alfredo61, ma veramente? mi dispiace tanto per te.... ti ricordi per caso che tipo di tecnica laparoscopica hanno utilizzato? tep o taap? quindi non son tutte rose e fiori le ernioplastiche in laparo
Siamo sempre al solito punto.. Squartato pensa che la laparoscopia sia il non plus ultra e che non dia complicazioni.. Gli unici morti per ernia sono quasi tutti laparoscopici... Infatti le linee guida Europee sul trattamento dell'ernia inguinale prevedono la laparoscopia solo nelle recidive e border line sulle bilaterali. L'ernia primitiva monolaterale dovrebbe, e dico dovrebbe perchè ogni chirurgo può o meno attenersi alle linee guida, essere operata con tecnica open Lichtenstein con protesi, a giudizio del chirurgio a basso o medio peso e preferibilmente a maglia larga. Sul cremastere appunto si tende a risparmiarlo. ma se la sua conformazione e lil suo volume sonotali da impedire un corretto posizionamneto della rete, deve essere sacrificato, perchè il rischio di recidiva è superiore al fastidio della sezione del cremastere. In ogni caso quello su cui Squartato ha perfettamente ragione è che i chirughi dovrebbero parlare di più con i pazienti e dirimere i dubbi che certamente essi hanno. Inoltre è provato che la maggior parte dei contenziosi deriva dallo scarso confronto paziente medico . Spero di aver chiarito almeno alcuni punti, poi ognuno ovviamente avrà le proprie convinzioni e nessunio potrà cambiarle.
salve, gentile amministratore, grazie per il suo intervento... non le nascondo che le paure aumentano... veramente i decessi sono maggiori in tep??? e sopratutto volevo fare un po di chiarezza su un punto molto importante, il chirurgo a me ha detto che l italia insieme alla spagnae grecia sono gli unici paesi che mettono al primo posto la tecnica open, semplicemente per carenze economiche e di personale preparato. nel resto d europa le linee guida parlano di tep o taap nel 90% dei casi. Le risulta o mi conferma il contrario? grazie mille a lei e a tutti gli amici che intervengono e leggo sempre...
Penso che il problema sia proprio l'avere personale preparato nell'intervento di ernia in laparoscopia. In quest'anno in cui ho dovuto approfondire l'argomento, credo di aver appreso che per diventare affidabili in questa tecnica servono centinaia di interventi (e di pazienti che avranno una prestazione sub ottimale) mentre con l'open poche decine di operazioni sono un'esperienza accettabile. Per altro, il chirurgo che ha operato me in laparo mi hanno detto che ha avuto anche qualche risultato discutibile in open. Mercoledi mi riopero per cercare di sistemare con eversione della tunica vaginale e possibile ernioplastica open i danni fatti in laparo. Poi, probabilmente, ci sarà da prendere in considerazione i danni fatti dall'altra parte dove i leggeri fastidi, che parevano indicare una piccola recidiva, dopo l'applicazione di un tappo in laparo sono diventati dolore.
Le lineeguida dell'European Hernia Society , quindi della massima autorità in materia, dicono che nelle ernie primiotive monolaterali la tecnica principe è la tecnica open di Liecthestein La laparo nelle recidive e border line nelle bilaterali.
Non per fare l'avvocato del diavolo ma a dire il vero basta cercare in rete per apprendere che i decessi avvengono sia per laparo che per interventi con tecnica open in day hospital, e comunque bisogna affidarsi ad un chirurgo esperto ed "a regime", ovvero un chirurgo laparoscopista, e non ad uno che fa ogni tanto la laparo per tenersi in allenamento o poter dire che la pratica....
Uniformarsi alle linee guida di una associazione nazionale od internazionale di certo mette meglio al riparo il chirurgo in caso di conseguenze legali e penali dopo un intervento riuscito male, ma certe linee guida sono spesso le peggiori vie da seguire per il paziente in quanto, prima guardare verso tecniche migliori, impiegano anni se non dopo che il resto del mondo ormai ha preso altra via, dopo che altre associazioni si sono riunite ed hanno scoperto che ...ops.. troppi disastri, cambiamo tecnica..
In ogni caso basta andare sui siti delle associazioni americane, asiatiche o anche britanniche (AHS, APHS, SAGES, ecc.) per vedere che la open non è espressamente la prima scelta indicata e mette al pari laparo ed open addirittura indicando la prima come "cost-effective".
