al quale fare riferimento per avere una reale consapevolezza di ciò che stai per affrontare. masarmel e gigi sono gli esempi più recenti di quanto variabili possano essere le differenze di ripresa però io ho letto di interventi ambulatoriali. Io sono stato operato in una sala operatoria vera e propria, con una piccola equipe e tutto quel che poteva eventualmente rendersi necessario. Non credo che la sanità pubbica, per quanto ci siano sprechi e interessi privati, stabilisca standard di spesa di questo tipo solo per buttar denaro. Penso piuttosto che la tanto osannata sanità privata, al contrario, per risparmiare sui costi riduca anche le garanzie, così poi tanto se stai male ti spediscono alle strutture pubbliche.
Ogni corpo è come una macchina con un motore diverso, ognuno di noi può reagire in maniera differente. Io dopo 5 giorni ho camminato un bel pò, dopo 10 giorni ho tolto il punto. Però sono d'accordo sul fatto che si tende a minimizzare troppo questo tipo di operazione, i medici la definiscono "semplice operazione di ernia", semplice perchè è l'operazione che più si svolge nelle sale operatorie di tutto il mondo (circa l'80%)...ciò non toglie che a seguito dell'operazione ci si può alzare tranquillamente e saltellare, anzi...i dolori si fanno sentire eccome! Io sono stato fortunato perchè mi hanno dimesso il giorno dopo, è vero...ma camminare non era affatto un gioco da ragazzi, anzi...quando sono entrato in auto sentivo dolore ogni volta che si prendeva una buca. E' un'operazione a tutti gli effetti, e per chi come me fa tanto sport è una palla starne fuori per un bel pò...l'importante è cmq essere forti, affrontando tutto con molta serenità, senza sottovalutare nulla e seguire le indicazioni dei medici riguardo al riposo e ricomijnciare l'attività fisica quando ci danno l'ok. La salute è il bene più prezioso, non possiamo giocarcela così! e il bello di questo forum è proprio questo, vedere che c'è tanta solidarietà proprio perchè non sottovalutiamo la salute!
E' sempre un piacere leggervi...concordo, e di esperienze purtroppo ne ho. Concordo assolutamente sul fatto che le cose è meglio affrontarle informati senza che ti nascondano come effettivamente saranno le cose, soprattutto per il dopo. Mi è capitato di averlo già detto qui, ma lo ripeto a voce alta, che per me sarebbe stato molto meglio sapere che il post-operatorio sarebbe stato molto doloroso...Sto parlando di un grande laparocele, che ha comportato anche un ampio scollamento dei tessuti, ecc.. Ecco, nelle visite chirurgiche precedenti l'intervento, i chirurghi non mi avevano minimanente preparata..Lo sai che devi andare sotto i ferri, in questi casi non ne vedi l'ora, non sono una bambina che si sarebbe potuta impressionare negativamente prima ed invece essere consapevole che dopo ci sarebbe stata un po' (diciamo un po' almeno...) di sofferenza e di dolore, me l'avrebbe fatto sopportare mooolto meglio. Invece era del tutto inaspettato e mi ha tirato molto giù.. Anche quando passavano in visita e facevano i resoconti al grande Capo, Il Primario, dicevano...la signora è molto dolorante, ma si sa che quest'operazione qui lo è....(??!!) Purtroppo mi sembra che ci sia ancora questo grande distacco (non lo sarà dappertutto, per carità, però...) fra medico e paziente, del tipo "lo so io quello che devo fare, non ti devo spiegare niente, zitto e muto"... Poi magari quando vai alla visita a pagamento si mettono lì a spiegarti tutto (tutto è un'esagerazione) e ti dedicano 5 minuti in più.. E' questa un'altra cosa che mi fa arrabbiare...ma...
vero, anche il primo medico che mi riscontrò il laparocele mi disse "un'operazioncina, che può fare a volte anche in anestesia locale"... io ho imparato a domandare ai dottori e adesso il chirurgo alla mia domanda "quanto ne avrò di ricovero?" mi ha parlato di una settimana. Alla faccia, il tempo che ci sono stata per l'isterectomia. Solo che stavolta non mi tolgono organi, ma solo ricuciono..
L'anno scorso mi hanno tolto un pezzo di intestino, il sigma, più una milza autoctona, riformatasi anomalamente ed in una posizione molto rischiosa (stranamente, perchè non ce l'avevo più da 17 anni, si era rotta nel mio incidentone), più altre varie sistemazioni interne, ma è stata moooolto, ma mooolto più leggera di stavolta. Non voglio spaventare nessuno, siamo tutti casi diversi e a sè stanti, ma ripeto, proprio perchè pensavo che fosse questo più leggero dell'altro, e, non avendo avuto nessuna informazione in merito, mi sono trovata impreparata, quando invece l'avrei potuto affrontare meglio...
Io suggerirei invece di un vademecum, che non è indicativo perchè dipende sempre dalle condizioni, dal chirurgo, dalla tecnica, dall'ernia e chi più ne ha ne metta, di approntare una lista di domande da fare al chirurgo, che così potrà dare le spiegazioni correlate alla sua esperienza e alla situazione attuale.
Così cominciamo a suggerire le domande e poi le mettiamo in un post unico sfrondate da consigli e divagazioni, le domande pure e semplici che ogni paziente potrà al limite stamparsi e portarsi alla visita, prima durante e dopo .
