Buongiorno a tutti e grazie per la possibilità che offre questo utilissimo sito: vorrei condividere la mia esperienza. Mi presento e vi accenno la mia “storia”: ho 35 anni, fisicamente di media corporatura, ho sempre praticato sport per divertimento. Dalla scorsa estate, correndo, avvertivo, e non sempre, un leggero fastidio al testicolo ed alla zona immediatamente sopra lo stesso. Ma non gli ho mai dato peso, fino all’autunno, quando è aumentato, specie in concomitanza di partite di calcetto. Ovviamente i miei pensieri erano rivolti principalmente a problematiche gravi inerenti quell’apparato. Ma, in attesa di decidermi ad una visita, continuavo le mie attività normali. L’ultima settimana di novembre, dopo una partita, ho sentito il dolore molto forte ai bassi addominali, in zona adduttori ed al testicolo stesso, al punto da non riuscire quasi a camminare il giorno seguente. Mi decido ad indagare: ad una prima visita escludo ogni complicanza di tipo ”riproduttivo”. Allora rimango indeciso fra due mie teorie: pubalgia ed ernia inguinale. Mi sottopongo ad un’ecografia e, dopo una decina di minuti, il dottore mi dice che c’è questa piccola ernia. Passato il dolore acuto riprendo a correre, ma riesco solo per 10 km. massimo. Il calcetto viene abbandonato fino a Gennaio. Nel frattempo mi visita il Chirurgo e mi prenoto per l’operazione. La stessa viene effettuata Venerdi 2/3/12 mattina. A questo punto devo premettere che ho letto poco su internet relativamente all’intervento ed al suo decorso; inoltre avendo subito anche altri interventi, come la ricostruzione del Legamento CA, ero abbastanza tranquillo e sul durante e sul post; ma soprattutto, aprendo i vari siti, questo era proprio il meno letto personalmente, in quanto sicuramente era quello in cui venivano evidenziate più problematiche che altro e quindi forse “fuggivo” in cerca di altri siti ove veniva marcato solo l’aspetto “dell’operazione di routine”; poi ho capito che proprio questo era invece il più esaustivo in materia. Ma torniamo a venerdi: sono il primo ed alle 8:00 sono già dentro e pronto per l’anestesia, di tipo locale. Alle 8:40 inizia l’operazione,ed uno stato leggermente confusionale… mi ricordo poche cose e poche frasi. Comunque finisce alle 9:30 e mi riportano in camera. Cominciano le flebo: saranno due in tutto, più un’altra boccetta più veloce di paracetamolo (mi sembra). Dopo un’osservazione di 4 ore e mezza e la visita finale del Chirurgo che mi ha operato e dell’anestesista (entrambi molto umani e professionali), vengo dimesso alle 14:15 e mi accompagnano fino al parcheggio dove mi aspettano i familiari per riportarmi a casa. Al momento della dimissione, il Chirurgo mi dice qualcosa relativamente alla “stranezza” dell’ernia rilevata,che sinceramente non ho compreso a fondo; mi dice che era piccola, ma che sicuramente dava parecchio fastidio ed inoltre mi dice che era stata dovuta ad uno sforzo preciso, invitandomi al ricordo. A quel punto mi compare un “flashback” di un momento relativo all’inizio dell’estate precedente dove, per mettere lo scooterone sul cavalletto e pretendendolo di fare col piede opposto (il sx, anziché il dx) per problemi di spazio, ho fatto forza per due/tre volte esclusivamente con la gamba, senza possibilità di fare leva col peso del corpo (come se fosse stato un esercizio di squat con una gamba sola): all’ultimo sforzo ho sentito come uno strappetto interno ed un qualcosa “tipo-verme”, ma un dolore minimo e quindi non ho mai pensato a ripercussioni particolari. Anche perché poi non ho avuto problemi per un paio di mesi. Poi sono iniziati i fastidi e poi i dolori… ma vediamo l’esperienza del decorso fino ad oggi: Venerdi: risveglio graduale della ferita; molto blando il dolore, mi alzo solo per andare in bagno, così come ordinato dal Dott. Assumo i farmaci prescrittimi: paracetamolo ad orari regolari e antidolorifico (mi ha detto “a necessità” per un max di 3-4 volte al dì) in gocce solo una volta, prima di dormire. La notte capisco che non riesco a girarmi sul letto, in quanto sento come delle coltellate al basso ventre, esattamente nella parte bassa della ferita, tra la coscia, l’adduttore e l’attaccatura del testicolo. Dormo ad intervalli di un’ora sempre a pancia in su. Sabato: Senso di pesantezza; mi alzo nel pomeriggio per lavarmi (a pezzi ovviamente) per ricevere i parenti che mi vengono a trovare. Arrivano…chiacchieriamo e mi fanno ridere: AIUTOOOO!!! Il pugnale si avvita vicino al testicolo, sempre nello stesso punto, più e più volte. Anche perché ho un difetto: fin da piccolo, in presenza di dolore, mi viene da ridere. Quindi