Eccomi ad aggiungere il mio racconto personale a quello di molti abitanti di Hernionisson (giocando con il nome della città cretese) sperando che possa essere utile, o magari a scucire solo una sorriso ai suoi lettori. Ecco le diario-tappe. PREMESSA Probabilmente nasco con l’Ernia nel destino. Perché? Mio nonno paterno è stato operato d’ernia a 80 anni, mio papà l’ha tenuta con se una vita (alimentata dagli sforzi nella sua edile carriera). Ed io, già a 3 anni, per il troppo pianto mi facevo tagliuzzare il pube a dx (parliamo di metà anni ’70) per non tradire la genetica eredità. SBOCCIA! A 39 anni la classica puntina d’ernia (manifestatasi timidamente 8 anni prima), diventa un sinistro “puntazo” insostenibile ed erompe a valle di una risata fragorosa in una mediterranea serata estiva! A parte le battute del tipo “una risata vi seppellirà”, oppure “sono nato piangendo mentre tutti ridevano, morirò ridendo mentre tutti piangono!” quindi, ho avuto comunque conferma di un addome di cartapesta ed “emotivamente fragile”. Decido quindi di fare la visita chirurgica forse inconsciamente sperando in un ulteriore proroga all’intervento. Il chirurgo osserva, tasta a suo modo e nemmeno mi offre vie di fuga. C’è da fare l’intervento. Ed io, in uno scatto di orgoglio: “che sia prima possibile”. Già il giorno dopo, sabato, sono a fare la sciarada degli esami: sangue, urine, visita generale, elettrocardiogramma, rx torace, visita cardiologica. Ritiro il foglio con le istruzioni preoperatorie (digiuno nelle 24h., depilazione ecc..). Attenderò il lunedì per fissare l’intervento: prima data disponibile mercoledì 27 giugno. E sia. 26-giu -Un po’ di fifa mi viene il giorno prima dove l’atteggiamento deciso dei giorni precedenti viene intaccato dalla simpatica ansia crescente. Per dissimulare il tutto inizio le procedure di depilazione, ingenuamente con rasoio a lamette (scoprirò solo a tarda sera sul forum che è assai sconsigliato …). A parte l’imbarazzo del pube adolescente o da angioletto di botticelliano, si rivela la cicatrice sul lato opposto dell’ernia infantile. Il taglio è cresciuto con me ed ovviamente ha una estensione oggi di 12 cm almeno. Tra poche ore la simmetria sarà compiuta. INTERVENTO! 27 - giu – Arrivo all’ospedale alle 7 e 30, e mi precedeva a un signore con bilaterale, sereno come andasse a prendere un whiskey doppio al bar. Io invece montavo agitazione crescente specie quando indirizzato al mio letto vedo il saio verde che mi teneva il posto. L’infermiera mi interroga sulle istruzioni pre operatorie e passa al check depilazione: “va bene cosi?” faccio io? E lei: “mhhhh vabbeh diciamo che ce la facciamo andare bene”. Nella mia mente pensavo “ vabbeh mica uso epilady tutti i giorni o metto il tanga per lavoro!”. Nel frattempo vengo preparato con due flebo di antibiotici. Tocca a me, sono il primo. Svesto il tutto e mi metto la mia militenuta. Un portantino mi traghetta in barella verso la sala operatoria. 