Ernia e Laparocele Ny side 1

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coriolano

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 Spedito - 16/11/2006 :  15:54:37  Link diretto a questa discussione  Mostra Profilo Send coriolano a Private Message  Aggiungi coriolano alla Lista Amici  Aggiungi alla Lista Ignora
Ho 38 anni e dal settembre 1997 sono trapiantato di rene. Qualche giorno dopo l'intervento di impianto , stando nel letto mi resi conto di avere un rigonfiamento del diamentro di alcuni centimetri (intorno a 6-7cm ad occhio) nel basso ventre proprio a ridosso degli apparati genitali e a fianco al nuovo rene ( collocato in fossa iliaca destra a ridosso dell'inguine).
All'inizio non ci feci caso e pensai che era tutto normale , che fosse dovuto alla presenza del rene sebbene questo si trovava a destra e non centralmente. Con il passare dei mesi purtroppo mi resi conto che questo rigonfiamento si ampliava sempre di piu sino a raggiungere un diametro di una decina di centimetri. Consultai il mio medico di base , il quale mi disse che si trattava di un rilassamento muscolare e che dovevo consultarmi con uno specialista. Mi rivolsi immediatamente al reparto urologico dove mi diagnosticarono un laparocele. Premetto che a quel tempo ero un grande sportivo con muscoli davvero tonici e ben definiti e dunque non riuscivo a spiegarmi come fosse stato possibile che appena uscito dalla sala operatoria mi trovassi un laparocele di quelle dimensioni. I chirurghi del centro trapianti si sono sempre discolpati sostenendo che il tutto era causa dei medicinali immunosoppressori e della natura flaccida del mio tessuto muscolare (gia' ma se questo fosse vero come è possibile che sono uscita dalla sala operatoria con il laparocele gia' formato ?). Per quale motivo hanno spinto il taglio fino al centro del basso ventre?Perche' un laparocele di quelle dimensioni si formi immediatamente cosa puo' essere accaduto?Hanno usato materiale da cucitura scadente , hanno suturato male o non hanno suturato per nulla le fascie muscolari?
Fatta questa lunga premessa , voglio dirvi che ho subito un intervento di impianto di rete sintentica (il laparocele era talmente ampio che addirittura il chirurgo mi prospetto' prima dell'intervento la possibilita' di prelevare del tessuto muscolare dal quadricipite) agli inizi del 1999 cioe' un anno dopo il trapianto di rene, il cui decorso fu drammatico perche' a causa della mia immunodepressione dovetti stare a letto con la febbre in ospedale per tre settimane.
Un anno dopo nel 2000 ho subito intervento di idrocele al testicolo destro e due anni piu' tardi nel 2002 un'ulteriore intervento per seminoma sempre al testicolo destro con asportazione chirurgica dello stesso.
L'anno scorso ho ripreso a fare nuoto con una certa frequenza ma purtroppo negli ultimi mesi si è formata una ernia inguinale a sinistra di discrete dimensioni che ho dovuto sistemare qualche giorno fa con l'ennesimo intervento chirurgico .
Nel corso dell'intervento i chirurghi mi hanno riferito che c'era anche uno sfiancamento e che non sarebbero potuti intervenire perche' al mometo non erano preparati a questa eventualita'. Parlando con il primario del reparto di urologia e con i chirurghi che mi avevano operato di ernia non ho ricevuto risposte adeguate. Uno dei chirurghi mi ha detto che la situazione e' seria e che riguarda tutto il basso ventre compresa la regione addominale interessata dal vecchio intervento , un'altro che lo sfiancamento e' soltanto marginale e infine il primario il quale sostiene che è impossibile che si riformi un laparocele dove è stata gia' impiantata la rete almeno che (ma non è il mio caso) non collassino i tessuti al di sopra della rete e che dovro' portare per mesi la panciera!
Non ci capisco piu' nulla, ormai sono confuso e avvilito.
L'unica certezza che ho è quella di non poter piu' fare attivita' sportiva in queste condizioni cosi' labili , che non ho piu' un basso addome e che dovro' sottopormi a qualche altro durissimo intervento .
Per favore indicatemi il miglior spedialista del settore in italia magari se ce n'è qualcuno bravo a napoli o a Roma perche' davvero non ce la faccio piu' ne fisicamente ne' moralmente.


