Ciao franci! Scusami se non son stato troppo presente ma ho avuto un po' di cose che mi hanno distratto. Il tuo sfogo è assolutamente legittimo e purtroppo si fonda su una situazione politica della sanità italiana che, secondo me, in altri Paesi non esiste. Iniziamo con lo strapotere delle case farmaceutiche che impongono alcuni farmaci ed altri no, e che poi scopriamo che si vendono ad esempio in Francia al 20% del prezzo che paghiamo noi in farmacia; proseguiamo con questa situazione "Intramoenia" o no, artificio creato politicamente con il quale il chirurgo "magicamente" si disimpegna da tutto se lo paghi sull'unghia. Cosa che secondo me va decisa una volta per tutte: lavori per l'ospedale? Devi lavorare per l'ospedale e smaltire le liste d'attesa. Come dice Doc, non sempre dipende dal chirurgo e io di certo non ne faccio una colpa attribuibile ai chirurghi (o almeno non solo a loro). Perfino il nostro amato Doc purtroppo lavora alle ernie inguinali una volta a settimana, dovendosi dedicare ad altri interventi di chirurgia d'urgenza e/o generale nel resto della settimana, e magari vorrebbe esaurire prestissimo tutti gli utenti in attesa, ma lui non può fare tutto da solo. Beh, secondo me è su questo che occorre intervenire. Se poi uno ha disponibilità e vuole operarsi in privato, lo può sempre fare, ma non con medici ospedalieri.
Devo dire che quello che è successo a papà è stato raro: il chirurgo ha comunque operato in privato, presentando però regolare parcella dell'Ospedale in cui opera. In pratica il compenso che va all'Ospedale in questi casi vi è andato lo stesso, mentre almeno a Napoli funziona che il chirurgo che opera in privato s'intasca il 100% della parcella.....
E' una situazione che secondo me non si risolverà mai...
Franci,sentendo le tue vicissitudini,mi vergogno di essere italiano che usa la bandiera per innalzarsi internazionalmente ma con i suoi cittadini ne usa soltanto una parte:il rosso sangue!!Il finanziamento alla SANITA' e' voler trasportare acqua in una cesta di vimini;se non si cambia contenitore ,il de- naro verra' sempre disperso inutilmente e raccolto da chi non merita!!! A discapito di chi soffre ingiustamente ed inutilmente per tanto tempo!! Se paghi due volte ti danno cio' che ti spetta se pretendi il tuo diritto ti condannano al lager dell'attesa!!Fatti sentire, come tante volte ho fatto io, scrivi una mail al ministero della salute ,vai sul sito:www.salute.gov.it/servizio/urp.jsp ;puoi anche telefonare li trovi le indicazioni.Fatti dire anche l'indirizzo email del ministro :Ferruccio Fazio e scrivi le tue esigenze e vicissitudini sanitarie chiedendo suluzioni per evitare il peggio. La corresponsabilizzazione del ministero fa sempre il suo effetto!!Credimi !!! Tentar non nuoce ma ci rende maturi e coscentemente informati!!!Ciao che Dio ti assista e ti restituisca la salute !!
Il chirurgo che mi a fatto la proposta: mi ha anche detto che io avrei pagato l'ospedale e che a lui non sarebbe andato niente .Resta comunque il fatto che in una struttura pubblica esiste un piano dedicato a pazienti che possono pagare e che passano davanti a tutti gli altri.Io mi ricordo che un tempo esistevano le cosidette stanze per dozzinanti si pagava per avere un stanza da soli per evitare la promisquità, ma gli interventi e le cure erano tutte a carico del servizio sanitario e le liste d'attesa erano uguali per tutti.( forse) L'avevo sentito dire anche per altri ospedali ma....non volevo crederci.ADESSO INVECE CI CREDO. Per quanto riguarda i suggerimenti di loalpi; io appartengo a quella generazione che non è nata col telecomando in mano ed è già un miracolo che io riesca a comunicare con voi, figuriamoci col ministro della salute. Però con un pò d'allenamento potrei anche farcela.Potrebbe essere una prova per capire dove può arrivare una vecchietta come me. SCUSATE PREFERISCO CHIAMARMI ANZIANA.