10 minuti di attesa (sembrava fossero 5 ore) e l’anestesista mi prende con se “La vedo un tantinello agitato” (non credo di esser mai stato un buon Nascondiansia). Parliamo dei mie interventi pregressi, mi ripete le stese domande dell’infermiera cercando disitrarmi un poco. Per la cronaca anestesia locale, ma con un doveroso supporto di calmanti, in modo che l’ultima immagine che mi ricordo è il mio braccio steso sulla destra. Scivolo in un sonno dolce e quando da lontano sento alcune domande e riprendo attenzione, un infermiere sta completando il confezionamento del pube. Finito il tutto. Mi chiedono di tragettarmi dal tavolo operatorio sulla barella. Mi sposto senza eccessivo problemi. Dall’arrivo in stanza non ci sono sostanziali variazioni (faccio due bottiglie di antidolorifici e antibiotici). Prendo il mio tea di metà mattina e faccio micro prove sulla motilità delle gambe e schiena. IL chirurgo fa un veloce "drive truought" tanto per dirmi "COMPLIMENTI DAVVERO UN ERNIONE PIU' GRANDE DI QUANTO MI ASPETTASSI!"...A metà pomeriggio mi fanno alzare e sedere, ho nausea e capogiri, ma non appena scarico l’anestesia, trasciandomi al wc, va già meglio. Cammino come un cercatore di funghi nel sottobosco e sento tirare il pube. Mi dimettono alle 19 con il mio foglio di uscita, le avvertenze di non fare sforzi anche lievi, antinfiammatorio se serve, la rassicurazione di non preoccuparsi se i gioielli di famiglia vanno in tumefazione e con l’appuntamento per il 3 luglio. Il tragitto dal la stanza alla macchina dura una vita ed è degno di una partoriente che sente prorompere qualcosa dall’addome. Sottolineo con un simpatico “ahio” tutte le oscillazioni della strada. Arrivato a casa ho il tempo per una cena iperleggera e attendo la prima notte a pancia insù. In totale avrò dormito 2 / 3 ore a intervalli. Il dolore maggiore non è la ferita anche se ogni contrazione addominale si sente, ma la schiena che va in surriscaldamento per via delle posture obbligate. PRIMO GIORNO Il primo giorno passa tra il letto e il divano. Arrivare al bagno è una mezza impresa e gli spostamenti sono dolorosi. Prendo un antidolorifico OKI dopopranzo e un pochino il dolore si attenua, specie nelle posture da seduto dove si irradia un dolore simil-pubalgia. La notte passa meglio della prima dormo 5 ore e spostandomi sul fianco dx opposto alla ferita riesco a dare sollievo alla schiena. SECONDO GIORNO La postura in piedi è sempre quella alla “Ciuccia di Mediobanca”e sembra che stia per esplodere il pube ad ogni passo. Oggi però niente antidolorifico perche le sensazioni fastidiose passano non appena recupero la posizione distesa. Ho imparato le manovre di sollevamento facendo leva con le braccia, allentando la tensione sull’addome basso. TERZO/QUARTO GIORNO Liberacion! Il cucchiaio di olio, liquido e frutta ai pasti fanno il loro dovere e, senza forzare molto (paura!!), l’intestino è now free! La medicazione nonostante il caldo regge abbastanza bene, giusto un lembo tende a staccarsi. La tumefazione è assai limitata ed anche i dolori negli spostamenti alzato - seduto - in piedi, fanno meno fastidio. Dormo le ordinarie 8 ore. QIUNTO /SETTIMO GIORNO Prima timida passeggiata mattutina. Faccio 2 km fino al bar con la motivazione del cappuccio+giornale+cronetto. Mi sorpassa maliconicamente un vecchietto con passo cadenzato mentre io avanzo con la mia solita mano napoleonica sul fianco sx. Al ritorno ho un pò la sensazione (i maschietti mi capiscono) di pallonata sugli attributi (quando però il dolore sta per scemare). Il tutto svanisce magicamente non appena mi sdraio! 1° VISITA Il chirurgo cambia il cerotto, oramai ridotto a brandelli, con uno più piccino. E’ narcisamente soddisfatto del suo lavoro, io un po’ meno, camminando ancora alla comandante Acab di Moby Dick. Ci vedremo per la levata dei punti tra 10 gg.