Inoltre, ci sono anche risvolti economici da salvaguardare: nessuna Society metterà al primo posto tecniche migliori ma con reti brevettate, o che la maggioranza dei chirurghi non sa praticare tipo la laparo, quindi si va verso quella che tutti bene o male sanno fare ma che non è certo la migliore: Lichenstein, che non è nè tension-less e nè suture-less. Perchè allora non la Trabucco ? Certo sono ambedue delle schifezze, ma la tanto decantata Lichenstein prevede fior di punti per attaccare la rete con piu alta probabilità di imbrigliamento nervi, lascia il funicolo, magari senza cremastere, a contatto con la rete, crea tensioni meccaniche.
Perchè allora in Trentino si pratica quasi esclusivamente Laparo, tanto per rimanere in casa ?
Perchè allora nell'audio di una conferenza di chirurghi (postato il link ma non ricordo piu dove-bisognava registrarsi) un suo collega diceva chiaramente "..quante volte vorremmo operare in laparo ma la direzione non ce lo permette ? "
E' piu che chiaro che la laparo viene sconsigliata quasi esclusivamente da chi non la pratica, da chi non la può praticare per il niet della direzione ospedaliera per mancanza di fondi, e, sopratutto, da certi medici di famiglia che dovrebbero limitarsi a fare ricette ed impegnative, anzichè atteggiarsi a primari di chirurgia, della quale non ne sanno un accidenti.
- Dico quasi perchè uno può anche avere convinzioni tecniche opposte, sia chiaro -
Ma il laparoscopista esperto la pratica abitualmente e crede nella sua migliore efficacia.
Perchè allora andare a farsi martorizzare la parte con taglio di cremastere, taglio di muscoli, cute, eccetra quando ci sono tecniche che danno risultati migliori ?
P.S. mi permetto di aggiungere una battuta semiseria: credo che i chirurghi generali si dividano tra che hanno subito un intervento di ernia e quelli che non la hanno subita.
Lichenstein, che non è nè tension-less e nè suture-less. Perchè allora non la Trabucco ? Certo sono ambedue delle schifezze, ma la tanto decantata Lichenstein prevede fior di punti per attaccare la rete con piu alta probabilità di imbrigliamento nervi, lascia il funicolo, magari senza cremastere, a contatto con la rete, crea tensioni meccaniche.
Originariamente inviato da squartato - Oggi : 16:05:32
O la Rutkow che è un incrocio fra le due. La rete viene fissata nei punti cardinali e la cosa non mi sembra migliorativa rispetto la Trabucco. Sembra più dettata dall'insicurezza del chirurgo tanto il dolore cronico a loro non interessa. Per loro l'operazione è riuscita quando non c'è recidiva. Basterebbe fare le cose con criterio, non sballottare il paziente e farlo tornare a casa il giorno dopo e avere attenzioni maggiori nello spostamento del funicolo senza maltrattarlo come fosse un elastico. La maggior parte dei chirurghi non ti spiega nulla di ciò che farà e a domande precise si incazza poichè lui è il maestro e tu devi fare il pazientino muto. Devo ancora trovarne uno che mi tratti come un essere umano e mi guardi in faccia quando parla e che non reciti le solite frasi standard a memoria.
Hai ragione. Il dolore cronico non interessa. Al limite si prescrive roba pesante per far soffrire di meno. Conta solo non avere recidiva. Spiace dover scrivere così ma questa è la mia esperienza. Purtroppo.
son d accordo con te squartato.. e per questo son sempre più convinto di andare in trentino a fare l'operaz. l'unico problema (oltre a viaggio e soggiorno) sono i tempi di attesa... quasi un anno....
Io ho subito l'intervento, e consiglio sempre secondo s cienza e coscienza i miei pazienti lo sanno. Ogni intervento ha la sua indicazione e non esiste la tecnica migliore in assoluto se no non si continuerebbe a cercare. Comunque se preferite la laparoscopia fate bene, se preferite la open fate bene lo stesso. L'importante è che alla fine siate soddisfatti del risultato. A Trento come a Catania.
Non mettevo in dubbio la sua professionalità dottore, infatti ho sottolineato il "quasi" perchè ripeto ognuno può avere le proprie convinzioni squisitamente tecniche.
Non mettevo in dubbio la sua professionalità dottore, infatti ho sottolineato il "quasi" perchè ripeto ognuno può avere le proprie convinzioni squisitamente tecniche.
Originariamente inviato da squartato - Ieri : 17:06:23