Ciao a Tutti, la mia ernia attuale che ancora non ho operato, ma che dovrò operare, deriva da una serie di operazioni e lavaggi chirurgici (7) che ho subito a causa di una pancreatite micro emorragica. Mi hanno fatto un taglio verticale fino all'inizio dell'ombelico e poi un taglio verso sinistra di oltre 20 cm. Dicono che sia stata una pancreatite di tipo E dalla quale sopravvivono in pochi, penso di essere uno di quei pochi. Ma adesso ho questa ernia addominale. E' una piccola palla di circa 20 cm di diametro. Ma dato che ancora mi sto rimettendo da oltre 3 mesi e mezzo di ospedale non posso ancora farmi operare devo prima recuperare i muscoli che mi si sono atrofizzati dato che mi hanno tenuto in coma farmacologico per un mese e mezzo circa. Inoltre a causa dei tanti farmaci che mi hanno dato i miei reni sono collassati anche se adesso si sono ripresi sembrerebbe bene. Inoltre anche il cuore ha subito dei danni e mi e' rimasta una disfunzione cardiaca lieve il cardiologo dice che mi sarebbe venuto comunque dopo i 50 anni ma io adesso ne ho solo 44. Le operazioni le ho subite nel 2008 perciò sembra che il mio corpo sia invecchiato di circa 7-8 anni. Ora mi e' rimasta questa ernia che continua a crescere e che il chirurgo dell'ospedale voleva operare dopo un anno. Ma dopo che ho letto a giro per la web tutte le conseguenze dei metodi che si usano per operare e le conseguenze delle altre 7 operazioni che ho subito il solo fatto di pensare di dovermi operare di nuovo mi fa stare male dato che devo ancora superare i vari traumi derivati dalla pancreatite e operarmi di nuovo e aggiungere alle complicazioni che ci sono già quelle derivate dall'operazione di una ernia mi preoccupa e non poco. So soltanto che lo devo fare anche perché tenersi un ernia per troppo tempo può anche danneggiare gli organi interni sui quali fa pressione l'ernia stessa dato che durante il giorno devo usare una fascia elastica per tenere l'ernia all'interiore dell'addome. Questa in generale e' la mia esperienza. Gli organi che hanno sofferto durante la degenza in ospedale sono stati il cuore che ha una insufficienza cardiaca, i reni che a causa dei tanti farmaci che mi hanno dato sono collassati ed ho avuto bisogno di dialisi anche se adesso sembra stiano bene, l'intestino che e' stato per tre mesi e mezzo senza digerire cibo e adesso non posso mangiare insalate tutto cotto e frullato, l'equilibrio psicologico dato che durante il coma indotto per un mese e mezzo potevo soffrire mi disperavo lo stesso e sapevo che stavo sognando e la disperazione di non potermi svegliare era tremenda. Del pancreas mi e' rimasto solo qualcosa circa meno della meta e questo comporta anche che ho problemi con lo zucchero nel sangue e di digestione e da ciò derivano anche altre conseguenze a lungo termine che potrebbero portarmi alla cecità disfunzione renale e altre cose molto carine. Inoltre a causa del coma indotto per un mese e mezzo i miei muscoli si sono atrofizzati e a desso li sto ricostruendo camminando e muovendomi ma non facendo esercizi. Inoltre posso mangiare solo un certo tipo di cibi almeno cosi mi hanno detto. Ora operandomi della ernia all'addome quali altre complicazioni potrei avere oltre a quelle che ho già ? I miei organi interni potrebbero subire ulteriori danni ? In questo caso particolare quali sarebbero i tempi di recupero ? So che oramai alla mia eta il corpo si recupera molto più lentamente di quando avevo 20 anni e che andando avanti con gli anni i miei organi perderanno la loro capacita di recuperarsi ciò significa che quando avrò 65 anni se ci arriverò avrò molti più problemi rispetto ad una persona normale. Ed e' anche questo ciò che mi chiedo dopo tante operazioni e anche dopo si spera l'ultima alla ernia quali potrebbero essere le mie aspettative di vita ? In realtà alcune di queste domande esulano dal contesto del forum ma vorrei sapere se esiste un forum per persone come me che hanno avuto problemi simili ai miei ? Grazie a tutti un ottimo forum dove farsi un idea delle problematiche e soluzioni in relazioni alle ernie.