Io ho 50 pazienti in lista d'attesa per l'intervento nel pubblico, operando una volta al mese 4 pazienti (e dipende dalla struttura ospedaliera) la lista d'attesa è di circa 9 - 10 mesi. Nel privato non ho nessuno, e le sedute le decido io, quindi il privato passa decisamente prima, non per volontà ma per contingenza. Se avessi 50 pazienti nel privato avrebbero una lista di attesa di più di un anno. Ora come ora l'onorario del privato viene intascato dall'Ospedale, che emette la fattura, a noi arriva decurtato delle tasse e del 20% che va alla struttura. Inoltre aumenta l'aliquota (correggimi Antonio se sbaglio) e di consegnuenza le trattenute sulla busta paga. In sostanza chi fa poca attività privata non ha il guadagno che si immagina. E anche l'operatore, non è obbligatorio nel pubblico che sia il medico che ha visto il paziente, non è contemplato, ma è solo una concessione che ci viene fatta, ma in teoria chi si rivolge ad un reparto è perchè ha fiducia in quel reparto, chiunque sia l'operatore. Questa è la nuova filosofia delle aziende ospedaliere, quindi siete fortunati se siete operati dal "vostro" chirurgo. Oramai la nostra professione viene derubricata ad impiegato pubblico... e scusate lo sfogo.
Se la sanita' si e' ridotta cosi' male meglio augurarci di avere la fortuna di morire senza averne bisogno!!Sono stato fortunato a farmi operare alla clinica Salus di Alessandria dove le liste di attesa sono pressoche' equivalenti privato o pubblico che sia. Non vedo via d'uscita per la povera gente che ha necessita' impellenti e si fa tanto parlare di sanita' all'avanguardia. Critichiamo l'america che favorisce il privato ma in questo paese le cose sono equivalenti. A mio avviso,necessita la revisione delle competenze e favorire l'eguaglian- za tra ricchi e poveri;almeno dal punto di vista sanitario.
Cara franci a te tutta la mia solidarietà e affetto dal profondo del cuore. Purtroppo non ho mezzi per intervenire ma posso solo esserti vicina. Un abbraccio forte.
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Io ho 50 pazienti in lista d'attesa per l'intervento nel pubblico, operando una volta al mese 4 pazienti (e dipende dalla struttura ospedaliera) la lista d'attesa è di circa 9 - 10 mesi. Nel privato non ho nessuno, e le sedute le decido io, quindi il privato passa decisamente prima, non per volontà ma per contingenza. Se avessi 50 pazienti nel privato avrebbero una lista di attesa di più di un anno.
Si sicuramente non ho capito nulla, ricordavo una volta.... ma non addirittura al mese, ricordavo alla settimana. Comunque il problema sarebbe capire perché ti fanno operare una volta al mese le ernie: ci sono meno chirurghi? Mancano le strutture? Io sono ignorante in materia, ma esistono le "Teorie delle liste d'attesa" in economia di gestione delle imprese e visto che ormai è tutto "ridotto" a direzione manageriale, occorrerebbe risolvere quel tipo di problema lì...
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Ora come ora l'onorario del privato viene intascato dall'Ospedale, che emette la fattura, a noi arriva decurtato delle tasse e del 20% che va alla struttura. Inoltre aumenta l'aliquota (correggimi Antonio se sbaglio) e di consegnuenza le trattenute sulla busta paga. In sostanza chi fa poca attività privata non ha il guadagno che si immagina.
Confermo sull'aliquota, ma il problema è che il chirurgo che lavora in privato, almeno qui da noi, incassa al nero... Proprio oggi mamma mi ha detto che le terapie laser che papà ha fatto finora (che gli hanno risparmiato il ricorso ad antiinfiammatori preservando lo stomaco) costano 70 senza ricevuta e 100 con. Mentre l'anno scorso la ricevuta la davano in automatico.... Evidentemente si son fatti due conti....