Grazie



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AntonioDL

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 1   Spedito - 16/11/2006 :  19:13:39  Link diretto a questa replica  Mostra Profilo Send AntonioDL a Private Message  Aggiungi AntonioDL alla Lista Amici  Aggiungi alla Lista Ignora
 » Soggetto: Re: laparocele postrapianto
Carissimo amico, innanzitutto ti abbraccio fortissimamente perché sei avvilito, e qui su questo sito cerchiamo per prima cosa di tenerci su col morale a vicenda. Io sono un collega "erniato" a sinistra, che in questi giorni si misura il crescere del gonfiore a destra.

Il caso dello sfiancamento è abbastanza pesante, e se si paragona agli eventi precedenti - e andiamo anche all'iter doloroso che portò al trapianto! - alla fine le ernie sono due passeggiate.

Adesso sentiamo il dottore che dice, e spero che principalmente ti dia un po' di serenità, poi vediamo che fare. Io mi sono operato a Napoli all'ospedale Don Bosco, noto per servire la bella zona di Secondigliano, quindi esperti in materia di ferite d'arma da fuoco e cose da Far West ordinarie dalle mie parti , e devo dire che il primario del reparto d'urgenza che mi ha operato è stato bravissimo e un campione dal punto di vista umano. Ma certamente ce ne saranno anche altri.

Poi ti vorrei chiedere di dare la tua testimonianza sul blog di Stefano76, che trovi cliccando "I weblog" tra i comandi in alto, poiché si parla di tumore al testicolo, e la tua esperienza è fondamentale.

Infine ti voglio dare il benvenuto tra di noi, sperando di darti un po' di sostegno.

PS: anche io nuoto e sono certo che riprenderai presto a farlo!


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merlino

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 2   Spedito - 16/11/2006 :  21:45:43  Link diretto a questa replica  Mostra Profilo  Visita l'homepage di amministratore Send amministratore a Private Message  Aggiungi amministratore alla Lista Amici  Aggiungi alla Lista Ignora
 » Soggetto: Re: laparocele postrapianto
Certo la situazione è importante, e la soluzione non semplice.
In pratica bisogna sostituire la parete addominale del basso ventre con una protesi, se effettivamente c'è un nuovo laparocele.
A Napoli io conosco il prof. Corcione, dell'Università e a Roma il Prof. Negro,
l'indirizzo di Corcione non lo conosco, quello di Negro è:

Dipartimento di Chirurgia Generale "P.Stefanini"
Policlinico Umberto I-Roma
UOC Chir.Generale e Urgenza (dir. Prof. Paolo Negro)

tel. 06.49970853
Certo la terapia immunosoppressiva non aiuta anzi..


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 3   Spedito - 17/11/2006 :  12:04:35  Link diretto a questa replica  Mostra Profilo Send AntonioDL a Private Message  Aggiungi AntonioDL alla Lista Amici  Aggiungi alla Lista Ignora
 » Soggetto: Re: laparocele postrapianto
Recapiti del Prof. Francesco Corcione, Dipartimento Chirurgia Generale e specialistica, Ospedale Monaldi.