Innanzi tutto benvenuto nel forum. Ehilà, ma siamo anche coetanei (grande annata il 1965!!) Caspita, una storia bella travagliata la tua. Io ovviamente non posso azzardare pareri medici, e per quelli aspettiamo il nostro DOC. Butto là un parere da profano: credo effettivamente che l'operazione di ernia possa attendere un pochino, se non hai grossi fastidi, e per il momento tu debba concentrarti nel recupero della tonicità muscolare e riprenderti dalle operazioni precedenti. Per il momento un abbraccio. Stai con noi.
per la ripresa muscolare posso consigliarti la mia attività fisica, il nordic walking, visto che non ha controindicazioni e permette di rimettere in movimento dolcemente i muscoli detonificati.
il movimento coinvolge il 90% dei muscoli corporei, circa 600, e consente una perfettta progressività nell'esercizio.
benvenuto chernobil, in effetti ne hai avute così tante in così poco tempo che sembri davvero passato per un disastro nucleare.
Quindi innanzitutto i miei più grandi e grossi e affettuosi auguri per una buona ripresa. Mi sembra il minimo.
Aspettiamo doc per un consiglio medico più preciso, nel frattempo il mio consiglio, vista la situazione, è innanzitutto di riprenderti per bene. Ci vorrà un pochino di tempo ma è preferibile rimettere in sesto corpo e mente prima di affrontare un'altro intervento. Io aspetterei di sentirmi più in forma prima di pensare all'ernia, e non credo sarà necessario arrivare ai 60 anni. Chi è passato sotto uno schiacciasassi come te trova sempre la forza di ricostruire la propria vita, io lo sento da come parli, da come stai affrontando il problema ernia. Hai solo 44 anni e anche se il fisico è stato duramente provato, hai l'età e lo spirito per venirne fuori. Un annetto o poco più non saranno certo un problema, c'è chi l'enia se la tiene per anni solo per paura di un puntura di anestetico.
Il mio consiglio, solo di buon senso, è di aspettare, tienila sotto controllo ma prima riprenditi bene
Benvenuto anche da parte mia! Innanzitutto sappi che qui siamo amici e abbiamo occhi per leggere e dita per rispondere, quindi di qualsiasi cosa tu voglia parlare, ci siamo e siamo anche in tanti.
Di fronte al tuo calvario l'ernia è una passeggiata, e qui lo dico sul serio. Quindi per il momento non ci pensare e bada solo a rimetterti.
Nel frattempo, come avrai notato, siamo una banda di matti, e qualche volta diciamo anche qualcosa di utile agli utenti. Quindi se vuoi iniziare a rinfrancare lo spirito con noi e tenerci compagnia, ci faresti un favore.
Fondamentale: non voglio leggere frasi del tipo "chissà se ci arrivo a XX anni" . Il pessimismo, come i cattivi pensieri, qui sono vietati
Ormai il peggio è alle spalle: Ezio ti invita a considerare il Nordic Walking quando sarai in forze per farlo. Se vai a Riccione da lui, è talmente carico di energia che in poche settimane ti sentirai come a 20 anni.
Adesso aspettiamo il parere del Doc, e quello degli altri amici. Tra tanti posti del web, sei approdato qui da noi e credo sia il posto giusto.
Ciao. Il mio parere è che l'ernia sia da operare... però magari userei qualche metodo contenitivo onde far raggiungere al tuo corpo una giusta distanza utile dall'esodo passato. In questo modo quando avrai recuperato maggiori energie e trofismo muscolari sarai più in grado di rispondere positivamente all'insulto chirurgico. Purtroppo esiste sempre il rischio dell'addome acuto qualora l'ernia si strozzasse, ma eventualmente ci si penserà qualora accade. Per il momento pensa a riprenderti e a pensare positivo.
