francamente ho sempre fatto fatica a sentirmi orgoglioso di essere italiano, troppa ipocrisia, troppo opportunismo e troppa retorica populistica mi sarebbe tanto piaciuto poter dire di essere prima europeo e poi italiano ma sono figlio di gente pugliese (sud) sono nato e vissuto a milano (nord) vivo da tanto in sardegna (centro) rappresento in qualche modo una specie di unità d'italia in un corpo solo così, in questi anni di crudele egoismo spacciato per federalismo, mi sembra giusto festeggiare e augurare a tutto il forum
Buona Unità d'Italia
con la più bella versione dell'inno di mameli che io abbia mai sentito
sentirsi patrioti una volta ogni 150 anni è un po' pochino.....io penso che prima di sentirsi italiani, europei, eschimesi, amish o giapponesi, a seconda della moda del momento, bisognerebbe essere amici del vicino di casa, del barista all'angolo, dell'edicolante due vie più sotto, dell'autista dell'autobus......
nemmeno io mi considero nordico, centroso o sudista....sono nato a Como, vivo a Riccione, ho moglie e residenza siciliane, due figlie nate a Roma ed uno nato a Rimini, ho parenti lombardi, piemontesi, veneti, toscani, campani, pugliesi, calabresi e credo di essere talmente lontano dal razzismo da nemmeno comprenderne il significato.....
.....però sono convinto che quando il sud si libererà del nord, diventerà un vero paradiso.
L'unità d'Italia è stata voluta dai grandi industriali del nord solo per avere un mercato per i propri prodotti, lo stesso motivo per cui l'Europa è stata unita e voluta da francesi, tedeschi e americani (uniti anche dalla paura dei sovietici).
unità nella diversità non è un motto o una speranza.....è solo un ossimoro.
l'unico modo di unirsi è cominciare a scambiarci sorrisi veri, strette di mano sincere, abbracci calorosi.....e anche differenziare i rifiuti, consumare meno acqua, far studiare i nostri figli, dare una carezza ad un anziano, cacciare tutti (TUTTI!) i politici incompetenti e mangiasoldi.......vabbè.....la pianto qua.....viva l'Italia......
è vero, abbiamo sempre un sacco di cose che ci dividono, che ci distinguono dal mio collega del sud piuttosto che da quello del nord ma anche dal mio vicino di casa dal mio parrucchiere dal pescivendolo dal giornalaio e persino, qualche volta, anche da me stesso ma poi tocca inevitabilmente ragionare come società, come gruppo, più o meno grande, di persone che hanno cose in comune certo, forse anche gli interessi economici, perchè no qualche volta "solo" il guaio comune di aver un'ernia il senso di appartenenza non è una banalità qualunque, averne uno forte rafforza i singoli e l'insieme vicendevolmente
forse italia ed europa sono nate principalmente per motivi economici ma tant'è, ormai ce le abbiamo, ci conviene tornare a divisioni diverse ? ha senso ? non credo nè al regno di borbone o a quello di sardegna e piemonte forse vale piuttosto la pena far quello che è umanamente possibile per migliorare quel che abbiamo magari semplicemente attraverso sorrisi sinceri come dice eby o anche facendo ogni giorno con serietà il proprio lavoro come dice saviano
Uhm.... sinceramente io il mio lavoro in condizioni di estrema difficoltà e in un ambiente terribile come quello a cui appartengo, l'ho sempre fatto da prima che neopontificatori mi ricordassero quanto faccia schifo un certo tipo di gente, ma tant'è.
Diciamo che soprattutto noi, che non guardiamo nemmeno la provenienza dell'utente che scrive, che non guardiamo l'età, la condizione economica, ma solo la sua necessità di un chiarimento, di un sostegno minimo per operarsi, siamo più "consistenti" nel dare realtà al termine "Uniti" che altri. Forse è questo che dovrebbe essere fatto nella quotidianità, e su questo dovremmo interrogarci ogni momento.
Quando ero militare di leva (ebbene sì.. ho fatto anche il militare ma non a Cuneo!!!) il momento più bello in assoluto fu la cena che precedeva lo smistamento: eravamo a Taranto e facemmo una cena con un tavolo di circa 40 ragazzi, quelli che tra di noi si erano maggiormente affezionati. Nel fare alcune foto mi resi conto che quel tavolo si poteva sostituire a una cartina geografica: vi erano lombardi, veneti, piemontesi, liguri, emiliani, romagnoli, toscani, laziali, marchigiani, umbri, abruzzesi, molisani, sardi, siciliani, calabresi e pugliesi. Napoli era rappresentata solo da me! Molti li loro ancora li ricordo per nome e cognome, mentre Andrea, il mio collega magazziniere, di Castefranco Veneto, è tuttora presente tra i miei più cari amici, e mai più dimenticherò l'emozione di quando ci lasciammo. E nessuno di noi pensava minimamente alla provenienza....
Uhm.... sinceramente io il mio lavoro in condizioni di estrema difficoltà e in un ambiente terribile come quello a cui appartengo, l'ho sempre fatto da prima che neopontificatori mi ricordassero quanto faccia schifo un certo tipo di gente, ma tant'è.
Originariamente inviato da AntonioDL - Oggi : 10:57:52