Dati di segreteria:
Telefono: 081.7062687
Fax: 081.7062535
E-mail: fchgen@tin.it
Orario: 8:00 - 14:00
http://www.ospedalemonaldi.it/medic...hp?id_dip=13


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 4   Spedito - 17/11/2006 :  13:44:40  Link diretto a questa replica  Mostra Profilo Send coriolano a Private Message  Aggiungi coriolano alla Lista Amici  Aggiungi alla Lista Ignora
 » Soggetto: Re: laparocele postrapianto
Carissimi amici,

grazie per il vostro sostegno umano e per le vostre indicazioni.
Devo alcune risposte sia ad antonio sia all'amministratore.
Per quanto riguarda il tumore al testicolo l'ho scoperto soltanto per caso.Come?Venni a conoscenza tramite un mio amico medico, il quale conosceva benissimo una chirurga del reparto trapianti del policlinico umberto I di Roma (dove ho subito l'intervento di impianto), che la tecnica utilizzata per l'impianto del rene prevedeva il taglio del funicolo spermatico. Mi rivolsi subito al medico legale sia per la questione del laparocele sia per quella riguardante la tecnica operatoria utilizzata.
Il medico legale mi fece presente che quella tecnica era datata e che nel 1997 erano disponibili tecniche sicuramente piu' avanzate che non compromettessero la funzionalita' generativa del testicolo.
Detto questo mi consiglio' dapprima di fare una ecografia al testicolo e poi uno spermogramma.
Purtroppo l'ecografia mise in luce la presenza di un nodulo delle dimensioni di 2 cm e alcune settimane dopo dovetti sottopormi ad un intervento di asportazione del testicolo.
Certo non potro' mai provare un collegamento diretto tra la tecnica di trapianto poco ortodossa adottata e il tumore ma è singolare che questo sia comparso proprio al testicolo destro (cioe' dallo stesso lato del rene) e per giunta subito dopo il trapianto (me ne sono accorto solo per caso e cinque anni dopo, ma il grosso idrcocele che si era formato nell'immediato post trapianto e curato solo 2 anni dopo era gia' un sintomo evidente ).
All'amministratore vorrei soltanto dire che si' è vero sono immunodepresso ma trapiantato da 9 anni e la mia situazione clinica generale è ottima. Negli ultimi due interventi al testicolo e quello di ernia non ho avuto nessun problema particolare , ne' febbri ne' altro genere di complicazione, il decorso è stato quello di un normale paziente (con il passare degli anni, grazie anche alla riduzione della terapia farmacologica, i soggetti trapiantati diventano sicuramente piu' resistenti)



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 5   Spedito - 18/11/2006 :  01:34:12  Link diretto a questa replica  Mostra Profilo Send terry a Private Message  Aggiungi terry alla Lista Amici  Aggiungi alla Lista Ignora
 » Soggetto: Re: laparocele postrapianto
vorrei condividere la mia esperienza
oggi festeggio i primi 6 mesi del mio trapianto di rene ( non si può certo dire che il 17 porta male!) anche per me la gioia di tale evento non può dirsi completamente appagata a causa di un laparocele diagnosticato proprio oggi dal chirurgo che ha eseguito l'intervento. Durante questi mesi mi ero fatta due ipotesi: la prima che il rene ricevuto fosse troppo grande per ls conformazione anatomica del mio bacino, supposizione legata al fatto che ala donatrice era una donna alta e di corporatura massiccia
la seconda ipotesi riguardava il rene diciamo "scollegato" che essendo policistico e quindi molto aumentato di volume, premesse sul nuovo provocando il rigonfiamento.
Il chirurgo mi ha invece spiegato che a livello inguinale c'è un punto della muscolatura da suturare che è molto piiù "sottile" dove manca in termini chirurgici la "stoffa" cioè si fa molta più fatica a far combaciare i lembi da cucire e quindi l'eventualità du un laparocele post trapianto non è così raro.Dovrò attendere qualche mese per vederne l'evoluzione ma certamente non si risolverà da solo nè tantomeno diminuirà anzi....
Dovrò farmi operare alla fine anche perchè già ora mi provoca fastidio e una certa dolorabilità.
non ho saputo rispondere a mio figlio che,con la logica dei ragazzi è sbottando dicendo: ma se lo sanno perchè i medici non prevengono un nuovo intervento mettendo subito la rete di rinforzo come per le ernie?
saluto tutti coloro che mi leggono e che avranno voglia di rispondermi
viva la vita senza dialisi! ciao terry