Beh ti hanno già detto molto, solo che.. Hai un laparocele post pluriinterventi per pancreatite, il che è quasi la norma. I tuoi muscoli sono atrofici e non consentono una riparazione semplice con rete retromuscolare. Una ricostruzione con rete intraperitoneale impone una lisi delle aderenze, con aumento del rischio di complicanze intestinali (fistole e peritonite) L'intolleranza al glucosio espone al rischio di infezioni. La malnutrizione dovuta al malassorbimento ritarda la guarigione delle ferite. Per cui il trattamento deve essere programmato: prima di tutto ripristinare un tono muscolare, nel frattempo uso della fascia contenitiva. Equilibrio del metabolismo glicidico. Ripristino del normale stato di nutrizione. Valutazione della funzione cardiaca e renale. Insomma temo che tu debba aspettare, ci vorrà ancora un annetto o poco più. Comunque il laparocele sarà da fare, perchè aumenterà di volume e ti impedirà la normale vita. Ma ogni cosa a suo tempo.
Ciao carissimo e benvenuto fra noi Ti hanno già detto tutto i miei cari amici e il nostro Doc. Capisco benissimo il tuo stato d'animo, perchè anch'io o un laparocele addominale dovuto a più interventi all'addome, operato l'anno scorso e recidivato purtroppo e adesso è diventato veramente grande. Ma o deciso di aspettare prima di operarlo, in accordo con il chirurgo ovviamente,perchè devo riprendermi da altri interventi, se pur consapevole che l'intervento devo farlo, perchè purtroppo il laparocele è destinato ad ingrandirsi. Ma se adotti delle cautele tipo la fascia e stai attento agli sforzi ( come credo già fai) puoi aspettare tranquillamente, io lo faccio da più di un anno, certo è un pò fastidioso però sto bene. Devi avere il tempo di riprenderti sia fisicamente che psicologicamente, e quando sarà il momento lo farai, e se vuoi noi saremo quì con te in questo cammino standoti vicino, come hanno fatto con me questa banda di furfantelli Intanto ti abbraccio e ti faccio i miei migliori auguri, e sù con il morale, che hai una vita che aspetta di essere vissuta
Grazie a Tutti degli ottimi consigli che mi avete dato. Sicuramente aspetterò prima di affrontare la nuova operazione dato che quando sono uscito dall'ospedale non camminavo neanche. Adesso dopo un anno e qualche mese sono riuscito piano piano a camminare e la ferita centrale ci ha messo un eternità a chiudersi oltre un anno. Ora che posso camminare più o meno, faccio delle passeggiate in giardino e in casa. Non esco ancora fuori a causa della Porcina dato che i dottori mi hanno detto di stare attento alle infezioni. Sarebbe controproducente per me prendermi pure la porcina dato che ho avuto problemi anche con i polmoni, insufficienza respiratoria. I miei polmoni dopo tutti i farmaci che mi avevano dato non riuscivano a respirare dovuto anche al fatto che ho avuto il respiratore meccanico per diverso tempo i miei polmoni sono più sensibili all'umidità. Ora sto molto meglio cammino, la ferita si é chiusa mi é rimasta l'ernia e tutte le sequele della malattia e anche degli errori medici. Uso una fascia elastica per contenere l'ernia e ho una dieta priva di zucchero e sale anche se ogni tanto mangio della marmellata senza zucchero quella light per evitare che lo zucchero scenda troppo e l'intestino ne risenta e anche altre funzioni. Sono completamente d'accordo con voi sul fatto di essere positivi. La forza dello spirito in molti casi é molto superiore alla forza fisica. E penso che la mia storia lo dimostri. Dato che questa pancreatite é stata quasi annunciata. Anni fa ebbi un sogno lucido, io chiamo sogno lucido quei sogni dove uno é cosciente del fatto che sta sognando e poi quando si sveglia si ricorda anche i minimi particolari del sogno. Mi ero messo da poco al letto e avevo iniziato a leggermi un libro quando dopo pochi minuti di lettura mi sono addormentato senza poter neanche spegnere la lampadina del comodino e ho iniziato subito a sognare ma sognavo che mi trovavo nella