Buonasera a tutti. Vi racconto un po' la mia esperienza, per come l'ho vissuta fin'ora, poi vi terrò aggiornati.
Praticamente già circa 5-6 anni fa mi sono accorto di una piccola protuberanza percepibile appena sopra ai testicoli e ho notato subito che la stessa era mobile, cioè mettendomi a gambe all'aria, rientrava. Non sapevo cosa fosse, poi parlandone con un amico studente di medicina, lo stesso ha ipotizzato che potesse trattarsi di un'ernia inguinale. Così ho iniziato a fare ricerche su internet e ho capito che non era nulla di particolarmente grave. Passano anni e noto che si sta ingrossando gradualmente, spingendo sempre più verso il basso. Prenoto quindi un'ecografia, eseguita a Giugno del 2012, che conferma la presenza di "ernia inguinale di discrete dimensioni a sinistra esteso caudalmente fino all'interno della sacca scrotale". Comunque visto il periodo d'esami e l'estate decido di aspettare un po'. A inizio aprile mi sono laureato, così finalmente ho deciso di dedicarmi al mio problema.
In data 11 Aprile mi reco all'ospedale "Sacro Cuore - Don Calabria" di Negrar (VR) e faccio una visita con un medico chirurgo che mi dice che ovviamente è da operare e mi spiega tutto quello che dovrà fare, il tempo di recupero e gli effetti probabili che avrei riscontrato a seguito dell'intervento, quali tumefazioni, possibili riversamenti ecc... Mi chiede quando avrei voluto fare l'intervento e io dico che avrei fatto il prima possibile. Ci salutiamo e restiamo d'accordo che mi avrebbe contattato l'ospedale per comunicarmi la data dell'intervento.
Con mio grande stupore, sabato mattina 13 aprile ricevo una telefonata che mi informa che sarei stato operato il giorno 26 aprile, preceduto da prericovero il giorno 22 aprile.
Bene, il 22 aprile alle ore 8.00, vado e mi fanno parlare con l'anestesista e con un'altro medico, Mi fanno firmare varie carte in cui ho dovuto indicare eventuali allergie, malattie particolari, se fumo, bevo ecc...e mi fanno le analisi del sangue. Niente di più. Poco dopo le 11.00 me ne torno a casa.
Arriva il giorno 25 aprile e per rilassarmi un po' faccio una mezz'ora di cyclette a velocità sostenuta e poi esco un po' con amici per una giornata all'aria aperta. Non tocco alcolici. La sera una cena abbastanza leggera a base di riso e dalle 23.00 non tocco più acqua o cibo.
26 Aprile: operazione Arrivo in ospedale alle 7.00, come da accordi. Tempo 20 minuti mi chiamano, mi assegnano una stanza, mi misurano la pressione, che è alta (90 150)...mi danno un calmante...20 gocce mi pare, ma non ricordo bene di cosa. Aspetto in camera sdraiato sul letto, con il camice indossato e un po' di musica classica. Alle 8.30 arriva un infermiere e mi dice che è giunta l'ora. Saluto i miei genitori e via...
Mi trasporta sdraiato sul letto, entriamo in ascensore e arriviamo ai piani bassi, dove ci sono le sale operatorie. La temperatura è più bassa. Vengo trasferito su una barella più rigida e mi avvolgono con una coperta termica credo. Mi bloccano un po' il braccio sinistro e mi chiedono se sono comodo. Il braccio destro invece me lo lasciano libero. Mi portano appena fuori dalle sale operatorie, io dovevo entrare nella numero 1 mi pare. Arriva un'infermiera e un infermiere...simpatici, mi mettono a mio agio e scherzano tra loro e con me. L'infermiere mi cerca una vena sul polso destro e mi infila un ago bello grosso ancorato con dello scotch. Da questo poi avrebbero fatto passare tutte le varie sostanze.
Inizia facendo mezzo litro di una flebo di soluzione fisiologica. Terminata quella inizia con le robe pesanti Mi attacca una flebo più piccola di non so cosa...lui mi ha detto che è una sostanza stupefacente che serve come pre-anestesia. Dopo poco che me l'attacca inizio a sentirmi strano, vedo il soffitto che tende a muoversi se guardo un punto fermo e la sensazione era abbastanza piacevole. Gli infermieri ogni tanto mi chiamano e mi chiedono se va tutto bene...io ero concentrato sul soffitto in movimento.