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 6   Spedito - 18/11/2006 :  08:54:22  Link diretto a questa replica  Mostra Profilo  Visita l'homepage di amministratore Send amministratore a Private Message  Aggiungi amministratore alla Lista Amici  Aggiungi alla Lista Ignora
 » Soggetto: Re: laparocele postrapianto
La comparsa di un tumore nei soggetti trapiantati e sottoposti a terapia immunosoppressiva non è purtroppo evento raro.
La diminuzione inevitabile delle resistenze immunologiche dell'organismo fa sì che le cellule mutate ( che ci sono sempre in qualsiasi persona, ma vengono distrutte dal sistema immunitario e quindi si sviluppano in pochi casi) possano invece crescere senza ostacoli.
Anche il laparocele viene influenzato dalla diminuzione dell'immunità e tuttavia mettere una rete già al primo intervento aumenta notevolmente i rischi di infezione e mancato inglobamento della rete, per cui è più rischioso metterla che non metterla.
Una qualsiasi complicazione infettiva della rete pregiudicherebbe il risultato dell'impianto, per cui è meglio trattare un eventuale laparocele quando la situazione è stabilizzata.


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 7   Spedito - 18/11/2006 :  12:53:44  Link diretto a questa replica  Mostra Profilo Send coriolano a Private Message  Aggiungi coriolano alla Lista Amici  Aggiungi alla Lista Ignora
 » Soggetto: Re: laparocele postrapianto
Ciao terry,

sono contento che tu sia uscita dalla schiavitu' della dialisi e che puoi finalmente condurre una vita normale. Tra l'altro anche io mi sono trapiantato il 17 ma di Settembre. Non voglio entrare nel merito del tuo caso ma mi permetto di fare alcune considerazioni.
Nessun chirurgo dira' mai di aver commesso un errore , ne' tantomeno i colleghi che vi hanno assistito a tale rrore per una sorta di copertura corporativa. Ed ecco che le colpe si riversano o sul paziente (è colpa della tua malattia, del tuo tessuto muscolare ), o sui medicinali.
L'errare fa parte della natura umana (perseverare certo è diabolico) soprattutto in una materia delicata e assolutamente non esatta come la medicina. Un chirurgo puo' sbagliare perche' è stanco (in un giorno puo' fare diversi interventi) o perche' poco esperto (i principianti devono pure imparare qualche volta) o perche' il materiale di sutura usato è scadente. Se un soggetto esce dalla sala operatoria del trapianto gia' con un laparocele di grandi dimensioni , come nel mio caso, vuol dire o che non hanno saputo cucire bene o che il materiale di cucitura usato era scadente e il tessuto ha ceduto immediatamente.
Ma se l'errore fa parte della natura umana e molti medici ammetteno di averne commessi o di averne assistito pur non denunciandoli ( vedi un recente servizio del corriere della sera salute), la mancanza di preparazione non puo' essere tollerata. Cerco di spiegarmi meglio: la legge stabilisce che i medici non debbano fermarsi a quel che hanno appreso nel percorso universitario ma devono continuamente aggiornarsi in modo tale che se sul mercato esistono tecniche di intervento piu' sicure e che possano minimizzare i rischi queste vanno preferite. Tradotto in termini pratici , se in Belgio da 20 anni a questa parte i chirurghi per impiantare un rene fanno tagli di piccole dimensioni senza squartarti dai fianchi fino al basso addome e se usano una tecnica che non contempla piu' il taglio del funicolo spermatico ancora praticata illegalmente al Policlinico Umberto I da alcuni chirurghi, i nostri chirurghi devono apprenderle . Oggi con internet, con i congressi internazionali, con le nuove tecnologie, non ci sono piu' scuse all'ignoranza!
Infine devo una risposta all'amministratore: quanto alla maggiore incidenza di tumori sui soggetti trapiantati non c'è alcuna prova certa. I dati scientifici a disposizione sono scarni e vecchi e con le nuove terapie farmacologiche non c'è alcun dato cui far riferimento.
Quanto al laparocele non posso che essere d'accordo ma anche qui c'è un pero': se il laparocele è di grande dimensioni e non intevieni quali rischi corri?Perdona la mia ignoranza in materia , Strozzamento oppure impossibilita' di impiantare la rete, oppure ricorso all'utilizzo di tessuto muscolare da altre parti del corpo come il quadricipite o il bicipite femorale?