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E anche l'operatore, non è obbligatorio nel pubblico che sia il medico che ha visto il paziente, non è contemplato, ma è solo una concessione che ci viene fatta, ma in teoria chi si rivolge ad un reparto è perchè ha fiducia in quel reparto, chiunque sia l'operatore.
Questo lo sapevo. Magari se si ha la fortuna di conoscere il responsabile, si ottiene qualcosa in più. A volte dipende anche dai rapporti umani che si consolidano....
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Questa è la nuova filosofia delle aziende ospedaliere, quindi siete fortunati se siete operati dal "vostro" chirurgo. Oramai la nostra professione viene derubricata ad impiegato pubblico... e scusate lo sfogo.
Originariamente inviato da amministratore - Ieri : 20:28:08
E lo sappiamo che ci vuole una rivoluzione..... Però meno male che ne parliamo e siamo qui con te!!!!
PS: Se non puoi sfogarti tu qui, che sei il padrone....
opero una vlta al mese perchè tutti gli interventi di questo tipo (day surgery) sono stati concentrati in un unico blocco operatorio cui afferiscono tutte le chirurgie dell'ospedale e tutti i chirurghi dell'ospedale, quindi mi tocca un turno al mese.
Io forse sono un pò tarda, ho capito che operando una volta al mese le liste d'attesa si allungano, e che le sale operatorie vengono suddivise fra le varie branche chirurgiche e che vengono tenuti dei posti liberi per i paganti( visto che quelli vengono fatti molto velocemente).E fin qui credo di aver capito .....forse. Ora io mi chiedo se in quel mese non ci sono paganti vengono inseriti al loro posto dei mutuati o le sale rimangono ferme?Scusate ma ho qualche difficoltà a capire il meccanismo di questa organizzazione del lavoro.
Grazie per le risposte precedenti che qualcosa mi hanno fatto capire. Un salutone Franci
Quello di cui parlo io proabilmente è un'altra cosa . La struttura è pubblica il chirurgo è dipendente della struttura e le sale operatorie sono della struttura pubblica. Esistono all'interno della struttura camere private, ma i medici e le sale operatorie sono le stesse che vengono usate per i pazienti mutuati.La proposta che era stata fatta a me non era di dirottarmi in una clinica privata ma di farlo nella struttura pubblica come se fosse una clinica privata segliendo anche il chirurgo. E....avrei potuto farla nel giro di una settimana. Per questo io avevo pensato che i tempi d'attesa per i mutuati erano cosi lunghi; perche passavano avanti quelli che avevano i soldi per pagare. Cosa diversa è se mi avessero proposto un clinica esterna all'ospedale pubblico,in quel caso penso che non sarei andata ad interferire con le liste d'attesa. Sbaglio forse?
Non si interferisce perchè la libera professione viene fatta fuori orario. Certo che se qualche amministrazione sottrae spazio al pubblico per il privato allora forse il magistrato dovrebbe dire la sua...
salve a tutti , mi ero impantanata e non riuscivo più a scrivere , adesso sembra che io c'è la possa fare.volevo darvi le ultime notizie; sembra che la scelta di farmi operare nell'ospedale dove mi hanno operata un anno fa sia stata la scelta giusta, ieri mi hanno chiamata e il giorno 26 andrò a fare gli esami preoperatori e quindi non dovrò aspettare i sei sette mesi che mi avevano detto al s.orsola. Sono contenta e sono anche un pò impaurita devo sempre entrare in sala operatoria e...da maggio del 2008 è la terza volta e l'ultima volta mi è venuta anche l'embolia polmonare (mi hanno detto che come è venuta una volte potrebbe tornare) quindi una preoccupazione in più.Però adesso i laparoceli sono diventati due e mi fanno molto male e quindi prima si fa meglio è. Comunque sono sempre stanca di ospedali un saluto a tutti franci
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Spedito - 08/02/2010 : 10:25:31
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