Finita questa flebo, staccano e mi portano dentro la sala operatoria. Vedo un tipo con una siringa in mano, senza ago, che attacca direttamente all'imbocco del mio ago personale ancorato al polso. Ecco ci siamo, mi dico. Il tipo mi guarda (sarà stato l'anestesista sicuramente)e dice "ok allora ci vediamo dopo!" io rispondo dicendo OK. Attacca la siringa e tempo credo 3-5 secondi iniziano a girare tutte le luci che mi ritrovavo sopra al letto...tento per poco di tenere gli occhi aperti ma è impossibile...mi si chiudono e per poco sento ancora le voci, qualche secondo dopo non ricordo più nulla.
Finita l'operazione mi sveglio, non so dopo quanto, con una flebo attaccata sempre di soluzione fisiologica. Ancora non vedo bene ma sento delle voci che mi dicono di non mettere le gambe in quel modo perchè sarei caduto dal lettino. Bo non capivo nulla. Poco dopo ho realizzato e ho ascoltato l'invito dei medici. Pian piano inizio a vedere sempre meno sfuocato e vengo riportato in camera verso le 11 circa. Non ricordo chiaramente ogni momento. Comunque sia verso mezzogiorno ero abbastanza sveglio. Finita la flebo, l'infermiera mi mette una flebo più piccola di tachipirina e finita quella mi rimette l'ultimo mezzo litro di soluzione fisiologica. Credo che in totale me ne abbiano fatta 1,5 litri...poi non so se ne hanno fatte altre finchè non ero cosciente. Verso le 14 tento di urinare la prima volta...mi accompagnano in bagno perché ancora mi girava un po' la testa. Non riesco. Ci riprovo un'ora dopo e per fortuna funziona! Anche se con un po' di fatica. Mi misurano la febbre...tutto ok...36,5 mi pare. Zero mal di testa, dolore poco acuto. Alle 16 già mi sento pronto per andarmene, ma devo aspettare la lettera di dimissioni che arriva alle ore 18.00, sulla quale sono presenti le seguenti informazioni:
ESAMI ED ACCERTAMENTI Routine ematochimica all'ingresso: nei limiti
TRATTAMENTO ADOTTATO Incisione inguinale sinistra. Accesso al canale inguinale e riscontro di ernia inguinale obliqua esterna. Isolamento del funicolo spermatico che viene montato su fettuccia; con caute manovre di dissezione si isola il sacco erniario dagli elementi del funicolo. Il sacco erniario raggiunge lo scroto, ma non il testicolo, pertanto non si rende necessaria l'esteriorizzazione dello stesso. Completato l'isolamento, si esegue plastica secondo Liechtestein con posizionamento di patch in propilene. Controllo emostasi. Chiusura a strati con posizionamento sottofasciale del funicolo spermatico. Il decorso post operatorio è stato regolare.
TERAPIA E COMPORTAMENTO DOMICILIARE -ripresa della terapia in atto al ricovero -riposo per almeno 15 giorni -tachipirina flashtab 500mg 1-2 al giorno per 2 giorni oppure Toradol 15 gtt/die per 3gg Fra due giorni il paziente può eseguire toilette personale e successivamente rinnovare la medicazione utilizzando un disinfettante non alcolico. E' consigliabile evitare il riposo assoluto ed anzi si raccomanda di riprendere la deambulazione compatibilmente con i disturbi accusabili nei primi giorni. Si raccomanda di evitare sforzi fisici intensi almeno per un mese dopo l'intervento.
La notte dopo l'intervento ho dormito bene a pancia in giù, mentre avevo difficoltà a stare supino. La seconda notte sono riuscito a stare anche a pancia verso l'alto e sul fianco destro.
A due giorni dall'operazione sento ancora un po' di dolore soprattutto nella zona sopra la ferita, diciamo sulla pancia, lato sinistro. La ferita in se, fa male solo se faccio certi movimenti. Devo comunque alzarmi lentamente e camminare con calma, ma il dolore è limitato. A parte questo, ho la pancia abbastanza gonfia...non sono ancora proprio regolare ad andare in bagno e la parte sinistra dello scroto è diventata violacea e si è un po' gonfiata.
Grazie per l'incoraggiamento! Speriamo bene :) Spero che possano servire anche ad altri queste esperienze...io ho scoperto questo forum giusto un paio di giorni prima dell'operazione.