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 8   Spedito - 18/11/2006 :  15:52:27  Link diretto a questa replica  Mostra Profilo  Visita l'homepage di amministratore Send amministratore a Private Message  Aggiungi amministratore alla Lista Amici  Aggiungi alla Lista Ignora
 » Soggetto: Re: laparocele postrapianto
Non posso parlare per i colleghi, ma in genere non è tanto l'errore ma come viene affrontato. Si deve riconoscere e risolvere, non serve nascondere la testa perchè il problema ce l'ha il paziente e deve essere risolto, indipendentemente dalle cause che possono avere le più svariate motivazioni. E' possibile che il laparocele immediato sia dovuto ad un cedimento di punti magari mal posizionati, ma è anche possibile che i tessuti in effetti non fossero tonici come si supponeva.
Sulle tecniche di trapianto non sparei che dire, non è il mio campo e non ne so molto.
Sui tumori nei trapiantati in realtà lavorando in una chirurgia oncologica ne vediamo diversi, ma certamente bisogna aspettare lavori randomizzati per dire di più. Da una ricerca bibliografica sugli studi degli ultimi anni si evince un aumento dei tumori cutanei e linfoproliferativi , mentre è ancora in studio la correlazione con i tumori gastrointestinali e di altri organi e apparati.
La neoplasia più frequente è il sarcoma di Kaposi, ma tuttavia se ci sono alcuni tumori in fase iniziale che potrebbe non manifestarsi mai in condizioni normali, possono essere sicuramente slatentizzati dalla terapia immunosoppressiva, che per essere efficace deve necessariamente inibire l'immunità cellulare che è quella chiamata in causa nel contrastare la proliferazione delle cellule anomale.
Il laparocele va corretto il prima possibile, poichè un suo aumento di dimensioni impedirà man mano lo svolgimento delle normali attività e pottrà condurre ad una perdita di domicilio degli organi interni che non potranno più trocvare spazio nella cavità addominale, costringendo a resezioni di tratti di intestino per ridurre il volume.
Inoltre inciderà sulla dinamica respiratoria fino a provocare insuficienza respiratoria, potrtà ulcerare la cute distesa con formazione di piaghe e nella peggiore delle ipotesi fistole con l'intestino.
La riparazione viene discussa caso per caso e la rete dopo un certo periodo dal trapianto può essere messa. L'uso di lembi muscolari è molto indaginoso e non sicuramente efficace.


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 9   Spedito - 18/11/2006 :  18:52:33  Link diretto a questa replica  Mostra Profilo Send Pasquale a Private Message  Aggiungi Pasquale alla Lista Amici  Aggiungi alla Lista Ignora
 » Soggetto: Re: laparocele postrapianto
Sono felicissimo per te Terry, tanti auguri.