si scatena una reazione a catena difficile da fermare, finchè non se ne vanno tutti. La notte sembra quasi peggio del giorno prima e riscontro una cosa in questa giornata: un tizzone ardente all’interno coscia. Domenica: prima passeggiata nel cortile condominiale accompagnato, ovviamente. In tutto saranno stati 500mt, ma di passione, specie per un nuovo dolore sul lato sx del busto (molto forte, al punto da costringermi ad avere una mano premuta con forza sulla parte, tipo dolore di milza) e per il solito fuoco interno coscia. Credendo fosse colpa della ricrescita e dello sfregamento con la tuta, mi metto una pomata per il ”culetto dei bambini”, ma non ho avvertito grossi miglioramenti. La notte provo a girarmi ma persistono le coltellate al medesimo punto. Lunedi: visita di controllo. Sveglia all’alba e lavaggio a pezzi. Mi tolgono quel cerottone a fascia che andava da parte a parte, facendomi un po’ di ceretta e vedo la ferita: non conto con precisione, ma potrebbero essere 5-6 punti per una lunghezza di 8 cm ad occhio… ma l’attenzione viene focalizzata da un ematoma leggero subito sotto il taglio (che ne segue la lunghezza all’incirca) e da uno molto più grosso all’attaccatura della coscia e del testicolo, che poi continua sul testicolo sx ed alla base del pene. Il testicolo è inoltre molto gonfio. Faccio presente il tutto e mi rispondono che è normale; riferisco anche che ove c’è l’ematoma ho un senso di insensibilità e mi rispondono che un po’ e per il versamento, un po’ per i nervi e che ci vorrà un po’ per riprendersi (…”se si riprende, si riprende fra mesi….SE si riprende…..” AZZ, penso io, allora quasi quasi stavo meglio prima…). Il senso di bruciore persiste, la camminata migliora, anche perché, tolta quella medicazione e lasciatomi solo un cerotto sui punti, mi infilo il mitico mutandone da 50 Euro comprato la sera prima. La notte va un po’ meglio, anche perché capisco come manovrare la pesante e muscolosa gamba sx senza gravare troppo sull’inguine. Martedi: passeggiatina pomeridiana di quasi un chilometro. La situazione è discreta, cammino lentamente, ma in modo abbastanza normale, con mutandoni. Il fuoco va e viene, ma immutato nell’intensità al punto che decido di provare una pomata contro gli ematomi che contiene anche menta e che mi dà sollievo. La sera, prima di mangiare, bevendo mi va di traverso il sorso ed esplodo in due colpi di tosse fortissimi: vedo l’inferno…il coltello entra, si avvita, mi squarcia… il dolore è fortissimo… e persistente. Il punto è sempre lo stesso: il bordo inferiore della ferita, all’attaccatura tra testicolo ed inguine. Credo che la retina dentro abbia subito dei danni: navigo e mi imbatto ancora in questo sito, cerco consigli, ma trovo un caso di recidiva per “retina accartocciata”… lo sconforto mi assale e decido di iscrivermi e condividere anche la mia esperienza. A questo punto vi espongo i miei dubbi e le mie domande: 1_è meglio camminare o no?? A quando la guida? E la prima corsetta? 2_il senso di fuoco può essere l’ematoma? L’insensibilità può essere l’ematoma?? Perché, per quanto mi riguarda coincidono…mentre il punto esatto della ferita non fa quasi male… 3_ SOPRATTUTTO: può avere subito danni la protesi a seguito delle dolorosissime risate di sabato e dei forti e cruenti colpi di tosse di ieri?? (considerato soprattutto che il dolore, che andava a scemare in quel punto, si è invece riproposto intensamente e ancora stamattina si fa sentire) Ora, stanotte è andata meglio ed ho dormito anche girato sul lato dx per un tre ore e per il resto a pancia in su…le coltellate si sentono a tratti nei cambi di postura. Venerdi mi tolgono i punti. Grazie in anticipo per la comprensione e scusatemi per la lunghezza del racconto.
complimenti per il tuo resoconto che descrive una situazione "tipica", anche se leggendo nel Forum avrai già capito che ognuno di noi rappresenta un caso a sè stante. Direi che non ti devi preoccupare troppo, sei giovane e recupererai presto la normalità, con prudenza e pazienza.
Nel Forum si legge che camminare fa bene e aiuta l'inglobamento della rete, ma tu devi essere cauto, cammina in casa o fuori aumentando per gradi le distanze e riposando spesso, comunque ogni volta che ti senti affaticato. Dovrai aspettare almeno un mese per ricominciare a correre e partendo da zero!
Il bruciore e l'insensibilità sono normali e dipendono in buona parte dalla sofferenza delle terminazioni nervose, dovrai pazientare molto, anche alcuni mesi prima di recuperare la sensibilità normale. In certi casi però, la sensibilità non si recupera. L'ematoma sparirà da solo in alcuni giorni.