mia stanza con la luce ascesa e che attraverso la porta di camera mia entravano nella stanza come degli spiriti oscuri erano una specie di fumi o fazzoletti di seta che volando si introducevano nel mio addome allorché io iniziavo a stare male, e subito nel sogno mi misi a pregare Gesù. All'improvviso vedo una luce che mi colpisce l'addome una luce di colore giallo-bianco e giro la testa verso la fonte della luce e vedo la figura di Gesù con una tunica e dalla sua mano destra vedo uscire questa luce che colpendo l'addome fa fuggire letteralmente questi spiriti oscuri e li cominciai a stare meglio. Io ebbi la sensazione che la mia sofferenza durasse 2 o 3 minuti. Raccontai il sogno a mia sorella e dopo qualche giorno non ci pensai più. Me ne sono ricordato dopo quando era in ospedale troppo tardi per evitare le conseguenze. Ecco perché penso che lo spirito sia più forte del corpo e che essere positivi aiuti. Chiaramente una cosa é scriverlo e l'altra é esserlo riuscire ad esserlo dato che nel mio caso ne ho dovuto passare tante per arrivare fin qui a poter scrivere queste righe. Un anno fa non riuscivo neanche a scrivere. Perciò cerco sempre di essere positivo e andare avanti anche perché la morte arriva da sola e non c'è bisogno di andarla a cercare. A me piace molto la vita divertirmi parlare con le persone conoscere persone intercambiare idee. Infatti l'immobilità del corpo é stato un grosso ostacolo all'inizio nessuno é mai preparato per sopportare un inferno come quello che ho dovuto sopportare io. Perfino mentre ero in coma sognavo e soffrivo ma grazie alla mia famiglia al loro amore e anche a tutte le persone che hanno pregato per me a anche a Gesù ne sto venendo fuori. é molto vero li fuori e qui dentro di ognuno di noi c'è' un universo di vita l'unica cosa é rendersene conto che nonostante tutto la vita continua non é mai come la desideriamo noi ma l'abbiamo lo stesso, sta solo a noi volerla vivere. Certamente una esperienza cosi ti lascia pieno di dubbi paure incertezze. Ma ci ho lavorato per un bel po' con la mia psicologa che mi veniva a trovare fino a qualche mese fa mi rinfrancava la mente lo spirito e gli occhi é un vero tocca sana quella ragazza. E anche internet mi é stata molto utile dato che ho potuto conoscere persone nuove ho giocato ad ogame e altri giochi online, ho conosciuto un sacco di ragazzini dispettosi ho viaggiato senza muovermi come nel capolavoro di Dune il Film. La mia esperienza é cosi profonda sia dal punto di vista spirituale e umano che mi ha dato un sacco a cui pensare e sicuramente viviamo una vita multidimensionale ma meno male che viviamo una dimensione per volta altrimenti la nostra mente resterebbe sconvolta dal vivere tutte in una volta le infinite dimensioni dello spirito e della materia. E sicuramente resterò qui a tenervi compagnia
E fai bene a restare con noi, non te ne pentirai, siamo un'ottima compagnia La tua esperienza è stata dura, ma quello che trasmetti è bellissimo, pace serenità e forza, complimenti La forza della mente è la cosa più importante per andare avanti, io sono tre anni che combatto contro un carcinoma al colon non diagnosticato, con tutte le conseguenze che ne sono derivate (devastanti) ma sono ancora qui a raccontarlo e ben felice di esserlo e se non avessi avuto forza di volonta non sò come sarebbe andata a finire. E la tua esperienza mi stà dando tanto, grazie Quindi teniamoci il nostro laparocele e andiamo avanti e buona vita a tutti
Chernobil, non ho parole di fronte a quello che scrivi.
Posso solo essere contento che tu sia fra noi, invitarti a rimanere e a renderci partecipi delle tue esperienze.
Volevo scrivertene in privato, ma visto che hai iniziato a parlarne, ti vorrei chiedere di parlarci del tuo periodo di coma farmacologico: cosa hai visto, provato e cosa sentivi. Sempre se tu ne voglia parlare.
PS: con tutti i contatti cyber che hai avuto, almeno noi siamo meno dispettosi dei ragazzini che hai incontrato?
