La ringrazio per la sua continua cortesia. Mi farebbe piacere poter venire a parlarle personalmente e sentire un suo spassionato suggerimento.
Da una ecotomografia, si e' apprezzata la recidiva , che sembra ancora contenuta dalla rete, in sede sovrapubica, per un diametro massimo di circa 36 mm. Non si apprezza impegno di anse intestinali, non raccolte liquide. Presenza di qualche piccolo linfonodo aspecifico, in sede inguinale, soprattutto a destra, del calibro massimo di circa 14 mm, nel contesto del sottocute.
Non mi sono piu' fatto vivo perche', su suggerimento del dottore che aveva eseguito la ecotomografia, mi sono sottoposto ad una TC.
Ecco il risultato:
"Rispetto all'indagine ecotomografica precedente, si conferma la presenza di formazione erniana crurale destra, con limiti ispessiti (in esiti di pregressa ernio-plastica), senza impegno di anse intestinali."
Il dottore ha espresso l'opinione che si debba parlare non tanto di una ernia recidiva, quanto di una nuova ernia di tipo crurale. Suggerimento: slip elastico sino a quando non verro' operato, evitando sforzi. Il gioco del tennis (se mai lo facessi) e' assolutamente vietato. Discuterne con un chirurgo sul da farsi.
Tuttavia il mio medico curante non e' stato in grado di dirmi se sono affetto da: (i) recidiva ernia inguinale + ernia crurale (ii) ernia crurale pura.
Sono stato palpato in tutti i modi e le assicuro che qualche volta mi hanno anche fatto male.
Spero di trovare un chirurgo che si prenda a cuore il problema (011-....?).
Purtroppo la TAC ha evidenziato un altro problema di cui assolutamente non sapevo nulla : urolita renale del gruppo caliciale inferiore, a sinistra, con presenza di cisti iperdensa, complicata. Sto approfondendo la questione. Non ho mai avuto alcun dolore, tranne una colica renale 30 anni or sono, a seguito di un incontro di judo.
Penso che il problema urologico vada affrontato prima dell'ernia. In ogni caso poca differenza fa crurale o inguinale, l'accesso chirurgico è lo stesso e la riparazione può essere decisa sul momento vista l'anatomia dell'ernia. Nella home page del sto sotto informazioni per i pazienti troverà anche i nostri recapiti.
In settimana saro' sottoposto ad una ecografia mirata sia per la ciste sia per la parete vescicale (controllo che sara' fatto a vescica piena). Le comunichero' il risultato. Ovviamente ho effettuato una analisi delle urine. Il Centro dove lei lavora si occupa anche di questi problemi?
Sono (un po') preoccupato.
Quando avro' tutti i risultati fissero' un colloquio con lei.
Cordiali saluti.
P.S. Per il judo (che ho sempre fatto con molto piacere) mi sono fermato a cintura verde; ho avuto due incidenti: il colpo al rene e succesivamente la rottura del legamento della clavicola destra.
Debbo fare un piccolo intervento sulla vescica per eliminare una neoformazione. Sono gia stato da un urologo, il quale mi ha proposto la resezione tradizionale con l'uso poi del laser per terminare il lavoro. Anestesia totale senza essere intubato. Durata dell'intervento 20 - 30 min. 1 giorno di degenza (se tutto procedera'...) . Ovviamente voglio sentire anche il parere di un altro urologo (non tutti usano il laser) e poi decidere. Non nego di essere preoccupato. Comunque, se non fosse stato per la questione "ernia", non avrei trovato l'altro problema. E al riguardo debbo ringraziare per il suggerimento avuto di fare una ecografia della parete addominale per chiarire qualche cosa dell'ernia recidivante (che poi e' risultata crurale).
Sarebbe possibile (sempre che il chirurgo sia esperto in entrambi i campi) fare entrambi gli interventi in una sola seduta?
Una preliminare considerazione di tutta la storia e' che il medico di base non segue il paziente nel suo girovagare in cerca di una soluzione in campo chirurgico. Il paziente e' lasciato a se'., con un foglietto di carta in mano.
E poi...se il medico di base prescrive una certa indagine, i risultati dovrebbero essere trasmessi non al paziente direttamente ma al medico che ha firmato la richiesta.
Per il problema urologico va bene sentire anche altri, ma il problema va comunque risolto, dato che è in una fase iniziale equindi decisamente favorevole. L'ernia può essere trattata insieme se l'intervento urologico viene effettuato in cistoscopia, se no conviene farlo dopo. In genere dovrebbe essere il medico di famiglia a coordianre il processo diagnostico-terapeutico e gli esami in definitiva secondo me è meglio che li ritiri il paziente e poi decida a chi rivolgersi, consigliandosi col medico di famiglia.
E' stato eseguito l'intervento sulla vescica alla fine di ottobre (con anestesia spinale) con metodo cistoscopico.
La prostata presenta una ipertrofia benigna.
Entrambi gli organi sono sotto controllo. Una seconda indagine sulla vescica sara' eseguita all'inizio di gennaio.
Per il momento l'urologo mi ha consigliato di soprassedere all'intervento sull'ernia, per non "appesantire" il quadro.
Pero' in questo periodo certe volte ho alcuni dolori addominali (parte alta dell'addome) che mi sembrano dovuti a bolle d'aria e non legati all'introduzione di cibo. Da una prova effettuata e' stato escluso qualsiasi coinvolgimento della vescica. Una compressa di Voltaren mi toglie il dolore. Mi e' stata consigliata una terapia a base di fermenti lattici. Questo disturbo mi sorge nei momenti piu' impensati.
Attualmente uso come farmaci: Pradif alla sera, Radice di ortica (anziche' Finastid) , Keraflox (una ogni 15 giorni).
Sull'ernia tengo una fascia, che solleva anche i testicoli.
Secondo Lei, il dolore addominale potrebbe avere un legame con l'ernia?
Secondo Lei, il dolore addominale potrebbe avere un legame con l'ernia?
E' difficile dirlo, comunque concordo che al momento convenga aspettare ancora qualche tempo prima di trattare l'ernia. Nel frattempo continui la terapia urologica.
Per la vescica dovro' essere sottoposto ad un ulteriore controllo chirurgico nella seconda meta' di gennaio.
Mi sembra che l'ernia peggiori, a seguito di un inizio di discesa nel sacco scrotale di una piccola massa apparentemente dura. Se mi metto in posizione orizzontale, la massa scompare e il testicolo ritorna come prima, il gonfiore dell'ernia inguinale scompare. Dopo un po' che sono alzato, si ha il problema riportato. Con una fascia di sostegno evito il problema (quasi sempre). Dato che mi era stata fatta una diagnosi di ernia crurale, e' possibile che vi sia stato un passaggio da una ernia crurale ad una scrotale?