Buongiorno Sono un uomo di 53 anni, fisico asciutto ed ho sempre praticato sport. Sono stato operato di ernia inguinale due volte , la prima a dx nel lontano 1999 metodo Trabucco e la seconda a sx nel 2009 metodo Trabucco in day surgery alle Molinette di Torino . Non ho mai avuto nessun problema ne da una parte ne dall’altra ,ho praticato oltre i soliti sport come pattinaggio e sci , uno sport di contatto (Krav Maga) per due anni. Questo sport oltre l’allenamento intenso essendo anche di contatto talvolta ho ricevuto qualche pugno o calcio. Piu’ o meno tre mesi fa ho incominciato ad avvertire solo nella parte sx (quella piu’ recente) delle fitte fastidiose lungo la zona inguinale verso il basso gia’ dal mattino facendo dei movimenti normali tipo alzare la bascula del garage o salire in macchina.. Non ho dato nell’immediato tanta importanza al disturbo ma ho preferito sospendere l’attivita’ sportiva piu’ intensa, ho solo continuato a sciare il fine settimana. Il disturbo ha continuato a manifestarsi e intensificarsi piu’ frequentemente tant’e’ che ho deciso di andare a farmi controllare dal tim che mi aveva operato . Il medico dopo avermi visitato e ispezionato la zona mi disse che non c’era nessuna recidiva . Rassicurato ho continuato la mia vita di sempre e il mio sport (tralasciando quello di contatto) aspettando che il problema svanisse o si attenuasse . Purtroppo pero’ non e’ andata cosi’ il problema non se ne andato , continuo ad avere male (come quando avevo la punta d’ernia prima che mi facessi operare) anzi peggio! quando faccio qualsiasi cosa che comporti un minimo di sforzo sento che si ripercuote li , anche un semplice starnuto o colpo di tosse ,anche semplici movimenti , torsioni del busto ecc, inoltre ho notato che quando mi capita di appoggiarmi con la pancia su una superfice di un mobile o altro sento subito delle fitte in quella zona. E ciliegina sulla torta quando ho dei rapporti sessuali con mia moglie oltre a provare delle fitte a secondo della posizione, nel momento dell’orgarsmo sento come un tirare intenso quasi come se si strappasse qualche cosa e sopraggiunge un dolore molto forte che mi costringe a pendere una tachipirina altrimenti mi dura per il resto della giornata. Il mio medico curante mi ha dato da prendere del “Debridat” per 20gg ma pare non faccia molto effetto. Faccio un lavoro dove sto seduto tutto il giorno al computer e alla sera quando smetto e torno a casa mi sembra che mi faccia piu’ male di quando sto in piedi e cammino. A questo punto non so che fare, il mio medico mi ha detto prima di ritornare dal chirurgo di fare una ecografia ! Ma serve a qualche cosa ?? l’ho gia’ fatta una volta e l’ecografo mi aveva detto che non serve per questo tipo di diagnostica. Boh!!! Chiedo gentilmente un parere / consiglio o qualsiasi cosa mi serva a intraprendere la strada giusta per fare chiarezza e risolvere il problema Molte Grazie
riguardo all'ecografia, qui nel Forum si è detto spesso che in certi casi non riesce ad evidenziare bene il problema; la visita chirurgica rimane il metodo migliore per valutare la presenza di un'ernia, o di una recidiva. Se poi non dovesse trattarsi di ernia, il chirurgo potrà indicarti quali indagini diagnostiche conviene fare per trovare la causa dei tuoi disturbi. A questo proposito, come suggerito da Gianna, attendere il parere del Doc sarà molto utile...tra l'altro lavora proprio alle Molinette.
Sono più o meno nelle tue condizioni: ho 48 anni, e sono stato operato di ernia inguinale dx circa 4 anni fa; sono stato bene fino alla primavera dello scorso anno, quando ho cominciato ad avvertire gli stessi tuoi fastidi. Il chirurgo che mi ha operato ha escluso una recidiva, e questa diagnosi è stata confermata da un'ecografia fatta di recente; i medici interpellati tendono a minimizzare o a sottovalutare il problema, che sta pregiudicando seriamente la qualità della mia vita. La mia ernia era di piccole dimensioni, e ormai mi sto convincendo che avrei fatto meglio a non operami: ho maturato la convinzione che noi pazienti, il più delle volte, siamo considerati solo numeri o cavie , e troppo spesso non veniamo correttamente messi al corrente dei problemi o delle conseguenze che possono derivare dai trattamenti ai quali veniamo sottoposti. Nel nostro caso, in particolare, credo di aver capito che le più recenti metodologie di intervento possono creare disastri difficilmente rimediabili, e magari tra qualche anno scopriremo, con dolore, che le tecniche utilizzate per operarci saranno considerate dannose o poco valide. Se ti va, tienimi al corrente della tua situazione, dell'evoluzione dei sintomi, delle indagini e diagnosi che ti riguarderanno, e dei rimedi o delle terapie seguiti: se vuoi farò lo stesso. In bocca al lupo, Emilio.
Questo forum diventa sempre più interessante. Attendo anche io la risposta del dottore.
Emilio: E' necessario accettare con la dovuta umiltà i pregi e difetti della medicina. Per quello che ho visto, qui in Italia le persone vengono trattate con tanto rispetto e considerazioni dai medici.
L'evoluzione è normale, ma questo non cambia il modo in cui i pazienti vengono trattati.
Mi inserisco ciao diego benvenuto anche da parte mia
anzitutto chirurgo SUBITO non perdere tempo con i "aspetta" e "vediamo come procede" se la tua vita di tutti giorni è schiava di questo problema, va trovata una soluzione a costo di consultare anche diversi chirurghi dico così per esperienza personale,ho atteso inutilmente con dolori indicibili quasi 5 mesi per poi scoprire che il primo intervento era stato mal eseguito con recidiva oltretutto
concordo con Smillo sul fatto che spesso vengono tralasciate indicazioni importanti per i pazienti, detto questo credo ancora nella buona fede della maggior parte dei medici
ciao diego, controllare, controllare, controllare fare tutto quello che serve a capire, perchè se è cambiato qualcosa dopo anni è indispensabile sapere