Non riesco a immaginare risate capaci di far cedere una rete ben impiantata , stai tranquillo! La tua rete è salda! Cerca di usare gli addominali in modo indiretto quando ti alzi o ti sdrai sul letto, sollevati lateralmente aiutandoti con le mani, lo stesso quando ti siedi. La ferita coincide con l'area d'inserzione degli addominali e in particolare degli obliqui, ogni loro contrazione crea sforzo sulla sutura, da qui le "coltellate" che senti.
il decorso è abbastanza normale (dolori e fastidi). L'unica cosa di cui mi preoccuperei è il testicolo gonfio: io lo ebbi e ho avuto la conseguenza dell'ipotrofia! Quindi, MI RACCOMANDO, fatti controllare al più presto e faglielo presente. Fatti prescrivere degli antiinfiammatori steroidei, per il testicolo, gli altri FANS servono a poco.
P.S. ho visto che sei di Roma, dove ti sei operato?
Bravo raffo77, bel resoconto molto dettagliato. Sgombro subito il campo dai dubbi che sono quelli di tutti e ti confermo che i sintomi che accusi rientrano nella norma e devi avere solo la pazienza di aspettare. Può essere che la sensibilità non torni ma ti assicuro che non sarà un problema, ti ci abituerai. Camminare fa sempre bene, serve ad integrare la rete. Sul fatto di aver provocato danni alla rete mi sentirei di escluderlo, non è cosi facile danneggiarla quindi ti consiglierei di pazientare e di vedere come procede la convalescenza.
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Grazie Amici per gli interventi ed i contributi... quindi mi sembra di capire che il dolore è indipendente da eventuali torsioni/spostamenti/rotture della protesi, giusto?
Grazie Amici per gli interventi ed i contributi... quindi mi sembra di capire che il dolore è indipendente da eventuali torsioni/spostamenti/rotture della protesi, giusto?
Originariamente inviato da raffo77 - Oggi : 12:13:52
ciao raffo si, questi dolori sono abbastanza frequenti in un post-operatorio di ernia devi solo avere pazienza (troppa come si dice spesso qui) ho avuto gli stessi problemi di "fuoco interno coscia" ti assicuro che passano con il tempo, e anche il senso di pesantezza, e' la rete che ovviamente essendo 1 corpo estraneo, deve avere la possibiita' di adeguarsi ai tessuti forse quando hai parlato di accartocciamento ti riferivi alla mia situazione, ma i miei erano dolori diversi e persistenti da diversi mesi, quindi stai tranquillo per i movimenti adotta i consigli di Marcello e vedrai che non sforzando direttamente gli addominali avrai meno problemi
...veramente durante i movimenti ora non sento molto dolore...ma le "coltellate" sono tremende quando rido...e non sono nemmeno sulla ferita ma abbastanza più giù. E' questo che non capisco...mi devo preoccupare?
...veramente durante i movimenti ora non sento molto dolore...ma le "coltellate" sono tremende quando rido...e non sono nemmeno sulla ferita ma abbastanza più giù. E' questo che non capisco...mi devo preoccupare?
Originariamente inviato da raffo77 - Oggi : 14:07:17
ridere, tossire e starnutire in 1 certo senso sono tutti "sforzi" e' normale che la zona sia sollecitata quando avverti che stai per fare una di queste cose premi sulla ferita, non sparisce il dolore ma almeno viene 1 po' attenuato
...ma le "coltellate" sono tremende quando rido...
Originariamente inviato da raffo77 - Oggi : 14:07:17
Perbacco Raffo! Ridi meno!
Non preoccuparti troppo, come hanno detto anche gli altri Amici ciò che provi è nella norma, sentirai i miglioramenti di giorno in giorno e alla levata dei punti ti sentirai di nuovo libero.
Scusate,ma la preoccupazione deriva dal fatto che normalmente non ho molto dolore, ma solo dei fastidi, anche per alzarmi dal letto.... INVECE il dolore quando rido è fortissimo e lancinante...ed è alla base del pene, quindi sotto la ferita ed è immutato dall'operazione......e non mi sembra normale.
Il punto che dici, alla base del pene, è proprio un punto critico per molti di noi, leggendo nelle esperienze del Forum si trova spesso questo particolare. Se hai degli addominali forti i dolori sono maggiori perchè la loro contrazione è più potente e "tirano" di più la sutura. Ad ogni modo, al primo controllo medico fai presente la cosa e senti se per il chirurgo è tutto a posto, sevirà anche solo per tranquillizzarti. Se i dolori sono così fastidiosi solo ridendo non dovrebbe essere nulla di grave.
Grazie mille per il supporto morale ed i consigli....ci provo a "tamponare", ma effettivamente i sussulti sono potenti e c'è ben poco da fare.... GRAZIE....
Buonasera a tutti...AGGIORNAMENTO: dolore poco in generale, ma continuo ad avere dolori Fortissimi e lancinanti (stessa intensità del primo giorno) se rido/tossisco nel solito punto dove ora è presente un bel versamento rosso vivi (gli altri si stanno invece asciugando).... Mi sa che c'è qualcosa che non va proprio là....
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3 ospiti.)
Spedito - 07/03/2012 : 10:47:25
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