Bene, incomincio con le domande più semplici, s e vi sembrano banali sfrondatele pure: - che cos'ho? - si può sapere cosa l'ha causato? ( per non ripetere errori in futuro) - regredisce da solo, rimane così o peggiora? -ci sono alternative alla soluzione chirurgica? -occorre rivolgersi a qualche centro specializzato? -l'operazione fa guarire del tutto ? ( qua ricorda una frase di mio padre, medico, dopo uno strappo muscolare: ricordati che una volta guarito, avrai un muscolo riattaccato e non il tuo muscolo originale, tienlo bene a mente) -che tipo di anestesia mia farete? c'è scelta? ( da ripetere dopo la visita anestesistica). Quali sono i rischi di ognuna? e gli inconvenienti? -quanto tempo, presumibilmente e salvo complicazioni, durarà il ricovero? e l'operazione in sè? -devo fare qualche preparazione prima ( chessò, dimagrire..) ? - consigli pratici su cosa portare e cosa non portare in ospedale: a me ad esempio raccomandarono mutandine usaegetta , all'ospedale di Udine non ti permettono di portare il tuo sapone ma solo di usare i prodotti sterilizzati dell'ospedale, qua a Trieste l'anno scorso nessuno mi disse nulla di simile - se le infermiere sono gentili, cosa preferiscono in omaggio? a me dissero caffè per tenersi sveglie di notte - una volta a casa, come devo stare? letto? letto e poltrona? dopo quando posso uscire di casa? -quando potrò fare la prima doccia? lavarmi i capelli? -quando potrò sollevare pesi? quanto? 1 kg? 2 Kg? da quando? -è meglio muoversi e camminare lentamente o riposare al massimo?
... ho messo domande serie e altre più generiche, ma per chi non è mai stato in ospedale possono essere utili, io ad esempio non sapevo se portare camicie da notte mie o se mi avrebbero fatto usare quelle dell'ospedale. Insomma, come si discute di come si prepara lo zaino per andare in gita in montagna, si discute la valigetta per l'ospedale. Ah sì, io ero entrata in ospedale l'anno scorso in pantaloni, ma sono uscita in camicione, che la mia pancia gonfia non entrava sicuro nei pantaloni con cui ero arrivata!
Si doc, l'idea mi sembra buona magari separando le domande da fare al chirurgo da quelle pratico-logistiche, altrimenti troppe domande finiscono col confondere e limitandole alle essenziali (direi non più di 5 possibilmente) sempre per lo stesso motivo.
Quello che intendevo per vademecum erano poche, chiare e necessariamente generiche, informazioni e avvertimenti su cosa comporta un intervento di ernia (o laparocele del quale non so niente) anche giusto per sfatare l'illusione che, dopo l'intervento, te ne torni a casa come se tornassi da una seduta dall'estetista. No perchè si legge anche roba del genere e definirla ingannevole sembra anche poco. Magari provo a mettere giù qualcosa, il problema è che mi sembra di avere davvero troppo poca esperienza.
1) Per che squadra tifa? (gli juventini sono + bravi) 2) Quante operazioni di questo genere ha fatto? 3) Il giorno delle operazioni, di solito litiga con sua moglie? 4) Se qualcosa va storto, qual'è la sua assicurazione? 5) Se pago qualcosa in più, le probabilità di riuscita aumentano? 6) Posso portare ago e filo da casa? 7) è prevista la mezza pensione?
Domande all'anestesista:
1) Quanti mg. di morfina mi dai dopo l'intervento? 2) La cannabis aiuta nel postoperatorio? 3) Visto che sono ansioso, posso essere addormentato 3 giorni prima? 4) Hai provato su te stesso i farmaci che userai x me?
Domande all'infermiera carina:
1) Ho perso il mio n° di telefono, posso avere il tuo? 2) A che ora stacchi il giorno delle mie dimissioni? 3) Il tuo fidanzato è geloso? 4) Il tuo fidanzato è grosso? 5) Il tuo fidanzato pratica le arti marziali? 6) Vuoi diventare la mia unica fonte di piacere, dopo il dolore che mi avete provocato?
Sono d'accordo DOC! Ognuno di noi ha un'esperienza alle spalle e quindi le domande sono diverse. Insieme possiamo cerare di davvero buono.
Quanto tempo posso attendere prima di operarmi? Posso fare sforzi e continuare a fare una vita normale fino al giorno dell'operazione o devo limitrami? Qual è la tecnica che utilizzerà? Dopo quanto tempo potrò guidare? Fra quanto potrò svolgere attività come piscina o calcio o palestra? Quali movimenti dovrò evitare? Dopo l'operazione quanto tempo devo attendere prima di bere o mangiare? Posso mangiare qualsiasi cosa fin da subito? Dovrò prendere antibiotici dopo l'operazione? Sono intollerante a qualche tipo di antibiotico,può trovarne un sostituto? (ad esempio per chi come me soffre di colite è sconsigliabile un antibiotico a base di macrolidi che provoca un mal di pancia assurdo)
Una raccomandazione: fate presente fin da subito, durante i giorni di analisi, se siete allergici o avete spesso mal di testa, è un'informazione utile per l'anestesista. A me fu fatta il pomeriggio prima dell'operazione e dovetti prendere delle pillole antiallergia!
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Spedito - 24/06/2008 : 23:34:46
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