OTTAVO-DODICESIMO GIORNO Continua passo - passo il recupero, anche se i progressi importanti nei primi gg, si sono assottigliati in termini di miglioramento marginale. Passeggio regolarmente, nonostante il caldo, la ferita tira sempre. Cmq cerco di dosare le energie. Ho perennemente il terrore di fare uno sforzo troppo grande, ad esempio dopo uno starnuto, dopo un colpo di tosse o al sollevamento del PC.. TREDICESIMO GIORNO: LIBERTE’! Mi faccio coraggio e inizio il primo macchina - giro. Non ho problemi particolari tranne il tiraggio da infossamento nell’abitacolo. Faccio qualche km in primissima mattina (meno traffico) per recuperare un minimo di indipendenza (fare la spesa essenziale, andare dal medico ecc..). L’ernia è un buon test per vedere se è il caso di cambiare gli ammortizzatori oppure rifare la frizione!
QUATTORDICESIMO GG. La notte sento un bruciore sulla ferita. Credo che l’intorno inizia a riacquistare una certa sensibilità.. Mi allarmo un po’ ma è solo una manifestazione transitoria, tanto per non farmi dimenticare che sono a sole 2 settimane dall’intervento..
LEVATA DEI PUNTI Arriva il giorno del disarmo dell’addome. Fin’ora non ho mai guardato la ferita. La visita viene rimandata di 3 ore causa urgenza in sala operatoria, simpaticamente accrescendo un po’ di ansietta. Il dolore più grande è stata la rimozione del cerottone 3 cm con quale avevo incorniciato la garza post 1° visita! La levatura dei punti è banale. Ovviamente lo “smucinamento” del chirurgo crea qualche fastidio. Dunque dopo i primi 16 gg si chiude la prima parte post-chirurgica. Ancora c’è dolenzia, e, rispetto ai casi più fortunati, sono più lento nel recupero. In ogni caso è stato specie l’inizio, meno duro di come me lo avevano prospettato. Ecco la foto del mio pube post levata punti. Potete vedere la vecchia ferita in Rosso a Dx di quando avevo 3 anni e la sua Verde gemella a sx appena svelata. Come due sorelle non manifestano reciproche gelosie: sono nate fortunatamente a distanza di tanti anni : -)
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Un ringraziamento per il supporto, la pazienza e l’affetto per tutti quelli che mi hanno accompagnato nei giorni difficili di post degenza, anche solo con qualche sillaba di conforto! Leonardo
Grande Leo! Ottimo resoconto, simpatico e completo!
La nuova cicatrice sembra abbastanza più alta dell'altra, in ogni caso pare a posto e guarirà bene scomparendo anche lei, basta avere pazienza.
Grazie a te caro Leo per la simpatia che ci hai dimostrato, continua a tenerci informati sugli sviluppi della tua situazione e se hai problemi, sai che puoi contare su di noi.
vi faccio alcune domande: -scusate, ma secondo voi quando posso fare una doccia? -ma voi avevate un pochino di nausea dovuta alla dolenzia dallo stare in piedi (solito dolore da pallonata in zone basse)? - come vedete sulla ferita ci sono delle strisciettine di carta.. ma le devo lasciare li (si stanno staccando...)?
vi faccio alcune domande: -scusate, ma secondo voi quando posso fare una doccia? -ma voi avevate un pochino di nausea dovuta alla dolenzia dallo stare in piedi (solito dolore da pallonata in zone basse)? - come vedete sulla ferita ci sono delle strisciettine di carta.. ma le devo lasciare li (si stanno staccando...)?
Originariamente inviato da leoland73 - Ieri : 13:12:12
io credo ti convenga lasciare che pian piano si stacchino da sole senza forzare, per non creare qualche infezione
per la doccia controlla che la ferita sia asciutta, in caso contrario adotta qualche stratagemma per non farla bagnare
anche io a volte avevo la nausea, lo chiesi a suo tempo, ma mi dissero che non era correlata all'intervento, comunque tranquillo e' una sensazione che passa
Veramente molti complimenti splendido resoconto come piace a noi preciso e ironico quanto basta a superare il momento davvero bravo ma continua a tenerci aggiornati sulla situazione, può servire ad altri dopo di te
tenuto conto della lunghezza del tuo primo post direi che dolenzia e quella leggera sensazione di nausea rientrano nella frequenza
doccia ??? ma non l'hai ancora fatta ?? ma vuoi farti riconoscere a distanza ??