NOTTE anche a te!
P.S. Non mi pare di averlo precisato, anche se si capisce dalla descrizione. Ho fatto l'anestesia generale.
(...) P.S. Non mi pare di averlo precisato, anche se si capisce dalla descrizione. Ho fatto l'anestesia generale.
Originariamente inviato da franzvr - Ieri : 23:49:09
Sì era comprensibile, soprattutto per coloro che hanno già un'esperienza in fatto di interventi chirurgici, ma per tutti gli altri la tua precisazione è utile.
Devo dire che la descrizione delle fasi dell'anestesia è fatta proprio bene, si capisce il tuo stato d'animo nella sequenza dei vari passaggi e si ha la sensazione che tu l'abbia vissuta tutto sommato...serenamente.
Certo che ti hanno "sistemato per le feste" e senza lesinare sulle "dosi"! Si può dire che oltre all'effetto "WOWOWOW", tipico dell'anestesia locale, hai sperimentato anche quello "totale".
ahahah al termine volevo quasi chiedere la sostanza precisa, così da sapere già come orientarmi in caso di necessità :)
Comunque questa sera mi sa che tento di rimuovere la "garza" che copre l'incisione e mi faccio una doccia completa. C'è scritto di non usare disinfettanti alcolici...va bene acqua ossigenata o meglio altro?
L'alcool su una ferita potrebbe bruciare, se ancora parzialmente non chiusa. Quindi meglio Amuchina al 5% (soluzione cutanea già diluita, reperibile in farmacia) o Betadine (iodopovidone). Fai la doccia senza togliere il cerotto vecchio. Dopo la doccia, cavi il cerotto, disinfetti e rimetti un cerotto pulito e asciutto.
Ok fatto. Per oggi mi sono arrangiato con acqua ossigenata, domani vado in farmacia a fare acquisti. Bè, sono un po' rimasto impressionato dalla lunghezza del taglio. Ho fatto anche qualche foto. Sono presenti 10 punti di metallo! Pensavo meno.
Scherzi a parte, dalla foto sembra bella chiusa e, a parte l'impressione che può fare vedersi sull'inguine una simile cucitura con punti metallici stile "ufficio", direi che puoi stare tranquillo, le graffette lasciano segni minori rispetto ai tradizionali punti staccati. Io avevo quelli, sette e di filo da sutura blu, e davano l'idea della pancia ricucita del pollo ripieno!, alla fine la ferita è sparita e ora stento a rintracciarla. La lunghezza del taglio dalla foto non si realizza bene, ma pare una XL, quanto sarà? Di norma varia tra 6 e 10 centimetri e dipende da come era l'ernia e dalla conseguente scelta del chirurgo. Quale che sia la sua dimensione tranquillo, non ti lascerà tracce vistose e...alla fine sarà sempre ben nascosta!
Piu tardi se riesco la misuro...non è certo un taglietto da niente! Comunque mi fai ben sperare dicendomi che in teoria i punti metallici si vedranno meno :)
Ciao franz, benvenuto e complimenti per il tuo racconto. Sembra tutto OK quindi goditi il tuo post e continua a tenerci informato. Ti sento bello motivato, potresti essere uno di quelli che non ci abbandona dopo aver risolto il problema ma resta in aiuto ai prossimi.
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Piu tardi se riesco la misuro...non è certo un taglietto da niente! Comunque mi fai ben sperare dicendomi che in teoria i punti metallici si vedranno meno :)
Originariamente inviato da franzvr - Oggi : 11:46:02
Stando ai racconti e alle immagini che circolano nel Forum, le ferite chiuse con graffette rimangono fin dal principio più regolari e piatte di quelle chiuse con punti staccati. I punti tradizionali dati col filo da sutura, sollevano maggiormente il lembi di pelle e, una volta tolti, la ferita appare abbastanza irregolare. Forse per questo impiega un po' più tempo a distendersi e scomparire, ma alla fine tutto torna come prima...con la solita pazienza...che a volte vuol dire attendere qualche mese. Tranquillo Franz, non avrai nessun problema estetico.
Le graffette sono comunque uno stratagemma per "fare prima" e cucire sia cute che sottocute insieme. A volte però, come nel mio caso, succede che se si è chiusa la cute - ma non il sottocute -, si ottiene la diastasi ossia la riapertura della ferita. Non sarà il tuo caso perché la ferita ha un bell'aspetto.