OK. Non riesco a trovare il confronto diretto tra open e laparo, resta il fatto poi che è il chirurgo che deve operare, anche fargli fare l'intervento contro voglia non è il top
All'estero a mio avviso hanno altre procedure in un senso e nell'altro
Originariamente inviato da Amadeus74 - Oggi : 18:11:15
Non necessariamente migliori delle nostre. Se nei paesi "civili" come danimarca e svezia operano in open quanto nel resto del mondo e poi fanno le statistiche, capirai la soddisfazione, se non cambiano o migliorano poi le tecniche.
Tra open e laparo diversi studi di metanalisi dicino che c'è una tendenza ad avere minor dolore in laparoscopia, con recidive sovrapponibili e complicanze sovrapponibili, forse le infezioni sono minori in laparo. Se c'è una complicanza è più grave in laparoscopia. Se successivamente si deve ricorrere ad intervemnti vascolari o urologici ci sono più difficoltà dopo la laparoscopia. Eè mecessaria anestesia bgenerale che somma i suoi rischi a uqelòli chirurgici. La laparoscopia necessità di chirurgo esperto che ne faccia un certo numero/anno La open bastano dieci casi fatti con chirurgo esperto per poter condurre l'intervento. Le linee guiuida dell'European Hernia Society dicono che per l'ernia primitiva monolaterale il gold standard è la Lichtenstein open Per la recidiva meglio la laparoscopia. Per la bilaterale non ci sono certe indicazioni. Certo in laparoscopia si esplora anche l'altro lato, ma non deve essere la motivazione principe. Poi... è sicuro che l'ernia sia da operare?
Dottore Grazie infinite per la risposta. Il chirurgo che ho scelto è esperto della parete addominale (anche di laparo) e membro di una nota Hernia Society L'ernia destra è conclamata, quella a sinistra un chirurgo l'ha vista con eco e per lui era operabile, mentre il chirurgo che avrei scelto dice che non trasmette impulsi e secondo lui si rischia di non trovare niente. C'è da dire che io qualche fastidio a sinistra, sopportabile, ma lo sento (ormai da 1 anno e mezzo stabile). A sinistra ho pure un minimo varicocele e per lui il fastidio sarebbe più imputabile a questo che all'ernia. Sono stato visitato due volte da lui e tutte e due le volte la stessa risposta. Lui consiglierebbe la open, ma è disposto a fare anche la laparo. I tanti commenti in questo forum a favore della laparo mi hanno fatto venire il dubbio su quale sia meglio delle due.
Voglio farle alcune domande. Il minor dolore della laparoscopia intende anche a livello cronico? (che è quello che mi spaventa di più, avere un problema a vita visto che sto bene) E per quanto riguarda i rischi espressi da altri di taglio del cremastere o problemi a livello sessuale quanto sono frequenti in open/laparo?
Se rileggete il mio post, diciamo che il doc conferma quello che scriveva nel 2012, il mondo sta cambiando, la medicina ha le stesse statistiche di 6 anni fa? Probabilmente il 3-0 diventa un 5-0 a tavolino....
Se rileggete il mio post, diciamo che il doc conferma quello che scriveva nel 2012, il mondo sta cambiando, la medicina ha le stesse statistiche di 6 anni fa? Probabilmente il 3-0 diventa un 5-0 a tavolino....
Originariamente inviato da theref - Ieri : 22:59:46
Mah, può essere, non lo sappiamo. La tua esperienza è stata ottima ed è possibile che il futuro sia quello ma non è che tutti siano nelle condizioni di partire per s. candido Tra l'altro lo hai visto, è talmente piccolo che non ci starebbero mai tutti gli erniati che ci sono in circolazione.
Scusa Francer, lo dico senza polemica, ma non mi sembra affatto che il DOC si sbilanci a favore della Open. Dice "tendenza ad avere minor dolore cronico" (ma non sappiamo di quanto in particolare e se per "cronico" si intende a vita) di contro a complicanze più GRAVI sia di intervento che ti anestesia generale e difficoltà in eventuali interventi successivi urologici. Inoltre dice che per la bilaterale non ci sono certe indicazioni.
Mi spiegate perché di quello si legge, ed in questo caso dice il doc, vedete solo quello che cercate?