Ciao Antonio DL, scusa se ti rispondo solo adesso ma ci sono dei momenti nei quali sto bene e altri nei quali ancora faccio fatica a fare le cose. Cosa ho visto quando ero in coma ? Non ho visto nessuna luce, non ho visto nessun tunnel ma ho sognato provato dolore disperazione ho sofferto perché la mia mente il mio spirito non riusciva ad uscire da quella situazione di sogni continui nella quale mi trovavo sapevo che stavo sognando perché non si sentiva il calore il vento il freddo ma la paura il dolore la disperazione dunque non ero in contatto con un ambiente reale ma totalmente virtuale. Non e' stato facile neanche per i dottori farmi tornare ci hanno messo più di una settimana a risvegliare la mia coscienza. Mentre ero in coma ho avuto dei sogni alcuni che mi parlavano della pluridimensionalità della Vita altri dei nostri desideri di essere angeli o demoni e per essere angeli non bisogna desiderare vincere mentre per essere diavoli uno deve vincere a qualunque costo, Il mio spirito o mente si e' proiettata in eventi futuri future guerre dove combatterò Ho visto il percorso della mia anima o della mia energia vitale attraverso le varie dimensioni e le varie esperienze di vita che mi aspettano o che sto già vivendo o che ho già vissuto . Questi sogni me li ricorderò sempre. Quello che riguarda le dimensioni mi ha fatto vedere un cubo enorme suddiviso in vari cubi più piccoli tutti contenenti una luce e ogni piccolo cubo era una dimensione e ogni dimensione possedeva la sua luce, il suo dio l'energia primordiale. Mentre io vedevo e osservavo questo cubo che fluttuava nello spazio la mia vista si avvicinava ad alcuni di questi piccoli cubi e vedevo delle immagini di persone che erano all'interno, Una voce mi diceva che ognuno di questi era una dimensione delle mie vite e attraverso il mio viaggio in alcune dimensioni io avrei incontrato ancora le persone che avevo amato in questa ma non sempre e che quando amavo una persona era per sempre e dovevo imparare a lasciarle andare anche se le amavo. Era molto triste perché' io pensavo alla mia famiglia padre madre sorella e in quel turbine di sogni non sapevo cosa di preciso mi era successo e dove mi trovavo e se i miei erano vivi o morti e io che fine avevo fatto. I sogni andavano e venivano in alcuni momenti c'erano in altri era tutto buio. Il terrore più grande e' stato perdere i genitori e la famiglia di fatti una delle prime cose che ho chiesto quando mi sono svegliato era se i mie genitori erano venuti a trovarmi, dato che in un altro sogno li avevo visti seduti davanti a me mentre mi dicevano che non mi avrebbero potuto accompagnare più e per me era una sensazione orribile enorme disperazione sentirmi solo e non sapere cosa mi stesse succedendo. Senza nessuno che mi dicesse qualcosa solo sogni uno dietro l'altro. Non so se tutte le persone in coma farmacologico soffrono nello stesso modo o se sognano e vedono queste cose so solo che per me e' stato peggio delle operazioni . Il mio spirito andava e veniva da un sogna ad una latro e la mente non capiva cosa succedeva al corpo, L'impossibilita di svegliarsi e di continuare a sognare essere prigioniero della propria mente proprie paure dove solo la mente o il tuo spirito ti tiene compagnia. In quel momento ero davvero solo con me stesso anche se ero circondato da infermiere dottori parenti il mio spirito si sentiva solo. Essere soli in questo eterno adesso non e' stata una esperienza piacevole. Ma nonostante tutto c'è' sempre la possibilità di incontrare ancora le persone che ami anche se un giorno partiranno e resterai senza di loro questa speranza c'è'.
si, anch'io sono sconcertato non immaginavo il coma così
me ne aveva parlato, ma non in termini così drammatici, un'infermiera mentre assistevo mia madre in coma nell'ultima settimana della sua vita
io le ho parlato spesso in quel periodo, tutte le volte che ero solo con lei, e spesso come non avevo mai fatto in vita, e sono contento di averlo fatto
non so se avrò l'opportunità di incontrarla mai più non nascondo che ne ho una grande e struggente nostalgia
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Spedito - 02/10/2009 : 01:20:06
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Spedito - 02/10/2009 : 09:05:33
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e adesso è diventato veramente grande.
però sto bene.
Intanto ti abbraccio e ti faccio i miei migliori auguri, e sù con il morale, che hai una vita che aspetta di essere vissuta
Spedito - 04/10/2009 : 02:47:07