Compra un cerottone plastico trasparente in farmacia appiccicalo sopra e lavati oppure datti un giro di pellicola domopak (è senz'altro più economica) le triscettine di carta sono le strip che aggiungono per tenere uniti i margini della ferita se vedi che i margini sono asciutti e bene uniti lascia che si stacchino da sè se vedi che tendono ad aprirsi comprane un pacchetto in farmacia e sostituisci quelli che si strappano ma dopo oltre 15 giorni non dovrebbero più servire
vi faccio alcune domande: -scusate, ma secondo voi quando posso fare una doccia? -ma voi avevate un pochino di nausea dovuta alla dolenzia dallo stare in piedi (solito dolore da pallonata in zone basse)? - come vedete sulla ferita ci sono delle strisciettine di carta.. ma le devo lasciare li (si stanno staccando...)?
grazie buona domenica!
Originariamente inviato da leoland73 - Ieri : 13:12:12
Gli ottimi "compari" ti hanno già edotto su tutto...e io confermo. Io ho ripreso tranquillamente dal quarto giorno a fare la doccia coprendo le medicazioni col sistema risparmioso consigliato qui nel Forum. Doppio strato di domopak tagliato a misura e fissato con "feroce" cerotto da medicazioni, la doccia la facevo immediatamente prima del cambio delle medicazioni, ma in ogni caso, così facendo, non le ho mai bagnate. Quando hai senso di nausea e senti la tipica, fastidiosa pesantezza alle "parti basse", sdraiati e riposa un po' se ti è possibile, vedrai che avrai sollievo.
Giuro, prima mi prendo un giorno di ferie, leggo tutto il tuo post e poi dico la mia.
Originariamente inviato da Chicco - Ieri : 17:43:31
Dai Chicco! Ritagliati un po' di tempo per stare con noi!
Originariamente inviato da Marcello62 - 17/07/2012 : 10:48:54
Ce l'ho fatta, l'ho letto tutto. Complimenti leo, ottimo resoconto, potresti insidiare il nostro amico che detiene il titolo. Continua con la tua esperienza che sicuramente servirà a molti.
Per frequenza, supporto, simpatia e nomina a "Ufficiale Contatore" del forum
Giuro, prima mi prendo un giorno di ferie, leggo tutto il tuo post e poi dico la mia.
Originariamente inviato da Chicco - Ieri : 17:43:31
Dai Chicco! Ritagliati un po' di tempo per stare con noi!
Originariamente inviato da Marcello62 - 17/07/2012 : 10:48:54
Ce l'ho fatta, l'ho letto tutto. Complimenti leo, ottimo resoconto, potresti insidiare il nostro amico che detiene il titolo. Continua con la tua esperienza che sicuramente servirà a molti.
Originariamente inviato da Chicco - Oggi : 12:22:09
Hai ragione Chicco! Veramente ottimo! Si può dire che nello stile è un resoconto "alla Francer", anche se il buon Francer rimane comunque imbattibile!
PURTOPPO A GIORNI ALTERNI RESTA IL SENSO DI TUMEFAZIONE (CHE AUMENTA LA SERA SPECIE QUANDO MI AGITO UN POCO DI PIU'), ED OGGI TOCCANDO LA "PALLINA" SOTTO LA FERITA HO AVUTO UNA SENSAZIONE DI PUNTURA SOTTOPELLE, COME UN AGO CHE TOCCASSE LA PELLE VIVA...
OVVIAMENTE TANTA PAURA, VOI CHE DITE? DEVO COMINCIARE AD ALLARMARMI?
COMUNQUE PROX SETT PENSO ANTICIPERO' LA VISITA DAL CHIRURGO, HO CHIESTO ALL'OSP E NON E' ANDATO IN FERIE...
io non mi preoccuperei piu' di tanto specie se i disturbi non sono costanti le "scariche" elettriche e sensazione di puntura sono abbastanza frequenti so che non è facile ma...