Grazie -------------
quote:
Tra open e laparo diversi studi di metanalisi dicino che c'è una tendenza ad avere minor dolore in laparoscopia, con recidive sovrapponibili e complicanze sovrapponibili, forse le infezioni sono minori in laparo. Se c'è una complicanza è più grave in laparoscopia. Se successivamente si deve ricorrere ad intervemnti vascolari o urologici ci sono più difficoltà dopo la laparoscopia. Eè mecessaria anestesia bgenerale che somma i suoi rischi a uqelòli chirurgici. La laparoscopia necessità di chirurgo esperto che ne faccia un certo numero/anno La open bastano dieci casi fatti con chirurgo esperto per poter condurre l'intervento. Le linee guiuida dell'European Hernia Society dicono che per l'ernia primitiva monolaterale il gold standard è la Lichtenstein open Per la recidiva meglio la laparoscopia. Per la bilaterale non ci sono certe indicazioni. Certo in laparoscopia si esplora anche l'altro lato, ma non deve essere la motivazione principe. Poi... è sicuro che l'ernia sia da operare?
Originariamente inviato da amministratore - 18/01/2018 : 21:39:34
Credo che il doc cerchi di essere il più obiettivo possibile sulla base della propria esperienza chirurgica diretta. In questo forum ognuno è libero di scrivere quello che pensa (purchè non offenda nessuno) e può essere che qualcuno estrapoli parole per sostenere una tesi o un'altra. Personalmente cerco di non farlo per correttezza, perchè il doc sa difendere bene da solo le proprie tesi, ed infine perchè non ho strumenti adeguati per sostenerne (sono architetto non medico e quindi sostengo costruzioni non tesi Tu, sulla base delle letture che fai, cerca solo di farti un'opinione tua
Certo non siamo medici ma parole e dati un minino li interpretiamo. Francer tu puoi spiegarmi il commento di Theref e la tua risposta. Perché proprio non l'ho compresa.
IO sono stato operato di ernia inguinale 3 volte: la prima volta in open a Siracusa e le altre 2 in laparoscopia a San Candido. I risultati di San Candido sono stati ottimi malgrado la mia età (74). Nel primo intervento a San Candido, per fissare la rete, hanno adoperato la colla, nel secondo una rete autoaggrappante. Nella prima laparo non ho avuto alcun dolore e nessuna convalescenza, nel seconda, come ho già raccontato, dolori sopportabili per una decina di giorni e poi niente. Al di là degli interventi, il trattamento a San Candido è stato completamente diverso da quello che avrei potuto avere in qualunque ospedale della mia zona. A San Candido si respira un'altra aria. A me sembrava di essere in un'altro mondo. Per dire, cinque anni fa quando mi presentai per la visita con il primario, non pagai alcun ticket e, soltanto dopo qualche mese, mi arrivò a casa un bollettino di conto corrente per un importo di 15 euro. Nell'ultimo intervento non ho pagato niente. Inoltre ho avuto problemi con la pressione e per tutta la notte, ogni quarto d'ora, il misuratore andava in allarme; l'infermiera accorreva a spegnere l'allarme e non mostrava alcun fastidio. Io non ho esperienza di altre località ma ho l'impressione che in tutto l'Alto Adige la sanità pubblica funziona molto meglio che nel resto d'Italia. Tornando agli interventi di ernia inguinale, a San Candido, le operano sempre in laparoscopia. I chirurghi sono esperti della tecnica ed aggiornati. Inoltre mi sembra che l'ospedale non ha problemi di costo. I risultati miei e di theref sono una piccola ma significativa conferma della bontà della tecnica. Mi auguro che il resto d'Italia si adegui velocemente.
Certo non siamo medici ma parole e dati un minino li interpretiamo. Francer tu puoi spiegarmi il commento di Theref e la tua risposta. Perché proprio non l'ho compresa. Grazie
Originariamente inviato da Amadeus74 - Ieri : 11:02:56
Credo la risposta di gipi44 possa aver chiarito. Theref ha avuto un ottima esperienza e la consiglia a tutti. Sostanzialmente invita a fare la valigia e partire per San candido che sta in Alto Adige al confine con l’Austria. Secondo lui la laparo batte la open 5 a zero mentre il doc sembra essere più per le open. Io ho risposto che poi però purtroppo non tutta Italia può trasferirsi a San candido per fare un intervento anche se, visti gli ottimi risultati della tecnica (unita al tipo di struttura e organizzazione, confermata da gipi) quella potrebbe essere la strada futura.