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 10   Spedito - 18/11/2006 :  23:51:12  Link diretto a questa replica  Mostra Profilo Send terry a Private Message  Aggiungi terry alla Lista Amici  Aggiungi alla Lista Ignora
 » Soggetto: Re: laparocele postrapianto
grazie a Pasquale per gli auguri e il conforto....non mi ha stupito la tua sensibilità dopo aver scoperto il tuo segno zodiacale che per altro è uguale al mio con parecchi anni di differenza
grazie anche a Coriolano che hai iniziato questo forum e ci permetti di condividere le gioie e i dolori che ci accomunano mi dispiace molto per i problemi post operatori non indifferenti che hai dovuto affrontare ma abbi fiducia e vedrai che l'ottimismo sarà anche il miglior deterrente per insorgenza di quegli eventuali tumori ipotizzati dal nostro amministratore che vorrei ringraziare per il chiarimento sull''ipotesi di impiantare una rete intraoperatoria ne .ho compreso perfettamente la controindicazione
quanto tempo pensa si debba attendere prima di affrontare tale intervento?
buona domenica a tutti terry



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 11   Spedito - 19/11/2006 :  00:28:50  Link diretto a questa replica  Mostra Profilo  Visita l'homepage di amministratore Send amministratore a Private Message  Aggiungi amministratore alla Lista Amici  Aggiungi alla Lista Ignora
 » Soggetto: Re: laparocele postrapianto
Deve pasare almeno un anno dal trapianto prima di poter intervenire nuovamente, e non aspettare poi molto dopo.

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 12   Spedito - 20/11/2006 :  12:11:35  Link diretto a questa replica  Mostra Profilo Send AntonioDL a Private Message  Aggiungi AntonioDL alla Lista Amici  Aggiungi alla Lista Ignora
 » Soggetto: RE:Re: laparocele postrapianto
quote:
grazie a Pasquale per gli auguri e il conforto....non mi ha stupito la tua sensibilità dopo aver scoperto il tuo segno zodiacale che per altro è uguale al mio con parecchi anni di differenza


Ehi, queste smancerie possono provocare la gelosia dei moderatori... ehm, io sono del segno del Toro... che diresti di me??


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 13   Spedito - 23/11/2006 :  18:53:25  Link diretto a questa replica  Mostra Profilo Send coriolano a Private Message  Aggiungi coriolano alla Lista Amici  Aggiungi alla Lista Ignora
 » Soggetto: Re: laparocele postrapianto
Lunedi mi hanno tolto i punti e cosi' si è chiuso anche questo capitolo.
Ora voglio stare tranquillo almeno fino agli inizi dell'anno venturo, poi contattero' il prof. Corcione per fissare un'appuntamento e fare quindi uno screening sulla situazione del mio martoriato basso addome.
Per l'amministratore:

direi che in base ai tuoi suggerimenti il timing del mio intervento di laparocele è stato perfetto, circa 1 anno e mezzo dopo il trapianto.
Approfittando poi della tua esperienza in campo oncologico vorrei farti due domande: quali controlli preventivi sono davvero efficaci si fini di scongiurare sul nascere certe neoplasie ? Che io sappia solo i controlli dernatologici e alla prostata e poi il vuoto?
Infine una domanda sul mio caso: la recisione del funicolo spermatico (pratica ripeto illegale ai tempi d'oggi e dellla quale non venni assolutamente informato), ha come conseguenza la sterilizzazione del testicolo. E' o non è la sterilizzazione del testicolo un fattore di rischio per una eventuale neoplasia al testicolo?E se questo è vero come si puo' sostenere che la causa scatenante sia stata l'immunosopressione piuttosto che la sterilizzazione ?



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 14   Spedito - 23/11/2006 :  21:39:22  Link diretto a questa replica  Mostra Profilo  Visita l'homepage di amministratore Send amministratore a Private Message  Aggiungi amministratore alla Lista Amici  Aggiungi alla Lista Ignora
 » Soggetto: Re: laparocele postrapianto
Non ho detto che la causa scatenante sia stata l'immunosoppressione, ma una causa favorente, magari in condizioni normali non si sarebbe ancora sviluppato ma magari più tardi..
Per lo screening ci sono alcuni programmi per il tumore del colon retto basato su sangue occulto nelle feci e colonscopia dopo i 50 anni, la mammella ovviamente, l'utero, i tumori cutanei.
Purtroppo non ho idea se la sezione del defente possa essere una causa favorente, bisognerebbe sentire un urologo,


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